Italia batte Albania: continua testa a testa a distanza con la Spagna

Pubblicato il 24 Marzo 2017 - 23:39 OLTRE 6 MESI FA
Italia batte Albania: continua testa a testa a distanza con la Spagna

Gianluigi Buffon
ANSA/MIKE PALAZZOTTO

PALERMO – L’Italia batte l’Albania e prosegue il testa a testa a distanza con la Spagna, nel girone di qualificazione ai Mondiali russi.

Di positivo, nell’umida serata di Palermo, oltre all’accoglienza del pubblico di casa, c’è solo il risultato, firmato dai gol di Daniele De Rossi, che raggiunge Paolo Rossi nella classifica dei marcatori azzurri di sempre, a quota 20, e Immobile.

Un gol per tempo per mantenere intatte le speranza di evitare il brivido di un Play-off sempre complicato: lo scontro diretto in Spagna, il 2 settembre, sarà decisivo. Il resto è tutto da rivedere, compreso probabilmente un modulo forse troppo sbilanciato in avanti. Il salto nel futuro può attendere, la meglio gioventù invece no.

Per questo Ventura, senza tradire le attese (ri)propone una squadra con uno sguardo al futuro. L’esperienza è una chimera, almeno per il momento, ma questa Italia può solo migliorare.

Peccato che la serata, abbellita da una cornice di pubblico assolutamente all’altezza, venga funestata dal lancio di fumogeni e petardi, che hanno costretto l’arbitro sloveno Slavko Vincic a sospendere il confronto per 8′.

Le sanzioni della Fifa per l’Albania, che in passato ha beneficiato del verdetto del giudice dell’Uefa, non mancheranno di certo. La partita è strana e a tratti sonnacchiosa, in linea con l’arrivo della primavera e verosimilmente con una certa stanchezza che comincia a serpeggiare fra i giocatori.

Ventura sceglie due esterni alti, Candreva a destra e Insigne a sinistra, due attaccanti più centrali (Immobile e Belotti). Verratti e De Rossi gestiscono la mediana, davanti a una difesa a quattro. Buffon diventa ‘millenario’ in carriera e supera Casillas, diventando il giocatore in attività con più presenze (168) a livello di Nazionali.

L’Albania ha un uomo in più a centrocampo e si vede già dopo pochi secondi, allorché Roshi serve al centro per Cikalleshi: stop e diagonale di sinistro che supera Buffon ed esce di pochissimo.

E’ un campanello d’allarme e sembra il preludio a una serata poco tranquilla del pacchetto arretrato azzurro, privo di Chiellini, ma con Barzagli-Bonucci a garantire un mix di solidità ed esperienza.

Al 4′ è ancora Albania con Roshi, che ci prova dalla distanza, ma il tiro è debole e impreciso. L’Italia si scrolla di dosso un certo torpore e ricorda che la miglior difesa resta l’attacco, ma il gol arriva piuttosto casualmente, su rigore; lo propizia Candreva, che serve un ‘cucchiaio’ d’oro a Belotti, abbattuto da Basha.

Sul dischetto su porta il romanista De Rossi, che spiazza il laziale Strakosha, in una specie di aperitivo del derby di Coppa Italia. L’Albania accusa il colpo, l’Italia si scrolla di dosso timori e paure. Zappacosta riesce a trovare la posizione giusta per arginare Cikalleshi, mentre Insigne tampona sul compagno di squadra Hysaj, fra i più mobili.

Al 23′ Roshi chiama in causa Buffon, ma le occasioni nel finale di tempo le crea l’Italia: al 28′ con Belotti, che di testa manda fuori, e al 38′ con un’altra incornata di De Rossi, da calcio d’angolo. Il secondo tempo si apre fra petardi e fumogeni che, alla fine, convincono l’arbitro a sospendere il match al 9′: squadre negli spogliatoi per 8′ e appello di alcuni giocatori albanesi ai propri sostenitori. Si riparte sempre a ritmi tutt’altro che vertiginosi, con un’Italia abbastanza impacciata e senza troppe idee.

L’unico che, quando può, accende la luce è Verratti che, con De Rossi, risulta fra i migliori.

Al 20′, però, Candreva viene pescato da Insigne, si libera a pochi metri a Strakosha, ma si fa respingere la conclusione in angolo. Il raddoppio arriva al 26′ e lo sigla Immobile, con una capocciata a incrociare che non lascia scampo al compagno laziale Strakosha.

L’Albania barcello a rische anche il tris, ma l’Italia non affonda e preferisce abbassarsi. L’ultimo piccolo sussulto lo regala Cikalleshi, il migliore dei suoi, con un colpo di testa fuori.

Finisce fra gli applausi per gli azzurri che continuano a sognare la Russia e a crescere, ma non senza pause.