Calciomercato Milan, Balotelli: ecco perchè il City lo ha venduto

Pubblicato il 29 Gennaio 2013 - 17:54| Aggiornato il 12 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Dal punto di vista economico per il Manchester City la cessione di  Balotelli  è un pessimo affare, ma se lo può ampiamente permettere.

E’ quanto emerge da uno studio Deloitte consultato dall’ANSA, nel quale vengono messi a raffronto i dati ‘industriali’ della squadra inglese e del Milan, con gli azzurri guidati da Mancini che stanno crescendo molto rapidamente nella classifica economica del calcio.

Il City ha appena superato proprio i rossoneri nella graduatoria delle prime societa’ calcistiche del mondo, strappando al Milan il settimo posto, venendo dalla lontana dodicesima piazza, con i rossoneri che sono scesi di un gradino, all’ottavo.

Ma la classifica non dice tutto, i numeri assoluti sono piu’ chiari: i ricavi della squadra dello sceicco Mansour (parente dell’emiro di Abu Dhabi e proprietario di uno dei fondi di investimento piu’ ricchi del mondo) secondo lo studio Deloitte sono passati in un anno da 170 milioni a 286, con un boom del 68%.

Un livello che, secondo le stime degli analisti finanziari, la squadra inglese puo’ mantenere nella stagione in corso. Anche il Milan e’ cresciuto (a 257 milioni, +9%), ma non a sufficienza per contenere la corsa del City. Gli inglesi quindi possono effettuare una cessione che dal punto di vista finanziario è un vero ‘flop’.

Il Manchester ha infatti pagato Balotelli un totale di circa 28 milioni di euro (bonus compresi) per l’acquisto del cartellino, piu’ almeno 20 milioni (lordi) destinati allo stipendio del calciatore, senza tra l’altro averne in cambio prestazioni risolutive per i suoi risultati sportivi.

Fa un totale molto vicino ai 50 milioni, mentre dalle prime indicazioni ne incassano una ventina (piu’ piccoli bonus legati ai risultati di SuperMario e del Milan) diluiti in molti anni.

Ma in quel di Manchester non si scompongono: secondo lo studio Deloitte, basato sui bilanci societari e che quindi non considera plusvalenze o perdite da acquisti o cessioni di calciatori, la societa’ inglese puo’ vantare un’occupazione dello stadio al 99% (contro il 61% del Milan, che comunque deve gestire un San Siro molto piu’ grande) e ricavi ‘commercial’ (soprattutto sponsor e merchandising) esplosi a 139 milioni contro i 97 milioni del Milan, che pur e’ la squadra italiana che in questo comparto ha di gran lunga i risultati migliori.

Buona parte di questi ricavi viene dall’accordo decennale con la Etihad Airways, guarda a caso di Abu Dhabi, per una cifra ufficiosa superiore ai 450 milioni di euro, un contratto che e’ sotto osservazione da parte dell’Uefa.

Ma poco conta: lo sceicco Mansour, che pur era un grande estimatore di Balotelli, ha scelto il City per aprire il grande mercato inglese ai suoi affari e sta facendo crescere economicamente la ‘vecchia’ societa’ calcistica di Manchester anche per poter affrontare cessioni in perdita come questa.