Serie A. Milan-Lazio 3-1 e Atalanta-Verona 0-0 (anticipi della domenica)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Agosto 2014 - 19:56 OLTRE 6 MESI FA
Diretta Serie A. Milan-Lazio e Atalanta-Verona (anticipi della domenica)

LaPresse

ROMA – Campionato italiano di calcio di Serie A, prima giornata.  

Il Milan ha vinto 3-1 contro la Lazio nel giorno dell’esordio sulla panchina rossonera di Pippo Inzaghi. Gara senza storia.

Ha fatto tutto il Milan: i tre gol – Honda, Muntari e Menez su rigore – e l’autogol di Alex che ha regalato alla Lazio il punto della bandiera.

Atalanta e Hellas Verona hanno pareggiato 0-0 al termine di un match molto combattuto.

MILAN-LAZIO 3-1, gol: Honda 7′, Muntari 56′, Menez 64′ (rigore), Alex 67′ (autogol)

Pippo Inzaghi avra’ anche passato una notte insonne, in preda all’emozione e all’ansia per un difficile debutto alla guida di un Milan che cerca di riscattarsi e di conquistare di nuovo i suoi tifosi: alla fine, però, puo’ essere piu’ che contento.

E’ andata oltre ogni previsione. I rossoneri – alla prima di campionato – segnano tre gol (Honda, Muntari e Menez su rigore) a una Lazio che gioca bene, a viso aperto, senza paura. La sfida di Milano finisce 3-1 per una sfortunata autorete di Alex, con la Lazio che fallisce il rigore del 3-2 grazie a Diego Lopez che para il debole tiro di Candreva.

Un punteggio decisamente troppo severo per i biancocelesti ai quali sono mancati l’ultimo passaggio e il cinismo necessario per espugnare un campo come San Siro. Al Milan bastano solo sette minuti e due passaggi per andare in vantaggio: azione ispirata da Bonera che serve El Shaarawy bravo a saltare l’avversario e a crossare per un ritrovato Honda. Il giapponese e’ lesto nel mettere alle spalle di Berisha.

Sorride Berlusconi in tribuna per un parterre di prestigio: ci sono Carlo Tavecchio, arrivato allo stadio con Lotito, Antonio Conte con Lele Oriali e naturalmente Barbara Berlusconi e Adriano Galliani. Inzaghi puo’ finalmente rilassarsi, recuperare dallo stress e godersi il gusto dolce della prima vittoria in campionato: il Milan e’ vivace, volitivo, pimpante. I rossoneri ci mettono cuore e gamba: gli esclusi – Armero e Rami – non si fanno rimpiangere. Per loro qualche problema di condotta che Inzaghi non ha perdonato.

L’allenatore schiera un 4-3-3, come il collega Pioli e nella sera del debutto il Milan offre una prova corale convincente. Quasi perfetto El Shaarawy, ottimi Menez e De Jong, bene Honda, attenta la difesa con Alex e Zapata in gran spolvero. La Lazio viene punita nei momenti in cui gioca meglio ma il Milan si dimostra cinico e preciso. Balotelli e’ gia’ un ricordo, quasi una liberazione, il popolo rossonero aspetta Torres, oggi in tribuna. I biancocelesti hanno qualita’ con Candreva, Parolo, Keita, Klose costruiscono occasioni e collezionano calci d’angolo. Ma non basta: il Milan e’ galvanizzato, sostenuto e sospinto da Inzaghi che si comporta piu’ da giocatore che da allenatore e si produce in una ‘invasione di campo’ al momento dei primi due gol. L’allenatore rossonero e’ scatenato, la sua gioia incontenibile.

Il Milan passa subito in vantaggio, la Lazio deve inseguire: riesce a costruire qualche buona occasione grazie alla coppia Lulic-Klose, poi con Candreva che ci prova al 24′ con un potente destro. Al 37′ ancora pericolosi i biancocelesti: uno-due Klose-Basta che pero’ non riesce a calciare.

Nel secondo tempo la Lazio si getta all’arrembaggio, attacca a testa bassa: in apertura bella giocata di Keita non colta da Parolo. Risponde Poli di destro. Al 7′ e’ il Milan ad andare vicino al raddoppio con Honda che prima se ne va ma poi sbaglia tutto. Ci prova De Vrji con un gran tiro ma all’11’ passa il Milan con un gol in spaccata di Muntari. San Siro esplode, acclama Inzaghi che risponde con altrettanto calore.

La Lazio continua ad attaccare, il Milan tiene con una difesa riorganizzata e sistemata. E alla fine arriva anche il terzo gol su rigore: fallo di De Vrji su Menez che trasforma al 19′. Reagisce con rabbia la Lazio e il gol della bandiera arriva su autorete di Alex al 22′. Il Milan si deconcentra e lascia spazio all’avversario:

gran tiro al volo di Mauri, pericolo Candreva sventato da Diego Lopez. La partita sembra chiusa quando l’arbitro – a tempo praticamente scaduto – fischia un rigore per un fallo di Abate su Candreva che spreca l’occasione dal dioschetto. Cinque minuti di recupero prima degli applausi finali: Inzaghi e’ felice, Berlusconi e’ tornato vicino alla sua squadra, nessuna nostalgia per Balotelli. Primo bilancio positivo per un campionato che almeno non inizia in salita.

ATALANTA-VERONA 0-0

Atalanta e Verona hanno mantenuto la solidità dell’anno scorso, però hanno perso la fantasia. Mandorlini non ha più Iturbe e si vede, l’attacco di Colantuono invece appare frenato da un Denis non ancora al top e da un Moralez molto meno guizzante del solito.

Bonaventura va a sprazzi e la difesa gialloblù respinge agevolmente le incursioni nerazzurre, anche perché poggia su Marquez, che conferma tutto il suo spessore.

Ne scaturisce una partita abbastanza brutta, giocata sotto ritmo per larghi tratti, con pochissime occasioni da rete. Le più pericolose le neutralizza Sportiello, che risponde in modo brillante alla fiducia di Colantuono e non fa rimpiangere Consigli. Buoni segnali da Zappacosta, giovane terzino rampante, ma per il resto in campo si vedono pochi lampi. Il Verona gioca meglio per un tempo, poi tira i remi in barca e si accontenta.

Il pareggio alla fine sta bene a tutti, visto che era un esordio tosto per entrambe. Un po’ meno soddisfatti gli spettatori, ma per divertirsi (si spera) ci sarà tempo. L’importante era evitare false partenze e l’obiettivo è stato raggiunto in pieno. Colantuono propone il tradizionale 4-4-1-1, con Cigarini e Carmona perni di centrocampo, Denis e Moralez premiata ditta offensiva. Mandorlini ribatte con un arioso 4-3-3.

Marquez è il baluardo difensivo, Toni la torre avanzata: a Gomez e Jankovic il compito di confezionargli i cross. Il primo arriva dopo 11 minuti, ma Sportiello anticipa il centravanti scaligero. Il Verona prova a prendere il pallino, l’Atalanta attende sulla trequarti e riparte. Al 18′ Denis tenta la rovesciata, senza però trovare la giusta coordinazione. Due minuti dopo è Toni a sfiorare il vantaggio con una bella zampata in anticipo su Biava, che finisce fuori di poco. Poi è Jankovic a fare slalom in area: destro rasoterra, Sportiello respinge di piede.

La squadra di Colantuono invece stenta a disegnare la manovra. Estigarribia gira a vuoto, Bonaventura non si accende e Denis non riceve mai palloni invitanti. Dramè prova a dar la scossa con un tiro cross al 42′, ma nessuno si fa trovare pronto alla deviazione. L’Atalanta inizia con un piglio diverso la ripresa:

Estigarribia azzecca finalmente un dribbling e regala un assist d’oro a Moralez, che però sparacchia alto. Il Verona rifiata poi si riporta in avanti, Toni stacca di testa ma angola troppo. Colantuono prova a dare la scossa: dentro Bianchi, fuori Denis.

I bergamaschi aumentano la pressione, approfittando anche del calo degli uomini di Mandorlini, ma nonostante qualche accelerazione di Bonaventura Rafael resta disoccupato. Entra anche Boakye, che si fa notare solo perché prova a far gol con la mano: Rizzoli giustamente gli sventola il giallo. Non succede altro fino al termine e lo 0-0 resta scolpito sul tabellone.

Foto archivio LaPresse.