Milan, Adriano Galliani non molla: “Con Berlusconi finché vuole”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Marzo 2014 - 23:38 OLTRE 6 MESI FA
Milan, Adriano Galliani non molla: "Con Berlusconi finché vuole" (LaPresse)

Milan, Adriano Galliani non molla: “Con Berlusconi finché vuole” (LaPresse)

MILANO – ”Mollare assolutamente no. Sono con il presidente Berlusconi da 35 anni, finché lui vorrà io sarò sempre al suo fianco”.

Adriano Galliani non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro, resta saldo nel suo ruolo di ad e vicepresidente vicario di un Milan che vive uno dei momenti più complicati dell’era Berlusconi. Il quadro a tinte fosche si compone dei disastrosi risultati stagionali, della contestazione inscenata dagli ultrà, e delle incertezze create dal duopolio al vertice instaurato da quando a novembre Barbara Berlusconi per la prima volta ha messo in discussione l’operato di Galliani.

”Diciamo che con il presidente parlo in continuazione”, ha risposto Galliani a chi gli domandava se avesse sentito Berlusconi dopo le indiscrezioni sulle osservazioni sul ”Milan costruito male” esposte dal presidente in colloqui privati dopo l’ennesimo flop stagionale di domenica.

Rassicurazioni per Seedorf e critiche all’ad (non smentite il giorno dopo) che assomigliano a quelle sollevate quattro mesi fa dalla figlia dell’ex premier, nonché ad alcuni concetti sottolineati dalla Curva Sud durante la contestazione, che ha preso di mira soprattutto Galliani. Quella protesta ha dato non poco dispiacere all’ad rossonero che, intervistato da Raisport, ha preferito non commentare: ”Ho pensato e ragionato, mi sono autoimposto il silenzio, non vorrei essere sgarbato ma vorrei rispettare questa consegna che mi sono dato”.

Alle prese con preoccupazioni che svariano dalle elezioni europee alla decisione del Tribunale di sorveglianza su arresti domiciliari o servizi sociali, Berlusconi probabilmente farebbe volentieri a meno di riaprire un fronte interno al Milan con l’ad, dopo aver respinto a novembre le sue dimissioni e averlo legato al Milan con un contratto di tre anni più due. La vicenda non è meno complessa del cammino di Seedorf per conquistare un posto in Europa League e spazzare i dubbi che lo circondano.

Il futuro di Galliani (e la sua costosa liquidazione) si intreccia con le dinamiche della famiglia Berlusconi, oltre che con le ambizioni di Barbara, e nella previsione dei prossimi sviluppi non si può prescindere dall’intervista rilasciata da Paolo Maldini alla Gazzetta dello Sport. ”Dentro di me c’è un misto di rabbia e delusione, perché l’impressione è che si sia buttato via ciò che è stato costruito negli ultimi 10 anni”, ha spiegato l’ex capitano rossonero, riservando una serie di critiche a Galliani: ”è un grande dirigente ma non è in grado di capire i giocatori”; ”disse che il direttore sportivo è una figura superata”; ”quando ci si sente onnipotenti non si capisce che i risultati si ottengono anche grazie agli altri”.

Fra i due regna il gelo, e non a caso Barbara Berlusconi da tempo pensa all’ex difensore per un ruolo in società. ”Con lei ho avuto due colloqui – ha raccontato Maldini -. Dopo la divisione delle competenze sono stato indicato come il successore di Galliani per l’area tecnica, ma io non ho più sentito nessuno. Lei mi voleva per trasmettere la mia esperienza, io ero pronto per un ruolo nell’ambito sportivo, ma non c’è stato un seguito”. .