Milan – Inter, Mihajlovic stuzzica Mancini ed accende derby

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Gennaio 2016 - 13:02 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Milan – Inter è un derby che dirà molto sul futuro delle due squadre di Milano. Mancano ancora 17 partite alla fine del campionato, ma perdere la prossima sarebbe un duro colpo per le ambizioni europee del Milan.

“Questo derby è un ascensore, chi vince sale, chi perde torna a piano terra” è la sintesi di Sinisa Mihajlovic, convinto che per la sua squadra sia “una delle ultime chance di riagganciare le zone alte della classifica” e che “l’Inter debba vincere se vuole rimanere ai vertici”.

Il Milan è a 2 punti dall’Europa League, la meta realistica secondo Barbara Berlusconi, ma il serbo non accantona il sogno Champions. “La dottoressa ha ragione, la classifica dice che siamo da Europa League. Sta a noi migliorarla e agganciare i primi tre posti. Se ci riuscissimo lei per prima sarebbe contenta di essere smentita”, ha sorriso l’allenatore, spalleggiato dai due capitani, Riccardo Montolivo (“Spero in una serata magica”) e Ignazio Abate (“Giocheremo con l’anima”).

Il terzo, Nigel De Jong, è ko per un affaticamento e sta trattando con i Los Angeles Galaxy un ingaggio nella Mls statunitense. Spesso deserto e polemico, per una sera San Siro va verso il tutto esaurito e anche Silvio Berlusconi sarà in tribuna, a meno di cambi di programma. “Vince chi sbaglia meno e avrà più coraggio”, secondo Mihajlovic che supera il ritornello del derby senza favorite, vede un’Inter “in flessione alla luce dei 5 punti nelle ultime 5 gare”, ma ammette di “invidiare” la classifica nerazzurra. E teme il nuovo rinforzo ottenuto dall’amico Roberto Mancini, Eder, già ha allenato ai tempi della Sampdoria.

“Ho perso il conto di quanti giocatori ha preso l’Inter, la Panini dovrà fare una pagina in più sull’album… – ha scherzato – Eder è un grande acquisto, speravo arrivasse all’Inter dopo il derby, pero che non mi faccia sorprese”. Il serbo non ha dedicato battute solo all’Inter, ma anche ai suoi giocatori. Balotelli si è beccato un paragone con “chi ama una donna e non riesce a dirglielo”, giusto per spiegare che è meglio sorridere in campo, perché “apparire arrabbiato non gli dà una mano”.

Intanto Balotelli è destinato alla panchina con Menez, alla prima convocazione stagionale. Sfumata la cessione al Leicester, davanti è confermato Niang (“Non ha mai voluto andare via, è contento di essere rimasto”), al fianco di Bacca, il rossonero più prolifico, che reclama più palloni. “Ma lui – avverte Mihajlovic – deve migliorare nel dialogo coi compagni”. Ci sarà anche Honda, al netto delle ironie del suo allenatore per il “taglietto in testa” rimediato con l’Empoli, “dopo il quale non ha più fatto contrasti aerei”. Peggio ancora è andata agli stilisti che vestono il Milan. “Perché non metto la sciarpa in panchina? Dolce & Gabbana non le fa rossonere, quindi non posso usarla”.

“Il derby non è una partita decisiva, è una gara importante. Possiamo prendere consapevolezza, ma sono sempre tre punti e provare di accorciare ancora in classifica. Il Milan sta meglio di noi in questo momento, il risultato è aperto”: lo ha detto il tecnico dell’Inter Roberto Mancini alla vigilia del derby contro il Milan.

Nella sfida di stasera, potrebbe esordire il nuovo acquisto Eder, anche se il tecnico crede abbia bisogno di tempo per inserirsi: “È una grande chance per Eder e lui è una grande occasione per noi. Abbiamo un giocatore diverso dai soliti attaccanti. Con il suo arrivo non può cambiare tutto subito, ci può dare una mano, ma ha bisogno di orientarsi e conoscere un po’ i compagni”.