Marc Marquez: “Valentino Rossi è più forte di Jorge Lorenzo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Luglio 2016 - 12:23 OLTRE 6 MESI FA
Valentino Rossi (foto Ansa)

Valentino Rossi (foto Ansa)

ROMA – Jorge Lorenzo è più vicino, ma Valentino Rossi ha qualcosa in più quest’anno. Parola di Marc Marquez, leader della MotoGp con 145 punti nel mondiale: “In questo momento credo che Valentino sia il più forte tra i due – spiega – ha dimostrato di essere più veloce in tutte le condizioni, e spinge anche quando c’è poco grip sulla pista oppure quando piove. Forse per questo ha commesso qualche errore in più rispetto all’anno scorso”. Di Lorenzo, 121 punti in classifica, Marquez teme la continuità. “Nella scorsa stagione ha dimostrato che quando è in un buon momento riesce a vincere anche cinque gare di fila”.

Jorge Lorenzo che, reduce dal suo peggior week end stagionale e uno dei più brutti in carriera, fa il punto del mondiale: “Non ho la sfera di cristallo e non so cosa succederà – dice Jorge a ‘Marca’ -, ma so che in questo momento Marquez è favorito perché ha 24 punti di vantaggio e, se nel 2014 la Honda era più competitiva, ora è lui che ci sta mettendo molto del suo. Io se non colleziono più zeri e non disputo altri brutti GP posso lottare per il titolo fino alla fine: si deve cercare un compromesso fra il commettere meno errori e salire sempre sul podio”.

Il maiorchino ad Assen ha palesato il suo volto peggiore, con un 10° posto in agonia: “Dopo due vittorie nelle ultime due gare le cose si sono un po’ complicate: al Montmelò sono caduto, mentre ad Assen non abbiamo trovato il set-up giusto ed è stato un disastro, sia sul bagnato, sia sull’asciutto. È stato uno dei miei peggiori weekend, ma sono comunque riuscito a raccogliere 6 punti e sono gare che ti fanno crescere in esperienza. Anche imparare a perdere è importante”. Poi Lorenzo analizza altri due fattori, le gomme e il ‘coach’: “I pneumatici stanno svolgendo un ruolo determinante in questo mondiale e quanto a un coach alla Cadalora, come ha Rossi, non so se sia fondamentale, anche se in alcuni momenti può essere utile. Io sono stato fra i primi ad avere una figura simile con Debon e poi Wilco Zeelenberg”.