Moto Gp, Rossi: “Con Ducati stesso ingaggio ma nuove motivazioni”

Pubblicato il 16 Agosto 2010 - 18:51 OLTRE 6 MESI FA

Appare soddisfatto Valentino Rossi dopo i test di Brno. Il nove volte campione del mondo, che ha portato in pista un nuovo motore per la fine della stagione con la Yamaha, non è stato messo in condizione di provare la nuova forcella montata sulle moto di Lorenzo e Spies, ma anche sulle Honda e sulle Suzuki che partecipano ai test.

”Il motore nuovo va bene – ha detto Rossi – spero di poterlo usare per finire bene la stagione. Per le altre cose, è normale che non mi abbiano fatto provare la nuova moto, del resto io l’anno prossimo non saro’ un pilota Yamaha e ci sta. Quello che a me dispiace e che non mi abbiano dato la nuova forcella”.

Ma il tema fondamentale rimane lo storico passaggio alla Ducati. ”In questi mesi ho dovuto pensare più seriamente cosa fare nei prossimi anni, la Ducati mi stava cercando da tanto e ho deciso di parlare con Preziosi (il capo di Ducati Corse), che già conoscevo e mi ha trasmesso la loro grande voglia di avere Valentino sulla Ducati. Qui in Yamaha il mio lavoro è finito. Quando sono arrivato la moto non andava, poi l’abbiamo resa la Motogp più cercata e migliore. Prima c’ero solo io, adesso la Yamaha ha tanti piloti forti, con Lorenzo c’è anche Spies, quindi mi sembra che la situazione sia cambiata tanto, non sono più fondamentale”.

”Dopo avere vinto cosi’ tanto e a questa età, c’è bisogno di motivazioni e di un bell’ambiente e questo credo di poterlo trovare in Ducati. Naturalmente dalla Yamaha mi aspetto che non si dimentichino di tutto quello che ho fatto per loro e che mi facciano provare a Valencia”.

Che cosa ha convinto Rossi a passare alla Ducati dopo il primo, sterile contatto nel 2003? ”Le cose che hanno fatto la differenza sono state aver capito di sentire la voglia di fare qualcosa di diverso, sono cambiati molto anche loro”. Due sfide diverse quelle di Yamaha e Ducati. ”Quando sono arrivato in Yamaha la moto era molto meno competitiva di quanto poteva essere la Ducati all’epoca. Sono cambiati i tempi sono passati gli anni, credo sarà difficile anche questa volta. Forse sarà più facile il 2012 quanto tutti ripartiremo da zero con le 1000cc, ma per dirlo con certezza dovrei provare la Ducati. Un’altra cosa che mi ha convinto a lasciare la Yamaha è stata la situazione di Masao Furusawa (general manager Yamaha Racing) che quest’anno va in pensione. Per me la Yamaha era lui, io ho parlato sempre con Furusawa di questione tecniche e non solo; quindi mi mancherebbe una persona importante.

Qualcosa del Giappone è però rimasto a Rossi. ”Sì, mi piace molto il sushi!”. Tutti si aspettano un ingaggio favoloso: ”Su questo voglio essere chiaro – ha detto Rossi – il mio ingaggio in Ducati è la stessa cifra che mi ha offerto la Yamaha, non ho fatto queste scelte per i soldi quando avevo 20 anni figurarsi adesso”. Quanti milioni di euro, con certezza non è dato sapere: si parla comunque di circa 14.