Juventus-Inter 2-0: diretta live su Blitz

di Alessio Rossini
Pubblicato il 28 Febbraio 2016 - 19:43| Aggiornato il 1 Marzo 2016 OLTRE 6 MESI FA
Juventus-Inter: diretta live su Blitz con Sportal

Juventus-Inter: diretta live su Blitz con Sportal

TORINO – Juventus-Inter: segui la diretta live con Sportal su Blitz. Con la diretta testuale di Sportal potrai essere aggiornato in tempo reale su Palermo-Bologna, calcio d’inizio alle 20.45 allo Juventus Stadium di Torino. La partita, gara della 27a giornata di Serie A (all’andata a San Siro è finita 0-0), sarà visibile su Sky per gli abbonati ai pacchetti Sport o Calcio ai canali 206 e 251. Juventus-Inter è trasmessa anche su Mediaset Premium, sempre per gli abbonati. Juventus-Inter è visibile anche in diretta streaming su Skygo oppure su Mediaset Premium Play. Guarda la classifica della Serie A e il calendario della Serie A.

Juventus-Inter: formazioni (probabili) ed arbitro. JUVENTUS (3-5-2): 1 Buffon, 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 26 Lichtsteiner, 6 Khedira, 11 Hernanes, 10 Pogba, 12 Alex Sandro, 17 Mandzukic, 21 Dybala (25 Neto, 34 Rubinho, 24 Rugani, 33 Evra, 20 Padoin, 27 Sturaro, 18 Lemina, 37 Pereyra, 16 Cuadrado, 7 Zaza, 9 Morata).
All.: Allegri.
Squalificati: Nessuno. Diffidati: Alex Sandro, Bonucci, Sturaro. Indisponibili: Marchisio, Caceres, Asamoah.
INTER (4-4-2): 1 Handanovic, 55 Nagatomo, 25 Miranda, 24 Murillo, 33 D’Ambrosio, 11 Biabiany, 17 Medel, 7 Kondogbia, 44 Perisic, 23 Eder, 9 Icardi. (30 Carrizo, 46 Berni, 21 Santon, 12 Telles, 5 Juan Jesus, 83 Melo, 27 Gnoukouri, 22 Ljajic, 10 Jovetic, 8 Palacio, 97 Manaj). All.: Mancini
Squalificati: Brozovic Diffidati: Kondogbia, Palacio Indisponibili: nessuno.
Arbitro: Rocchi di Firenze Quote Snai: 1,57; 3,75; 6,50

“Contro la Juventus non sarà la partita della svolta. Sarà difficile per noi ma anche per loro”. Roberto Mancini stempera la tensione alla vigilia del derby d’Italia e spazza via le voci di un suo possibile approdo in Nazionale: “Al momento sto bene in nerazzurro e l’Italia non è il mio pensiero. Ora mi concentro solo sull’Inter e sugli obiettivi del prossimo anno. La Nazionale resta una cosa importante ma c’è ancora tempo. Io non mi sono mai sentito solo, sento vicina la società. Poi è normale, quando vinci hai tutti vicino, quando perdi meno. Ma non sono solo”. Alimentare le indiscrezioni che lo danno come un possibile successore di Conte destabilizzerebbero l’equilibrio precario di squadra e ambiente. La vittoria contro la Sampdoria, ha riportato un po’ si serenità ma solo con una prestazione convincente a Torino si potrà dire che l’Inter è definitivamente uscita dalla crisi. Sul gruppo pesa la netta sconfitta per 3-0 della semifinale d’andata di Coppa Italia. Così Mancini per alleggerire la pressione, parla di partita importante ma non decisiva per la stagione.

“Ci sono ancora 40 punti a disposizione. E’ una gara difficile – spiega il tecnico – per entrambi. L’atteggiamento deve essere positivo. A Torino non ci siamo coordinati bene tra i tre attaccanti, dobbiamo fare meglio in fase offensiva e serve più coesione tra i reparti. La Juve ha meritato di vincere ma non in quel modo. Difendendoci bene e con atteggiamento positivo, potremo fare risultato”. L’errore da non commettere è subire gol. Gli attaccanti faticano a segnare, per questo Mancini richiama l’attenzione sulla fase difesa. Miranda e Murillo dovranno frenare il guizzo di Dybala, un colpo di mercato mancato per i nerazzurri. “Abbiamo provato a prenderlo – conferma Mancini – ma non ci siamo riusciti. C’è un po’ di rammarico come accade sempre quando non acquisti un grande giocatore”. Con l’arrivo dell’argentino, la formazione bianconera è ancora più competitiva.

Il gap con l’Inter è ancora importante, tuttavia l’allenatore ritiene che la distanza sia colmabile in breve tempo: “La Juve è la squadra più forte del campionato. Noi siamo migliorati molto dall’anno scorso e continueremo così. Non siamo distantissimi, credo che riusciremo ad arrivare ai loro livelli in poco tempo. Ha quattro cinque giocatori forti. Ma credo che non se ne andrebbero neanche se gli chiamassi io…(ride)”. I bianconeri vogliono la vittoria dopo due pareggi consecutivi. Il 2-2 col Bayern in Champions è, secondo Mancini, un risultato buono ma non eccezionale. Entrambe le squadre devono conquistare i tre punti: la Juve per tenere la testa, l’Inter per sperare nel terzo posto. La classifica è corta e non sono ammessi errori. “Ci vorranno tre quattro gare per chiarire la situazione nella zona Champions”, spiega Mancini. Si inizia con Torino. Thohir non sarà allo Stadium ma in questi giorni è stato chiaro: serve il terzo posto, per rendere appetibile l’Inter nella ricerca di partner in Asia e per risollevare le casse del club.

Il fresco precedente di Coppa Italia (3-0 per la Juventus) ed il ridimensionamento subito dall’Inter potrebbero far pensare ad un’edizione sbiadita del ‘derby d’Italia’, domenica sera nello ‘Stadium’. Meglio però prepararla come sempre – ammonisce Leonardo Bonucci, ai microfoni di Sky Sport e Mediaset Premium – senza guardare alla classifica, come se fosse uno scontro-scudetto. “Un po’ mi sorprendono le difficoltà vissute dai nerazzurri: hanno un grandissimo allenatore ed una rosa molto valida. Quando i risultati non arrivano qualcosa si può incrinare, ma per noi l’Inter resta una grande squadra, quest’approccio ci aiuterà ad avere gli stimoli e quella fame di vittoria che ci ha contraddistinto in questi anni”.

Con il ritorno di Chiellini, che ha smaltito l’infortunio muscolare, la Juventus tornerà alla difesa a 3 dopo la parentesi a 4: “Ma cambia poco – è l’opinione di Bonucci – l’importante è avere assimilato concetti precisi da mettere in pratica, come determinante è l’aiuto degli attaccanti”. Bonucci è stato decisivo con il Napoli, togliendo dalla testa di Higuain un pallone che il ‘Pipita’ era sicuro di cacciare in porta, e con il Bayern, quando ha recuperato su Lewandowski che si era impappinato sotto porta. “Battendo l’Inter abbiamo la seconda opportunità di portarci a +4 sul Napoli (che giocherà lunedì a Firenze, ndr) – continua Bonucci – ma continuiamo a pensare solo a noi stessi. Adesso che siamo passati avanti, non dobbiamo mollare: dobbiamo puntare ad una nuova serie di successi”.

Riscrivere l’ultimo atto di un quinquennio tricolore è uno dei grandi obiettivi dei bianconeri, ma resta l’ambizione di proseguire la strada anche in Champions: “Con tutto il rispetto per il Bayern – dice il numero 19 della Juventus – il passaggio del turno è nelle nostre possibilità. Il 2016 potrebbe essere l’anno più bello della storia della Juventus. Siamo tornati protagonisti in Europa: negli ultimi due anni siamo arrivati ad una semifinale di Europa League e ad una finale di Champions. A Monaco l’impresa è possibile, il secondo tempo di martedì ci ha lasciato la convinzione di poter fare qualcosa di importante nel ritorno. Ma solo se affronteremo i tedeschi con grande umiltà, ricordandoci che sono difficili da battere”. Prima, però, la Juventus vuole ‘portarsi avanti con il lavoro’ in campionato: i tre punti con l’Inter sarebbero un’ulteriore prova di forza.