Kevin Strootman, squalifica annullata. Giocherà contro Milan e Juventus

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Dicembre 2016 - 13:44 OLTRE 6 MESI FA
Kevin Strootman (foto Ansa)

Kevin Strootman (foto Ansa)

ROMA – La Corte d’appello sportiva ha accolto il ricorso della Roma per Kevin Strootman, al quale sono state quindi tolte le due giornate di squalifica per i fatti del derby.

Il calciatore olandese era stato squalificato per aver simulato una caduta dopo esser stato tirato per la maglia da Cataldi durante il derby poi vinto dalla Roma per 2-0. Almeno così aveva deciso il Giudice Sportivo in un primo momento. Decisione ribaltata dalla Corte d’appello sportiva che, dopo il ricorso presentato dalla Roma, ha deciso di annullare la squalifica.

Kevin Strootman così ora potrà giocare le prossime due partite contro il Milan e la Juventus.

La Corte sportiva d’Appello, si legge nella nota, “esaminati gli atti, intende precisare che, in linea di principio, in tutti i casi di condotta simulatoria l’arbitro vede il fatto ma non percepisce, invece, la simulazione. Pertanto, in linea astratta, il mezzo della prova televisiva è sempre ammissibile laddove l’arbitro abbia visto un determinato fatto ma non abbia percepito la simulazione”.

“Tuttavia – si legge – la norma federale in questione pretende che la simulazione abbia il carattere dell’evidenza, nel senso che la condotta simulatoria del calciatore non sia stata, in alcun modo, determinata dal comportamento di un avversario. Nel caso che ci occupa, non può, invece, escludersi che sulla caduta a terra del calciatore Strootman abbia inciso la condotta del calciatore Cataldi consistita nella trattenuta della maglia del primo, comportamento, quest’ultimo, valutato dal Giudice Sportivo come “uno dei presupposti comunque incidenti che hanno portato l’arbitro ad adottare il provvedimento di espulsione del Cataldi”.

“Peraltro – scrivono ancora i giudici nella sentenza che accoglie il ricorso dei giallorossi – come correttamente evidenziato dalla Società ricorrente, questa Corte non può entrare nel merito della sussistenza del rapporto tra causa ed effetto in un determinato episodio simulatorio”.