Inter-Milan, Mario Balotelli e Rodrigo Palacio stelle del derby di Milano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Dicembre 2013 - 08:07 OLTRE 6 MESI FA
Inter-Milan, Mario Balotelli e Rodrigo Palacio stelle del derby di Milano

Inter-Milan, Mario Balotelli e Rodrigo Palacio stelle del derby di Milano

MILANO – E’ il giorno del derby. Inter (quinto) e Milan (decimo) giocano per il primato cittadino e soprattutto per migliorare la loro classifica.

Walter Mazzarri si affida a Rodrigo Palacio, Allegri punta su Mario Balotelli che non ha mai segnato all’Inter. Pazzini pronto al rientro.

La Gazzetta dello Sport ne parla con Carlo Laudisa e Luigi Garlando. Riportiamo parte del loro articolo.

“… Il derby non è mai una partita normale, perché scatena sensazioni e uniche e un’adrenalina senza paragoni. Se poi l’hai già vissuto indossando i colori dell’altra metà di Milano, ha un sapore ancora più marcato, perché alla voglia di vincere si mescolano i ricordi del passato, le cose belle ma anche brutte che hanno accompagnato l’antica esperienza. Mario Balotelli e Giampaolo Pazzini hanno avuto storie e percorsi diversi in nerazzurro, però condividono lo status di ex.

Caccia al primo gol Balotelli ha giocato una sola volta contro l’Inter, nella sfida di ritorno della scorsa stagione, e non è riuscito a fare gol. Merito dei riflessi da urlo di Handanovic, che ha fatto almeno tre parate spettacolari (una in particolare). Pazzini invece sa come si fa: ha già segnato 5 gol all’Inter quando giocava con Atalanta, Fiorentina e Samp.

Mario oggi sarà titolare, la sua presenza non è in discussione, e punterà a tornare al gol dopo una giornata di pausa. Giampaolo invece è pronto a subentrare dopo un’attesa diventata interminabile: l’ultima volta era sceso in campo 7 mesi fa, nel turno conclusivo dello scorso campionato. Per lui anche uno spezzone di partita sarebbe un successo, un modo per poter dire: «Eccomi, sono tornato».

Rientro tanto atteso Balotelli è l’uomo su cui Allegri punta di più, il giocatore che prima della gara con la Roma aveva segnato quattro gol in tre partite tra campionato e Champions League. L’anno scorso il Milan andò in Europa soprattutto grazie a lui (e alle sue 12 reti), quest’anno l’impresa è più difficile ma lui è l’unico che può farla diventare realtà. «Balotelli è sereno, sta giocando buone partite e si mette a disposizione della squadra. Sa che è una partita importante, sa che tutti noi ci aspettiamo tanto da lui e credo farà un bel match», ha detto Allegri dell’attaccante. Balo giocherà in coppia con Matri e con Kakà alle spalle, Pazzini s’accomoderà in panchina con una voglia matta di tornare a scagliare palloni verso la porta. Balo e il Pazzo hanno già dimostrato un buon feeling l’anno scorso.

Non sarà un derby d’alta classifica e da grandi stelle. San Siro ha vissuto tempi migliori, ma la notte sarà magica lo stesso perché il Natale è alle porte. E allora un regalo a ciascuno dei titolari annunciati.

  INTER
HANDANOVIC
Bostik
Colla a presa rapida da spalmare sui guanti che di recente slittano. Un derby fa, Handa ricacciò in gola a Balotelli più di un gol fatto. All’Inter che ha preso 7 gol in 2 partite serve quel portiere.

CAMPAGNARO
Cd «Anima mia»
Successo dei «Cugini di campagna». Il pirata argentino, anima della difesa, ha perso lo smalto d’inizio stagione. Può ritrovarlo nel clima da derby contro i cugini. I cugini di Campagnaro, appunto.

ROLANDO
Scarabeo
Gioco da tavola. Tessere con lettere dell’alfabeto per formare parole. Se il difensore sposta le sue, diventa Ronaldo e decide come faceva il Fenomeno nei derby. Altrimenti ci mette il fisico contro Balotelli. E’ in buona forma.

JUAN JESUS
Bussola
Muscoli e reattività: ciò che serve contro Super-Mario. Il guaio per Mazzarri è che il brasiliano spesso segue l’istinto, parte e non rispetta la linea. Una bussola per orientarsi può aiutare.

JONATHAN
Aquilone
I flussi di gioco confermano che l’Inter pende dalla sua parte. Ha statistiche da trascinatore. Quando vola lui decolla l’Inter. Come un aquilone.

ZANETTI
Targa d’argento
Gioca il derby numero 47. Nella Smorfia significa «’O muorto»? Non scherziamo. Il capitano lotta ancora. Il 47 semmai è il numero atomico dell’argento. Una targa per il mitico Saverio. Ma se non avrà le gambe di un tempo e resterà schiacciato dietro con Cambiasso, l’Inter, senza gli strappi di Kovacic, soffrirà.

CAMBIASSO
Paletta da vigile
Il Cuchu ama gesticolare e dirigere il traffico. Meno a suo agio quando gli avversari lo attaccano in corsa. Come farà Kakà. Provare a sollevare la paletta rossa?

TAIDER
Uno zaffiro
Perché Saphir, il suo nome, significa zaffiro, blu come l’Inter. A parte il diamante, è la pietra più dura. Anche Taider è tosto, ma in una mediana oscura dovrà metterci i bagliori del diamante. Sulla schiena porta il 21 di Zidane e Pirlo. Ci provi almeno.

NAGATOMO
Estratto di alghe
E altri rimedi giapponesi per guarire il mal di derby. Nella rosa dell’Inter è il peggiore per media voto nella stracittadina: 5,62. Senza esterni, Mazzarri non esiste.

GUARIN
Set di valigie
Prima di svuotare gli armadi può decidere il derby. Guarin è il centrocampista della Serie A che ha toccato più palloni nell’area avversaria: 55. Incursore temibile. Avesse anche mira…

PALACIO
Playstation
Per vincere la solitudine e la noia, visto che Mazzarri non gli affianca una punta. Meglio fargli usare il pallone che il joystick, però: 9 gol (Balo 6), percentuale realizzativa 27,3% (Balo 12,8%). Il miglior attaccante in campo, dicono i numeri.

ALL. MAZZARRI
Panettone
Il primo che mangia e che sogna dolce dopo un derby vinto. Come riuscì a Stramaccioni al primo colpo. Far felice Thohir servirebbe anche ad avvicinare il secondo panettone.

  MILAN 
ABBIATI
Cravatta gialla
Come Galliani, il suo primo estimatore, sedotto da tante parate da urlo. Ma in questo campionato, Abbiati è ultimo per percentuale tiri-parate: 55,9%. Occhio.

DE SCIGLIO
Maracas
Il suono degli strumenti brasiliani potrebbe riconsegnare il ragazzino che giocò al Maracanà come nel cortile di casa. Contro la Roma invece è apparso impaurito.

ZAPATA
Un’amaca
Se la merita. E’ il rossonero più impiegato da Allegri: 2.070 minuti. Ottimo contro gli attaccanti della Roma, veloci come Palacio.

BONERA
L’Allegro chirurgo
Gioco per esorcizzare la sfiga, dopo tanti infortuni. Contro l’Inter è attesa la conferma di un recupero importante per la tribolata difesa del Diavolo.

CONSTANT
Tavolozza di colori
Il terzino ha sofferto il buio del razzismo. Ci auguriamo un derby senza buu e senza idioti.

POLI
Tapis roulant
Per smaltire i chili imbarcati nel ristorante di Gattuso. Ma non gli basterà correre e ringhiare. Dovrà metterci più qualità di quella mostrata con la Roma perché la mediana folta di Mazzarri presserà e fare salire la palla sarà ancora più difficile.

DE JONG
Lego
Gioco classico tornato di moda. L’ideale per il gran costruttore. L’olandese è il primo per numero di passaggi (1.028) tra i giocatori in campo e il primo della A per percentuale di appoggi esatti: 92,51%.

MUNTARI
Kit di magia
Segnò un gol alla Juve che sparì oltre la linea di porta e ha indovinato il sorteggio con l’Atletico Madrid; un mago. Deve estendere la magia ai piedi. I suoi attaccanti attendono più di ciò che hanno ricevuto con la Roma.

KAKA’
Madonnina del Duomo
In miniatura. Premio simbolico per il protagonista con la miglior media-voto nei derby: 6,68. Il pio Ricky, contro una squadra che soffre verticalizzazioni e incursioni centrali, sarà un fattore importante.

BALOTELLI
Jo-Jo
Berlusconi lo vuole vicino alla porta, Allegri gli chiede di arretrare. Il giochino lo educa all’arte di andare su e giù. Mario ha tirato di più di tutti in Serie A (47), ma non ha mai segnato all’Inter. Con le ex ha dei problemi.

MATRI
Lente d’ingrandimento
Di questi tempi vede la porta piccola piccola. Ma nel marzo scorso a San Siro fu decisivo (Inter-Juve 1-2). Il derby è una scossa che rianima.

ALL. ALLEGRI
Panettone
L’ultimo che mangia al Milan. Senza rabbia o rimpianti. Si lascia alle spalle un ottimo lavoro. Non sarà facile per il successore vincere lo scudetto al primo colpo e garantirsi quattro panettoni di fila…”.