Calciomercato Inter: Mazzarri in emergenza. Borriello in stand by

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Gennaio 2014 - 09:35 OLTRE 6 MESI FA
Calciomercato Inter: Mazzarri in emergenza. Borriello in stand by (Gazzetta dello Sport)

Calciomercato Inter: Mazzarri in emergenza. Borriello in stand by (Gazzetta dello Sport)

MILANO – Momento delicato per il primo Inter della gestione Walter Mazzarri. Il tecnico livornese è in emergenza e si aspetta subito rinforzi in questa finestra di calciomercato. Marco Borriello è in stand by: c’è lo scoglio ingaggio. Ne parla La Gazzetta dello Sport con Matteo Dalla Vite. Riportiamo parte del suo articolo.

“… Spia accesa e discorso Se da una parte è discutibile la scelta di andare a casa-Udine con una formazione inizialmente bizzarra e votata al censimento di mercato («Avevamo bisogno di fare valutazioni della rosa per andare avanti col progetto» ha detto Mazzarri), dall’altra resta il fatto – oggi ancor più di ieri – che il tecnico ha bisogno di rinforzi, di mercato. E il primo tempo di Udine è stato quasi una sirena azionata in direzione-Thohir, una spia accesa per far capire la situazione, la qualità della “rosa”. Evidentemente sovrastimata ad inizio campionato («Siamo partiti forte – ha detto WM – e non pensavo…»). Ieri il tecnico ha parlato alla squadra: nessun tono forte, solo stimoli per ribaltare la situazione.

Le necessità Mazzarri ora sa bene chi uscirà, ha deciso: dai non convocati Wallace, Pereira e Belfodil ad altri due centrocampisti, Olsen e Mudingayi. Poi, quel che succederà, tipo Ranocchia se non Guarin. E considerando le condizioni di Icardi, ecco cosa vorrebbe: certamente un attaccante, ed è lì che sta lavorando la società. Si è creata un’evidente mancanza nel ruolo di vice-Cambiasso, stabilito che Cambiasso (intelligenza calcistica indiscutibile) è titolare: Mudingayi ha deluso, Kuzmanovic è un’altra cosa, Kovacic lo vede più verso la porta. E un altro uomo sulla fascia? Dipende: se arriva D’Ambrosio, e non avendo più la Coppa Italia, potrebbe restare con tre uomini (di cui due ambidestri, D’Ambrosio stesso e Nagatomo, e Jonathan) più Zanetti. Il capitano di oggi vive però troppe sofferenze sulle fasce, meglio se impiegato in mezzo. Quindi la valutazione sugli esterni verrà fatta. Per fortuna Milito sta bene.

Possibilità e cantiere Fin qui i sogni e i bisogni, ma le possibilità quali sono? Quando Mazzarri parla di cantiere aperto, di «Guarin che vorrei rimanesse», intende di voler capire in maniera più decisa e approfondita cosa può succedere sul mercato. Thohir ha fatto passare il diktat del «vendere e poi acquistare», ma se non ci sarà alcuna cessione cosa succederà? Zero innesti? Il tecnico non ha potuto usufruire molto del mercato estivo e conta – sempre nel rispetto delle decisioni societarie – di avere puntelli utili al proprio disegno proprio perché questo disegno se lo vuole giocare al meglio. Ma, al contempo, cerca risposte precise da parte del club. Thohir dovrebbe arrivare in Italia a pochi giorni dalla fine del mercato e – fra oggi e allora – i contorni saranno più chiari.

Scadenze da… sfruttare? Esempio: e se davanti a un giocatore che per Mazzarri è importante ci fosse l’idea di anticipare qualcosa da parte del tycoon anche per le dieci scadenze di contratto che non graveranno più a giugno? Tutte domande che il tecnico si potrebbe porre, anche perché il risparmio di stipendi onerosi sarà reale.

Rigori e riferimento Questione rigori. L’evidenza ha dimostrato una cosa: solo Mazzarri – a tal punto da dilatare l’etichetta di lamentoso – s’è messo davanti alle telecamere per dire certe cose. Rigore su Palacio qui, su Icardi là e fino al punto di arrivare a dire «sta diventando una barzelletta». L’ha seguito pubblicamente o ne ha fatto le veci qualcuno in società? Per ora no. Ma a breve qualcosa cambierà, anche perché ci sono state riflessioni collettive in tal senso. Per questo serve una figura di riferimento e pubblica che condivida certe problematiche. «Perché io non mi lamento più», l’aggiunta-chiave di WM.

Come a Napoli Domanda: ma Mazzarri ora come sta? Ha ripensamenti sull’avventura-Inter. Zero. La voglia di valorizzare ciò che ha e che la società gli fornirà è sempre la stessa, come in passato. «Si è avviato un processo di crescita e quando si vogliono fare troppe cose qualcosa si perde per strada. Vogliamo portare la squadra più in alto possibile, e dirò: questa stagione può essere paragonata al mio primo anno a Napoli…”.