Juventus-Barcellona, Messi visita a Sacile prima di finale Champions

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Giugno 2015 - 12:30 OLTRE 6 MESI FA
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Messi nella foto LaPresse

UDINE – Barcellona, Messi fa l’ultimo “tagliando” in Friuli prima della finale con la Juve. Ne parla La Gazzetta dello Sport.

Leo Messi è tornato a Sacile, cittadina friulana ai confini del Veneto, “patria” del 59enne Giuliano Poser, il medico che ha debellato i “celebri” attacchi di vomito in campo dell’asso argentino. Malesseri che avevano fatto il giro del mondo via tv, internet e altro. Si è praticamente “smascherato” da solo il più forte giocatore del mondo, postando su Facebook e Instagram una foto che lo ritraeva a pranzo in un famoso ristorante del posto. Bravi i redattori del Messaggero Veneto a riconoscere il locale e a raccontare immediatamente il nuovo blitz dell’argentino. Presenti pure – racconta sempre il Messaggero Veneto – Martin Demichelis, Sergio Aguero (il genero di Diego Maradona) e Luciano Darío Vietto, 21enne talentuoso attaccante argentino del Villarreal, giocatore quest’ultimo spesso accostato a squadre italiane negli ultimi tempi. Proprio Demichelis (Manchester City) è stato il primo a consigliare Poser al connazionale. Demichelis conosceva da tempo Poser ed è un grandissimo amico di Messi.

È almeno la quarta volta che Leo piomba in Italia, a Sacile. Chi è Poser? Un medico specializzato in medicina dello sport, che si occupa anche di terapie mediche complementari, ovvero nutrizione, omeopatia, manipolazioni, medicina manuale e kinesiologia. Dopo l’ultimo blitz del giocatore, riguardo ai motivi di tali visite il dottor Poser commentò in maniera didascalica per via della privacy: “Lionel è venuto qui anche per altre cure, ma per motivi professionali non posso parlarne”. Poser è uno stimato professionista, ha collaborato anche con altri sportivi (il ciclista Rebellin, i fondisti Giorgio Di Centa e Pietro Piller Cottrer) e in dieci anni di attività “ho collaborato con diverse società di Serie A – raccontava -. La prima è stata l’Udinese, quindi il Venezia e, fino a tre anni fa, il Palermo”. Di qui, evidentemente, il passaparola che ha portato fino a Leo Messi. Insomma, è un italiano a fare il “tagliando” al pericolo numero uno per la Juve.