Jesus Tomillero, arbitro gay si ritira: troppi insulti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Maggio 2016 - 17:40 OLTRE 6 MESI FA
Jesus Tomillero, arbitro gay si ritira: troppi insulti

Jesus Tomillero, arbitro gay si ritira: troppi insulti

MADRID – Troppi insulti e abusi. Si ritira il primo arbitro gay spagnolo
Il ventunenne Jesus Tomillero
aveva fatto coming out lo scorso marzo e da allora la sua vita era diventata un inferno: «Lascio perché sono stanco dell’omofobia che pervade il calcio iberico». Ne parla Il Corriere della Sera in un articolo a firma di Francesco Tortora.

Lo scorso 26 marzo aveva fatto coming diventando il primo arbitro in Spagna a dichiarare apertamente la sua omosessualità. Da allora, Jesus Tomillero, ventunenne andaluso che dirige partite di calcio da quando aveva undici anni, ha vissuto due mesi d’inferno, ricevendo una pioggia di insulti e abusi. Alla fine ha deciso di dire basta e ha fatto sapere che non arbitrerà mai più match nel paese iberico.

Tutto è iniziato quando Tomillero ha rilasciato un’intervista al quotidiano online El Español, nella quale non solo denunciava gli insulti omofobi ricevuti da un membro dello staff del Peña Madridista Linense, squadra che milita nel campionato giovanile andaluso nell’ultima partita che aveva arbitrato, ma dichiarava apertamente la sua omosessualità. Da allora il ventunenne che lavora come cameriere in una caffetteria a La Línea de la Concepción, cittadina in provincia di Cadice, era apparso più volte nei programmi sportivi spagnoli a raccontare la sua storia e a denunciare l’omofobia che persiste nel mondo del pallone.

Il coming out del primo arbitro iberico ha fatto molto rumore in Spagna e il dirigente che aveva insultato Tomillero è stato condannato dalla Federazione andalusa a 9 giornate di squalifica a 30 euro di multa: «Una pena irrisoria – dichiara il ventunenne – Si suppone che la federazione ha il compito di educare ragazzi di 14 e 15 anni».

Tuttavia Tomillero non demorde e continua ad arbitrare. Sabato scorso arriva l’ultimo colpo. Mentre sta dirigendo il match tra Portuense e San Fernando Isleño, assegna un rigore alla squadra ospite. Dagli spalti una pioggia di insulti e un grido: «Questo è l’omosessuale che va in televisione. Stai diventando famoso, brutto gay».

E di seguito altre parole irripetibili. Tomillero riesce a mantenere i nervi saldi, ma quando torna negli spogliatoi decide che la sua carriera di arbitro è finita.