Calciomercato Milan: allarme Donnarumma, Bacca, Bonaventura

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Marzo 2016 - 10:08 OLTRE 6 MESI FA
Calciomercato Milan: allarme Donnarumma, Bacca, Bonaventura

Calciomercato Milan: allarme Donnarumma, Bacca, Bonaventura (nella foto Ansa, Carlos Bacca)

MILANO – Il Milan rischia di perdere i suoi pezzi più pregiati: Gianluigi Donnarumma, Carlos Bacca e Giacomo Bonaventura sono finiti nel mirino di alcuni top club stranieri:

Secondo quanto scrive ‘La Repubblica’ oggi in edicola, infatti, anche alcuni pezzi pregiati della rosa rossonera potrebbero partire in estate per fare ‘cassa’ e dare inizio ad una nuova rivoluzione: il portiere Gianluigi Donnarumma è nel mirino del Barcellona, mentre Carlos Bacca è conteso tra Bayern Monaco e Manchester United. Anche Giacomo Bonaventura ha attirato le attenzioni di diversi club stranieri.

E intanto non è detto che Sinisa Mihajlovic sarà confermato sulla panchina rossonera, come detto dallo stesso Silvio Berlusconi: “E’prematuro parlarne ora, dipende da come il Milan conclude la stagione”.

E’ il momento più nero per Mihajlovic. Doveva vincerle tutte per convincere il presidente Berlusconi a confermarlo sulla panchina del Milan ma sono bastate due brutte partite, contro Sassuolo e Chievo, per far venire a galla tutte le incomprensioni che due mesi di risultati positivi avevano saputo nascondere. Berlusconi è arrabbiato e si è fatto sentire. Mihajlovic ha avuto un confronto intenso con la squadra negli spogliatoi e un contatto telefonico, altrettanto crudo, con Adriano Galliani.

La stagione non è finita, ha voluto sottolineare l’allenatore serbo: c’è da vincere la Coppa Italia che porterebbe in bacheca il primo trofeo dopo cinque anni, il 29/o nei 30 anni di presidenza Berlusconi. Una magra soddisfazione per chi è abituato a trionfare in Europa e aveva fissato come obiettivo della stagione il ritorno in Champions. Bisogna ritrovare in fretta certezze, risultati e compattezza: il Milan ha conquistato un solo punto nelle ultime due gare e ha visto scappare la Roma ormai lontana undici lunghezze. C’è da recuperare la serenità. Il momento è difficile e delicato. Mihajlovic è sempre più solo.

Dopo il deludente pari contro il Chievo, l’ambiente rossonero è una polveriera. Le parole ‘rubate’ del tecnico, smentite dalla società, sull’impossibilità di fare meglio con la rosa a disposizione, si aggiungono alla ramanzina di Abate e Abbiati sull’atteggiamento indolente di alcuni compagni. Parole, quelle dei senatori, che hanno visto una sponda anche nel pensiero di Cristian Brocchi, attuale allenatore della Primavera e indicato tra i possibili sostituti di Mihajlovic a fine stagione: “Un giocatore deve fare quello che gli si chiede e saper sopportare le pressioni. Deve essere carico a prescindere indossando questa maglia. Quando giocavo io c’era questa voglia in ognuno di noi, faceva parte del Dna”.

Sono due i dati che preoccupano: l’astinenza da gol degli attaccanti e la catena di infortuni che hanno messo in evidenza i problemi della rosa. Bacca non va a segno da un mese, Menez, al pari di Luiz Adriano, è appena rientrato dall’infortunio ed è lontano dalla migliore condizione. La gara con il Chievo ha registrato l’ennesima bocciatura di Balotelli, nemmeno sceso in campo nonostante le difficoltà realizzative della squadra. Agli infortuni di Montolivo (la speranza dello staff medico è di recuperarlo per la Lazio) e Niang, rientrato oggi in Italia dopo l’operazione alla caviglia, si è aggiunta quella di Kucka: lesione al flessore sinistro e stop di almeno due settimane. E proprio Niang, atterrato a Malpensa, ha voluto fissare gli obiettivi di questo finale di stagione: “L’intervento è andato bene, spero di recuperare per la finale di Coppa Italia.

Secondo me Mihajlovic è l’uomo giusto per il Milan”. Un’altra voce insomma dello spogliatoio che vorrebbe la conferma del tecnico serbo dopo quelle recenti di Abbiati e Romagnoli. Eppure continuano a non fermarsi le indiscrezioni sul futuro del serbo e su chi lo potrebbe sostituire sulla panchina del Milan. Berlusconi stravede per Brocchi, piace il profilo di Di Francesco che però viene ancora una volta blindato dal patron del Sassuolo Squinzi: “Cosa farei se Berlusconi mi chiedesse Di Francesco? Io sono milanista, ma non nascondo che Eusebio sia molto importante per il nostro progetto, quindi mi batterei come se me lo chiedesse qualunque altro presidente di Serie A pur di farlo rimanere con noi”. E non tramonta la pista che porta a Unai Emery, mago di coppa al Siviglia. Mihajlovic però non cede: come lupo solitario vuole portare il Milan fuori da questa tempesta.