Mondiali 2010: Sud Africa pensa di legalizzare prostituzione

Pubblicato il 18 Gennaio 2010 - 14:18 OLTRE 6 MESI FA

prostituzione in Sud Africa

I lavori in Sud Africa per ospitare la World Cup 2010 continuano. Nella regione meridionale del paese stanno per essere completate due importanti strutture per il Mondiale di calcio: il nuovo centro di medicina d’emergenza all’ospedale Livingstone di Port Elizabeth e lo stadio di calcio di Gelvandale. Entro aprile sarà ultimato il primo, costato 24 milioni di euro; lo stadio, per la cui costruzione sono stati stanziati 6 milioni di euro, verrà finito entro marzo.

C’è anche un altro tema al centro del dibattito nazionale: la legalizzazione o meno della prostituzione.

Il commissario di polizia sudafricano Jackie Selebi è stato il primo a proporre l’idea, sostenendo che se la prostituzione viene legalizzata, la polizia è più libera di occuparsi dei problemi di sicurezza più pressanti.

Non tutti sono d’accordo sull’idea di Lekgetho: alcuni la considerano uno scherzo, altri un’offesa. La legalizzazione della prostituzione  permetterebbe la regolamentazione del settore, la riscossione di maggiori tasse e quindi più soldi per il paese. Poi c’è anche la questione Hiv: con la prostituzione legale si farebbero più controlli sia alle prostitute che agli uomini.

L’argomento del traffico di donne non può essere ignorato in occasione del Campionato Mondiale del 2010, che vedrà affluire in Sud Africa migliaia di tifosi interessati alle partite ma anche all’alcol e al sesso. Legalizzare la prostituzione renderebbe i turisti più sicuri e l’accesso alla prostituzione più pultio.