Moto GP, Francia

Pubblicato il 15 Maggio 2011 - 08:30| Aggiornato il 5 Ottobre 2012 OLTRE 6 MESI FA

LE MANS –  Che le RC212V fossero nate sotto una buona stella lo testimoniano, ben prima dell’inizio delle gare, i test invernali, dove le moto giapponesi con l’ala sul serbatoio non hanno avuto rivali. Le gare, si sa sono un altra cosa, nella bagarre può succedere di tutto, ma in prova, dove la messa a punto e il bilanciamento della moto fa la differenza, è innegabile che le Honda partano già più avanti di tutte le altre marche coinvolte nel massimo campionato del motociclismo. Il risultato di oggi nella Motogp vede 4 Honda davanti a 4 Yamaha seguite da 3 Ducati, non ci potrebbe essere miglior quadro per capire le forze in campo. Il migliore di questi due giorni di prove, tra libere e ufficiali è stato l’australiano Casey Stoner, che ha dimostrato ad ogni ingresso in pista di avere il passo e la cattiveria giusta per fare una gara in solitaria. Il suo miglior tempo, 1.33.153, però non lo mette totalmente al sicuro, poichè a poco più di 50 centesimi c’è Marco Simoncelli, pilota ufficiale Honda affidato al Team Gresini. Quello che Stoner ha migliore di Simoncelli è il passo, sempre vicino al tempo della pole, oltre, soprattutto all’esperienza. Con le attuali Motogp, capire quando è il momento di osare o di lasciare è indispensabile e Stoner quest’anno non ha mai fatto errori. L’unica caduta in gara , infatti, è stata causata da Valentino Rossi a Jerez. Non va molto bene, invece, se si guarda in casa Yamaha. Le Mans era un feudo della Casa dai tre diapason. Ma l’arrivo delle nuove Honda sta cambiando la musica su molti tracciati. Se in Yamaha non ridono, non c’è da scherzare nemmeno dalle parti dei box Ducati. “La posizione fa abbastanza schifo – ha commentato Valentino Rossi il suo nono tempo in prova ufficiale – speravo di partire in seconda fila”. Non ci sono sconti per la prestazione di oggi, mentre si cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno. “Però sono contento perchè abbiamo lavorato bene e finalmente abbiamo risolto un po’ di problemi e abbiamo capito che un po’ di cose non andavano bene e purtroppo le Yamaha, a parte Lorenzo che è un po’ più veloce di noi, ma Crutchlow, Spies ed Edwards, con la gomma morbida riescono sempre ad andare un po’ meglio mentre noi non cle la facciamo. Ho perso quelle tre posizioni li se no potevamo essere in seconda fila. A parte questo secondo me domani per la gara possiamo avere un passo abbastanza buono ma soprattutto riesco a guidare meglio di ieri e di stamattina. Ma non c’è dubbio che le Honda facciano un altro sport”. Le speranze di Valentino, però si scontrano con le crescita esponenziale dei giovani della Motogp. Simoncelli in primis, ma anche Andrea Dovizioso, che seguendo il rivale si è riuscito a portare in prima fila con il terzo tempo. Ma nel paddock della Motogp, oltre alle forze tecniche in campo, si sta cercando di intimidire e regolamentare anche qualcosa che è uno degli ingredienti fondamentali che rende spettacolare questo sport, il sorpasso. Ieri sera in una riunione della Safety Commission i piloti si sono spaccati a metà .