Inter-Milan formazioni ufficiali derby, Deulofeu sfida Icardi

Pubblicato il 15 Aprile 2017 - 12:01 OLTRE 6 MESI FA

Inter-Milan formazioni ufficiali derby, Deulofeu sfida Icardi

Inter-Milan formazioni ufficiali derby, Deulofeu sfida Icardi
Li, nuovo presidente del Milan, nella foto Ansa

MILANO – Le formazioni ufficiali del derby Inter-Milan.
Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Sosa, Mati Fernandez; Suso, Bacca, Deulofeu.

A disposizione: Storarim Plizzari, Paletta, Gomez, Vangioini, Antonelli, Poli, Locatelli, Honda, Lapadula, Ocampos.

Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Medel, Miranda, Nagatomo; Gagliardini, Kondogbia; Candreva, Joao Mario, Perisic; Icardi

A disposizione: Carrizo, Andreolli, Sainsbury, Santon, Murillo, Ansaldi, Banega, Brozovic, Palacio, Biabiany, Eder, Gabigol.

Tra gli 80mila di San Siro non ci sarà il leader del Suning: Zhang Jindong diserta il derby di sabato, dopo che l’Inter ha fallito clamorosamente l’aggancio alla Champions.

Si gioca per l’Europa League, i sogni di gloria sono rinviati alla prossima stagione. Stefano Pioli sa che in palio c’è anche la panchina mentre Mauro Icardi è a caccia del gol per scrollarsi via ogni dubbio sulla sua reale classe.

Erick Thohir ha anche optato per l’assenza. Del resto sembra ormai imminente la sua uscita definitiva dal club. Conferenza stampa, leggermente sottotono, con il versante italiano della dirigenza nerazzurra piuttosto defilato. Piero Ausilio dopo l’exploit post Crotone, ha scelto la linea del silenzio.

Parla invece il giovane Steven Zhang, il rampollo di Zhang Jindong, piuttosto avaro di parole, sceglie Instagram per dare l’ultima carica ad una squadra vistosamente in calo.

Nell’incontro pre-derby si parla ancora del Crotone, della reprimenda di Ausilio e delle ultime speranze di cercare di arrivare all’Europa League, competizione che fa venire l’orticaria ai nerazzurri. E’ il primo derby cinese, con il Milan che cambia pelle e proprietà.

L’Inter lo ha già fatto ma la ‘grandeur’ rimane per il momento un’illusione. La squadra di Pioli è settima in classifica, il Milan è sopra di due punti. Bisogna però vincere a tutti i costi, è il mantra di Stefano Pioli: “Il nostro dovere è dare il massimo, ottenere più di vittorie possibile e fare di tutto per vincere il derby.

E’ una sfida importantissima, per noi e per i tifosi. Ci stiamo preparando bene. C’è stato un calo inaspettato per come ci siamo preparati. Abbiamo fatto di tutto perché non succeda più. Ormai fa parte del passato, possiamo ancora determinare il nostro presente e il nostro futuro. Dimostriamo che siamo una squadra competitiva”.

Il derby d’andata fu il debutto di fuoco per Stefano Pioli che è chiamato ad un altro esame. Un girone dopo, la situazione nerazzurra è solo leggermente migliorata: “Siamo partiti sei mesi fa a rincorrere e ancora lo stiamo facendo.

Ma il traguardo è spostato, mancano 7 partite. Il percorso continua e il nostro approccio deve essere fatto di cultura del lavoro e di voglia di crescere insieme”. L’allenatore assicura di avere sempre avuto l’appoggio della proprietà, soprattutto dopo la sconfitta contro il Crotone, secondo ko consecutivo contro squadre alla portata.

“Non c’è dubbio, nelle ultime due siamo stati meno squadra ma in oltre due mesi – si difende Pioli – abbiamo dimostrato di essere tutti disponibili e pronti al sacrificio”. Mauro Icardi, seduto al suo fianco in conferenza stampa, si schiera dalla parte dell’allenatore: “Il lavoro di cinque, sei mesi fatto con il mister non si può cancellare con due partite sbagliate”.

Fa anche autocritica e giudica corrette le pubbliche critiche di Ausilio. Un giudizio diverso da quello di Gagliardini che, solo qualche giorno fa, aveva espresso il suo disaccordo.

“Quale parola non mi è piaciuta? Nessuna. Penso che il direttore sportivo di una società debba motivare la squadra. Si è detto tanto del suo discorso ma è chiusa lì”. Come chiuso il caso di Gagliardini allo Stadium:

“Avete fatto un casino inutile. Ha fatto bene. Anche mio figlio mi aveva chiesto di andare, meno male che non avevo voglia e gli ho detto di no”.

Sabato Icardi dovrà dimostrare di essere leader e bomber dell’Inter per aiutare una squadra in crisi: “Non ho mai segnato al Milan ma non è che non ci dormo da notte? mi farebbe piacere però e ci proverò”.