Calcio scommesse: Lazio e Napoli verranno estromesse dalle Coppe Europee?

Pubblicato il 4 Aprile 2012 - 09:53 OLTRE 6 MESI FA

Mauri (LaPresse)

CREMONA – “Ma che giocate a fare? Una retata vi seppelirà”: il titolo apparso su Il Fatto Quotidiano lascia poco spazio alla fantasia e rende bene l’idea su quanto stia per accadere nell’ambito dello scandalo sul calcio scommesse;  un’altra Calciopoli  dove  a differenza di sei anni fa i colpevoli appaiono essere i calciatori e  non i dirigenti dello società di calcio.

Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano sono tante le squadre di serie A coinvolte, tra cui Lazio e, secondo molti rumors, anche  il Napoli. Le penalizzazioni saranno afflittive e le squadre colpite saranno automaticamente estromesse dalle competizioni europee.

Secondo il nuovo regolamente Uefa basta anche soltato un punto di penalizzazione per calcio scommesse per essere estromesso dall’Europa. L’esempio si ha con l’estromissione dello scorso anno del Fenerbahce dalla Uefa Champions League; al suo posto venne ripescato il Trabzonspor, squadra che invece doveva disputare l’Europa League.

Luca De Carolis sul Fatto Quotidiano include la Lazio tra le sette squadre che rischiano la retrocessione in Serie B. Il giornalista ha argomentato così la sua scelta: “Oltre che per Lazio-Genoa, i biancazzurri sono sotto esame per Lecce-Lazio del 22 maggio 2011 (2-4). L’indagato eccellente (a Cremona) è Stefano Mauri, che verrà ascoltato da Palazzi il 12 aprile, assieme al compagno Cristian Brocchi. Rischio: sette punti.”

Altre radici ha l’inchiesta della procura di Napoli, che indaga sui legami tra calcio, scommesse e camorra (soprattutto i clan D’Alessandro e Di Martino), ma anche sugli intrecci tra dipendenti infedeli di agenzie di bookmaker e i suddetti clan malavitosi. Un giro che coinvolgerebbe alcune partite del Napoli (due in casa col Parma e la Sampdoria, un’altra sul campo del Chievo), ma anche l’ex allenatore dell’InterHector Cuper, e i suoi rapporti con esponenti della malavita organizzata partenopea.