Insulti razzisti a Sterling, manager della British Telecom perde lavoro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Dicembre 2018 - 18:09 OLTRE 6 MESI FA
Insulti razzisti a Sterling, manager della British Telecom perde lavoro

Insulti razzisti a Sterling, manager della British Telecom perde lavoro

LONDRA (INGHILTERRA) – Insultato durante la partita contro il Chelsea, l’attaccante del City, Raheem Sterling, ha puntato l’indice contro i media. “Sono i giornali ad alimentare il fuoco del razzismo nel calcio”, lo sfogo postato dal giocatore su Instagram, che mette di nuovo la Premier sotto accusa per episodi di intolleranza negli stadi.

Dopo la buccia di banana lanciata in campo all’attaccante dell’Arsenal, Pierre-Emerick Aubameyang, da parte di un tifoso (che è stato arrestato e bandito a vita dagli stadi inglesi) del Tottenham pochi giorni fa, un altro episodio ha come protagonista Sterling che denuncia di essere stato insultato da alcuni tifosi del Chelsea.

Il giocatore del City ha però alzato il tiro contro i media, colpevoli secondo lui di “alimentare l’odio per come parlano dei giovani calciatori neri”. La polizia locale e lo stesso Chelsea – secondo quanto riportano i giornali britannici – stanno facendo luce sull’episodio.

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Raheem Sterling, come scrive Silvia Morosi per corriere.it, è stato insultato da quattro tifosi del Chelsea durante la partita di Premier League allo Stamford Bridge. Tra le persone riprese dalle telecamere mentre — a bordo campo — gli gridavano contro, si vede anche un uomo distinto: Colin Wing, 60 anni, originario di Beckenham, a sud-est di Londra. «Mi vergogno per il mio comportamento — ha spiegato l’uomo —. Gli porgo le mie scuse e spero sia una persona migliore di me, accentandole».

 

Il Chelsea ha vietato l’accesso alle prossime gare del club ai tifosi attualmente indagati: per identificarli sono stati utilizzati i materiali delle telecamere e un lettore del labiale. Come scrive Silvia Morosi per corriere.it, l’abuso razziale, se provato, porterebbe a una interdizione a vita dagli stadi. Sui social intanto è diventata virale l’immagine del calciatore che sorride mentre viene insultato dai supporter della squadra avversaria.

 

 

Wing, sentito dalla polizia, ha detto di non aver usato alcun termine razzista, «né era mia intenzione farlo. Certe frasi comunque non dovrebbero essere pronunciate mai. Ma sono stato già punito con l’esclusione dallo stadio». E ancora: «L’ho solo preso in giro e gli ho urlato “sei uno spreco e sei un imbarazzo in Inghilterra”, e poi tutta la zona dello stadio in cui ero seduto ha iniziato a cantare “Raheem Sterling corri come una ragazza”».

 

Ma chi è il signor Wing? L’uomo, come si legge sul Daily Mail, vive in una casa da 500mila sterline, è un ex manager della British Telecom, è sposato con Theresa e ha due figli: Stacey e George. «Ero fuori di me, ma è anche vero che sono in un settore che viene sempre e comunque inquadrato dalle telecamere. Seguo il Chelsea da 50 anni, non ho mai fatto nulla di grave altrimenti adesso sarei di certo in carcere. Ho sbagliato, va bene, ma non sono un criminale», ha detto, spiegando di aver perso il lavoro a causa dell’offesa gridata a Sterling. La sua biografia su Twitter, però, recita con ironia: «Se impari dai tuoi errori, perché sei così stupido?».

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