Morbo di Parkinson, stenosi ma il cuore di Muhammad Ali…

Pubblicato il 5 Giugno 2016 - 08:35 OLTRE 6 MESI FA
Morbo di Parkinson, stenosi ma il cuore di Muhammad Ali...

Morbo di Parkinson, stenosi ma il cuore di Muhammad Ali, qui ritratto in quella che sembra essere la sua sultima foto, il 9 aprile 2016, insieme con la cantante Carrie Underwood all’evento Celebrity Fight Night, in Arizona, che in 20 anni ha raccolto 118 milioni di dollari per il reparto dedicato alla cura del Parkinson nel Barrow Neurological Institute, a Phoenix

NEW YORK – Non soffriva solo del morbo di Parkinson ma anche di stenosi spinale Muhammad Ali, morto alle 21,10 di venerdì sera in Arizona (USA) a 74 anni di età, dopo 30 anni di lotta con la malattia.

 “Il suo cuore ha continuato a battere per 30 minuti, mentre tutti gli organi avevano smesso di funzionare. Una cosa mai vista. A testimoniare la forza del suo spirito e della sua volontà”
ha rivelato una delle figlie di Muhammed Ali, Hana. In quel momento, la famiglia intera era al suo capezzale, abbracciandolo e baciandolo.
La morte, ha precisato un portavoce,  stata causata da uno shock settico “in seguito a non specificate cause naturali”.
Muhammad Ali era comparso in pubblico l’ultima volta il 9 aprile 2016, in occasione dell’evento  Celebrity Fight Night,in un resort in Arizona, che in 20 anni ha raccolto 118 milioni di dollari per il reparto dedicato alla cura del Parkinson nel Barrow Neurological Institute, a Phoenix

Secondo i medici, il Parkinson era una conseguenza di tutti i colpi presi nella sua ormai lunga carriera. Secondo la moglie, Lonnie, la colpa è stata dei pesticidi e altre sostanze chimiche tossiche che erano impiegate nel terreno, 5 ettari, che circonda il campo di addestramento che il pugile fece costruire nel 1972 in cima a un monte a Deer Lake, in Pennsylvania. Lì si allenava prima dei grandi match: c’erano 18 case, tutte in legno, per lui, la sua famiglia, gli sparring partner, gli amici. L

La stenosi spinale affligge molti anziani e vecchi, è causata dal restringimento del canale vertebrale che causa compressione dei nervi e quindi dolore.

 

I sintomi della stenosi spinale a livello cervicale sono molto simili a quelli dell’ernia discale. Tuttavia, mentre l’ernia del disco consiste in un evento acuto, la stenosi è un processo cronico, lento e graduale. I pazienti affetti da stenosi cervicale grave lamentano fitte dolorose simili a scariche elettriche, soprattutto quando flettono il collo rivolgendo il mento in direzione del petto. La stenosi spinale a livello cervicale può causare intorpidimento, debolezza, sensazioni di bruciore e di formicolio nelle braccia.

I vecchi affetti da stenosi spinale a livello dorsale spesso avvertono dolore ai glutei o formicolio alla coscia o alla gamba in posizione eretta (estensione) o quando camminano o anche dolore alla schiena e dolore e debolezza alle gambe. In genere, il fastidio si attenua flettendo l’arto (flessione) o con il riposo.

In molti casi ci si rivolge a un ortopedico o a un fisioterapista, mentre il medico da vedere è un neurologo.

 

 

Il morbo di Parkinson, o Parkinsonparkinsonismo idiopaticoparkinsonismo primariosindrome ipocinetica rigida o paralisi agitante è, spiega Wikipedia,

una malattia neurodegenerativa. I sintomi motori tipici della condizione sono il risultato della morte delle cellule che sintetizzano e rilasciano la dopamina.

La causa che porta alla loro morte è sconosciuta. All’esordio della malattia, i sintomi più evidenti sono legati al movimento, ed includono tremori, rigidità, lentezza nei movimenti e difficoltà a camminare. In seguito, possono insorgere problemi cognitivi e comportamentali, con la demenza che si verifica nelle fasi avanzate. La malattia di Parkinson è più comune negli anziani, la maggior parte dei casi si verifica dopo i 50 anni.

 

La malattia prende il nome dal medico inglese James Parkinson, che pubblicò la prima descrizione dettagliata nel suo trattato An Essay on the Shaking Palsy nel 1817.

Diverse importanti organizzazioni promuovono la ricerca e il miglioramento della qualità della vita delle persone affette dalla malattia. Alcuni pazienti famosi, come l’attore Michael J. Fox, il pugile Muhammad Ali e papa Giovanni Paolo II, il cantautore Bruno Lauzi, hanno fatto crescere la consapevolezza della malattia nella società.