Lazio-Roma 1-4, Perotti cala il poker

di Alessio Rossini
Pubblicato il 3 Aprile 2016 - 12:14 OLTRE 6 MESI FA
Lazio-Roma: diretta live derby su Blitz. Formazioni ed info

Lazio-Roma: diretta live derby su Blitz. Formazioni ed info

ROMA – La Roma annienta 4-1 la Lazio aggiudicandosi anche il secondo derby della stagione (il primo era terminato 2-0 per i giallorossi) grazie alle reti di El Sharaawy, Dzeko, Florenzi e Perotti. Di Parolo l’unico gol laziale. Partita spettacolare con due pali per squadra e finita con un punteggio troppo severo nei numeri ma sostanzialmente giusto.

Lazio-Roma: segui la diretta live con Sportal su Blitz. Con la diretta testuale di Sportal potrai seguire con aggiornamenti in tempo reale Lazio-Roma, calcio d’inizio alle 15.00 allo Stadio Olimpico di Roma.

La partita, gara della 31a giornata di Serie A (all’andata il derby è finito 2-0 per la Roma, con gol di Dzeko al 10′ e di Gervinho al 63′), sarà visibile su Sky per gli abbonati ai pacchetti Sport o Calcio ai canali 201 (Sky Sport 1 HD) e 251 (Sky Calcio 1 HD). Lazio-Roma è trasmessa anche su Premium Sport 2 e Sport 2 HD, per gli abbonati a Mediaset Premium.

Lazio-Roma è visibile anche in diretta streaming su Skygo oppure su Mediaset Premium Play. Guarda la classifica della Serie A e il calendario della Serie A. Tutte le dirette della 31a giornata le trovi su Blitz, cliccando qui.

Lazio-Roma: formazioni, arbitro e quote. Lazio (4-3-3): 22 Marchetti; 4 Patric, 13 Bisevac, 2 Hoedt, 5 Braafheid; 16 Parolo, 20 Biglia, 32 Cataldi; 87 Candreva, 17 Matri, 10 Anderson. (99 Berisha, 55 Guerrieri, 33 Mauricio, 18 Gentiletti, 23 Onazi, 6 Mauri, 7 Morrison, 9 Djordjevic, 14 Keita, 11 Klose). All. Pioli. Squalificati: Lulic. Indisponibili: De Vrij, Radu, Kishna, Konko, Basta, Milinkovic-Savic. Diffidati: nessuno.

Roma (4-2-3-1): 25 Szczesny, 24 Florenzi, 44 Manolas, 2 Ruediger, 3 Digne, 20 Keita, 15 Pjanic, 22 El Shaarawy, 4 Nainggolan, 11 Salah, 9 Dzeko. (26 De Sanctis, 5 Castan, 13 Maicon, 35 Torosidis, 87 Zukanovic, 6 Strootman, 16 De Rossi, 21 Vainqueur, 48 Ucan, 8 Perotti, 10 Totti, 14 Falque). All.: Spalletti. Squalificati: nessuno. Diffidati: Digne, Nainggolan, Pjanic, Keita. Indisponibili: Gyomber. Arbitro: Banti di Livorno. Quote Snai: 3,40; 3,35; 2,15.

Punge la Lazio, sprona la Roma, anticipa l’esclusione di Totti, riprende quei giocatori distratti dalle sirene di mercato, e manda un messaggio ai tifosi della Curva Sud. Luciano Spalletti non si tira indietro alla vigilia del derby e risponde senza troppi giri di parole a tutti i temi riguardanti l’universo giallorosso.

E il primo bersaglio è ovviamente a tinte biancocelesti. “Arriviamo bene al derby, però mi sarebbe piaciuto giocarlo ad armi pari. Mi sarebbe piaciuto che anche la Lazio avesse avuto un altro obiettivo a cui pensare in questo momento della stagione – la stoccata del tecnico toscano alla squadra di Pioli, ormai tagliata fuori da tutto -. Per loro noi siamo l’unica ragione, noi invece ne abbiamo anche altre. Noi dobbiamo aspirare alla Champions, la Roma deve stare quasi stabilmente in quella competizione, e questa è una tappa per arrivarci. Non voglio sminuire il derby, ma per noi non deve essere l’unica ragione di esistere. Noi vogliamo confrontarci con l’Europa calcistica”.

Quello con cui Spalletti proprio non vuole confrontarsi è il ‘caso Totti’ tornato d’attualità in prossimità di un derby che potrebbe anche essere l’ultimo in carriera per il capitano giallorosso.

“Hanno ragione quelli che dicono, da amanti del calcio e delle belle storie, che sarebbe giusto vederlo in campo in questa partita. E’ chiaro che poi da allenatore bisogna scindere quella che è l’emozione e la passione e considerare tante altre cose. Io spero di farlo nella maniera giusta” il ragionamento di Spalletti, che riconosce le qualità tecniche del n. 10 evidenziando però allo stesso tempo i limiti dovuti all’età: “Francesco le giocate le farà sempre, se parliamo di questo il contratto glielo possiamo fare di altri 5-6 anni perché il piede gli rimane quello. Ma ci sono altre cose che poi devono essere considerate. Il problema è questo qui: quando ha la palla sul piede la mette dove vuole, ma quando la palla ce l’hanno gli altri manca alla squadra l’apporto di un giocatore nel coprire degli spazi o nel fare un certo tipo di lavoro”.

E sulla querelle legata al rinnovo di contratto è ancora più netto: “Sollecitare la società a prendere una decisione, in un senso o nell’altro? Io ho il mio di ruolo, e devo pensare a farlo bene. Proprio perché parliamo di Totti si tratta di una questione delicata, e io non voglio questa responsabilità. Non vado a interferire”.

Nessuna esitazione invece nell’affrontare il tema del mercato e delle tante voci che ultimamente hanno visto coinvolti i pezzi pregiati della rosa, ovvero Pjanic, Manolas e Nainggolan. “I giocatori sanno bene che non devono disperdere energie. Da qui alla fine devono dare il massimo. L’unica ragione di vita in questi due mesi che mancano sono i risultati della Roma – il messaggio di Spalletti ai suoi ragazzi -. Poi chi vuole andar via, va via, non ci sono problemi. Anzi, alla fine probabilmente sceglieremo noi qualcuno da mandare via perché fa parte dei ruoli e delle posizioni”.

Quello che non dovrebbe competere a Spalletti è invece il discorso legato alla contrapposizione tra Curva Sud e istituzioni, ma il tecnico sembra intenzionato a scendere in campo anche in questo caso: “Mi adopererò per conoscere più cose, chiederò di parlare col prefetto Gabrielli. Mi dispiace che domani la Curva non sarà all’Olimpico (bensì a Campo Testaccio, ndr), per i nostri tifosi penso sia un sacrificio enorme. E quindi bisogna trovare una soluzione prima di giugno”.

All’ingresso del centro sportivo di Formello si rivede un gruppetto di tifosi braccare le auto dei calciatori, per motivarli e caricarli. Non sono certo le migliaia della scorsa stagione dopo la vittoria di Napoli che valse il terzo posto, ma il solo fatto che ci siano dimostra come il derby non è mai una partita banale.

Quest’anno per la Lazio è diventato “un obiettivo importantissimo”, come si lascia andare Stefano Pioli alla vigilia.     Perché dopo aver perso la chance di restare in Europa, battere la Roma domani “serve soprattutto per l’orgoglio – precisa il tecnico biancoceleste -, è un’occasione per dare il massimo e per dimostrare che valiamo questa maglia, non significherebbe cancellare questa stagione ma sicuramente renderla meno amara e darci un’iniezione di fiducia”.

E se sulla carta la Roma partirà da favorita dopo la cura Spalletti (“Ha portato fiducia ed entusiasmo”, il complimento di Pioli all’avversario), il tecnico biancoceleste rileva che “il derby è una partita a sé e può azzerare tutti i valori tecnici”.

Dicendosi sicuro che “nei comportamenti dei miei giocatori ho visto la volontà e la concentrazione giusta”, chiedendo come unico leader “la squadra” ed equità di giudizio dall’arbitro, memore degli errori di Tagliavento all’andata: “Speriamo che il risultato possa dipendere solo da noi e che non ci siano altre situazioni – sottolinea -, che la partita si giochi su un binario di parità in tutte le situazioni”.

Pochi tifosi alla vigilia, così come saranno pochi domani all’Olimpico a causa della protesta delle due curve: “È tutta la stagione che questa situazione si porta avanti, più siamo allo stadio e più forti siamo”, sentenzia Pioli, i cui unici dubbi di formazione sembrano essersi dissipati nella rifinitura di oggi: intera difesa di esordienti (Bisevac e Hodt centrali, Patric e Braafheid esterni), a centrocampo battesimo dal primo minuto nella stracittadina per Cataldi, in attacco prima da titolare nel derby per Matri che sembra aver vinto il ballottaggio con Klose.

“Klose e Mauri sono due uomini derby, ci stanno trasmettendo tanto, soprattutto l’esempio con il loro modo di vivere questa partita”, ha precisato oggi Marco Parolo, a Lazio Style Radio. “I tifosi ci stanno chiedendo di dare tutti noi stessi e di vincere la partita – ha aggiunto -, cercheremo di dare tutto quello che abbiamo, vogliamo dare una gioia ai nostri tifosi, quest’anno ne abbiamo date poche”.

“Dopo aver giocato il primo derby – osserva – diventi un laziale e dici ‘sono laziale perché da ora devo dare il massimo per battere la Roma, sempre'”. Un’impresa che in casa Lazio in molti sognano, perché il derby non salverà una stagione comunque fallimentare ma potrebbe rendere la pillola meno amara.