Anticipi Serie A: Napoli-Milan 3-1, Fiorentina-Atalanta 2-0 e Udinese-Chievo 3-0

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Febbraio 2014 - 23:05 OLTRE 6 MESI FA
Formazioni Serie A: Napoli-Milan, Fiorentina-Atalanta, Udinese-Chievo (anticipi) Rafa Benitez nella foto LaPresse

Formazioni Serie A: Napoli-Milan, Fiorentina-Atalanta, Udinese-Chievo (anticipi)
Rafa Benitez nella foto LaPresse

ROMA – Serie A, anticipi della 23° giornata del campionato italiano di calcio.

Napoli show al San Paolo. La squadra di Rafa Benitez ha vinto per 3-1 in rimonta contro il Milan grazie ad uno straordinario Gonzalo Higuain, autore di una doppietta, e ad un ritrovato Inler, sua la rete del momentaneo pareggio.  Gol della bandiera rossonera siglato dal neo acquisto Taarabt.

Nelle partite del pomeriggio facili successi di Fiorentina ed Udinese contro Atalanta e Chievo.

Risultati, marcatori e commento. 

NAPOLI-MILAN 3-1, gol: Taarabt 7′, Inler 11′, Higuain 56′ e 81′  

Un super Napoli stende il Milan. Finisce 3-1 ma se nel calcio esistesse il verdetto ai punti la vittoria dei padroni di casa sarebbe schiacciante e con un margine molto abbondante.

La squadra di Seedorf è un cantiere aperto ed il tecnico del Milan non riesce a dare un equilibrio tattico ai suoi uomini.

I rossoneri sembrano carenti di personalità e di spirito agonistico (sintomatiche le lacrime di nervoso che hanno accompagnato Balotelli in panchina al 30′ del st) ed anche il loro schieramento in campo lascia troppi vuoti nei quali gli azzurri sanno infilarsi e colpire. Seedorf deve rinunciare inizialmente a Kaka, reduce dall’influenza, e lo fa entrare solo nella ripresa nel tentativo, risultato poi vano, di creare un raccordo tra il gioco del centrocampo e quello delle punte. Il Napoli sembra aver ritrovato lo smalto atletico perduto ed imprime alla partita un ritmo che il Milan, troppo spesso lento e compassato, non è in grado di reggere.

La squadra di Benitez mostra però anche i suoi soliti problemi dai quali non è capace di liberarsi: una fragilità difensiva nella zona centrale, che si manifesta chiaramente in occasione del gol del vantaggio dei rossoneri quando Taarabt si impossessa del pallone nella sua metà campo, percorre in verticale tutto lo spazio che lo separa dall’area di rigore ed arrivato ai limiti, senza che nessuno, tantomeno Fernandez ed Albiol, lo contrasti ed insacca con un rasoterra a giro che s’infila sul palo alla sinistra di Reina.

La reazione del Napoli è fremente. I padroni di casa chiudono il Milan nella sua metà campo e costruiscono azioni da gol a raffica, ma la loro imprecisione sotto porta è pari alla determinazione ed alla rabbia con le quale si proiettano all’offensiva. Il pareggio arriva dopo appena tre minuti dal vantaggio milanista nel modo meno spettacolare: Inler manda il pallone ad insaccarsi sotto l’incrocio dei pali con un tiro dalla distanza deviato da De Jong. Il Napoli vuole vincere e lascia poco spazio all’avversaria.

Hamsik, Higuain, Mertens, Insigne, Maggio (che colpisce un palo) tentano da tutte le posizioni di andare in gol, ma Abbiati non capitola. Nella ripresa gli azzurri si presentano, se possibile, ancora più spavaldi e concentrati di quanto non si fossero mostrati nella prima frazione di gioco. Il Milan è costretto a difendersi e tenta, quando può, di far fruttare soltanto le ripartenze. Il gol del vantaggio dei padroni di casa sembra ormai maturo ed è Higuain a finalizzare al 10′ un’azione corale di tutta la squadra.

Le azioni del Napoli passano tutte dai piedi di Jorginho che dimostra di essersi già perfettamente inserito nei meccanismi di gioco e che i compagni cercano e trovano ormai quasi ad occhi chiusi. Una volta raggiunto il vantaggio il Napoli non modifica il suo atteggiamento arrembante, anche se aspetta il Milan ai limiti della metà campo e si affida più spesso al contropiede.

Il terzo gol di Higuain – subito dopo la sostituzione di Balotelli, che una volta in panchina scoppia in lacrime – che porta che suggella la vittoria dei padroni di casa è l’epilogo scontato di una partita in cui i valori in campo sembrano essere troppo sbilanciati a favore della squadra di Benitez. A Seedorf rimane ancora molto da lavorare per raggiungere un assetto più concreto ed affidabile.

NAPOLI: Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Inler, Jorginho; Mertens, Hamsik, Insigne; Higuain. A disposizione: Rafael, Colombo, Uvini, Henrique, Britos, Behrami, Dzemaili, Radosevic, Pandev, Callejon, Zapata. Allenatore: Rafa Benitez.

MILAN: Abbiati; De Sciglio, Rami, Mexes, Emanuelson; De Jong, Essien; Abate, Taarabt, Robinho; Balotelli. A disposizione: Amelia, Gabriel, Constant, Silvestre, Zaccardo, Montolivo, Poli, Muntari, Saponara, Kakà, Petagna, Pazzini. Allenatore: Clarence Seedorf.

FIORENTINA-ATALANTA 2-0 gol:Ilicic 17′ e Wolski 86′ 

Dopo due ko di fila la Fiorentina è tornata al successo battendo 2-0 l’Atalanta con i gol di Ilicic su punizione al 16′ del primo tempo e del talento polacco Wolski nel finale di gara. Un successo che permette alla squadra viola non solo di restare in corsa per la zona-Champions ma anche di prepararsi con più serenità per la grande sfida che l’attende martedì prossimo al Franchi, la semifinale di ritorno di Coppa Italia con l’Udinese contro cui dovrà rimontare il 2-1 subito all’andata.

Non è stata una passeggiata per la Fiorentina anche se la vittoria, come giustamente ha commentato Montella, è più che meritata: già prima del match il tecnico viola ha perso Gonzalo Rodríguez che si è procurato un risentimento muscolare durante la rifinitura di stamani.

I viola trascinati dai loro tifosi sono entrati bene nel match e dopo 16′ sono passati con Ilicic con una deliziosa e precisa punizione: per lo sloveno è il 3° gol stagionale. Un gol che ha premiato la grinta e la determinazione della Fiorentina e spinto l’Atalanta ad aumentare i ritmi della sua manovra fino a creare brividi alla difesa viola:

Cigarini lambiva il palo, in mezzo le parate di Consigli su Borja Valero e su Anderson, quindi l’episodio più discusso: Neto fermava Moralez con un intervento a gamba alta che ha fatto gridare i bergamaschi al rigore: le immagini tv confermerebbero che il portiere viola ha prima toccato il pallone prima di impattare sull’avversario. Un episodio che ha ricordato quello di Torino-Atalanta e il mea culpa dell’arbitro Tagliavento.

Lo stesso Neto prima dell’intervallo si superava due volte su Bonaventura mentre Ilicic imbeccato da Matri sfiorava il bis. Lo sloveno, stanco, chiedeva il cambio a inizio ripresa, Colantuono inseriva il neo acquisto Estigarriba, la partita restava in bilico, la Fiorentina soffriva ma andava più volte vicina al raddoppio con Cuadrado e Borja Valero (ammonito e in diffida, salterà l’Inter), l’Atalanta continuava a spingere ma poco dopo la mezz’ora restava in 10 per l’espulsione sciocca di Cigarini ammonito due volte.

A quel punto la rimonta dei bergamaschi, solo 4 punti finora in trasferta, si faceva difficile fino a diventare impossibile quando Wolski, entrato a inizio ripresa, sigillava sul filo del fuorigioco il 2-0 e festeggiava il primo gol in maglia viola.

Fiorentina (4-3-3): Neto; Diakitè, G.Rodriguez, Savic, Pasqual; Anderson, Pizarro, Borja Valero; Cuadrado, Matri, Vargas.
A disp.: Rosati, Lupatelli, Compper, Roncaglia, Bakic, Wolski, Mati Fernandez, Ilicic,Joaquin, Matos. All.: Montella
Squalificati: –
Indisponibili: Hegazy, Rossi, Aquilani, Ambrosini, Tomovic, Rebic, Gomez

Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Benalouane, Stendardo, Lucchini, Brivio; Raimondi, Cigarini, Carmona, Bonaventura; Moralez; Denis.
A disp.: Sportiello, Yepes, Nica, Del Grosso, Cazzola, Migliaccio, Kone, Estigarribia, Giorgi, Brienza, De Luca. All.: Colantuono
Squalificati: –
Indisponibili: Bellini, Livaja, Scaloni, Baselli

UDINESE-CHIEVO 3-0, gol: Di Natale 56′, Fernandes 74′ e Badu 84′ 

Tre volte Udinese. E il Chievo affonda. I bianconeri di Francesco Guidolin si tolgono dalle sabbie mobili del fondo classifica battendo la squadra di Corini, da cui mettono ora un distacco di 8 punti in classifica. Per la compagine veronese la situazione si mette sempre più in salita. La partita si risolve tutta nella ripresa, dopo uno scialbo primo tempo.

Nella scelta dell’undici di partenza, Guidolin pensa inevitabilmente anche alla prossima gara di coppa e manda in campo il neoacquisto Yebda, che deve ancora entrare nei meccanismi bianconeri, e Lazzari. Ne risente la velocità del gioco.

L’Udinese fa girare palla, crea e imposta, ma non riesce ad accelerare la manovra per rendersi pericolosa dalle parti di Puggioni. Nei primi 45′ di gara i bianconeri arrivano alla conclusione praticamente solo al 34′ con Di Natale, smarcato davanti alla porta da un assist millimetrico di Lazzari, di tacco.

Il capitano bianconero tenta il pallonetto, ma la scelta non è delle migliori e Puggioni blocca la sfera senza problemi. Il Chievo non fa molto meglio. Si chiude in difesa, annullando praticamente ogni fonte di gioco offensivo bianconero. In fase di impostazione, però, la squadra di Corini mette in luce tutti i propri limiti, affidandosi solo a qualche lancio lungo, con tanta imprecisione nei passaggi.

Eppure alla mezz’ora è proprio il Chievo, il peggior attacco della serie A, a sfiorare il gol con un colpo di tacco di Thereau che si stampa sul palo. Dopo un primo tempo quasi inguardabile, il tecnico dell’Udinese prova a svoltare la partita, inserendo in campo la velocità di Pereyra a centrocampo, al posto del più tecnico ma più lento Lazzari. La scelta si rivela azzeccata. L’argentino, preservato nel primo tempo in vista della semifinale di ritorno di coppa Italia, fa cambiare marcia all’Udinese.

Qualità, quantità e l’assist del raddoppio bianconero. Il Chievo di Corini affonda, incapace di reagire. Il risultato si sblocca al 10′ ancora con un’invenzione del capitano bianconero. Servito al vertice dell’area da un assist di Basta, Di Natale controlla e fa partire un destro che trafigge Puggioni sul secondo palo. E’ ancora dal piede del capitano che, alla mezz’ora, arriva il raddoppio dell’Udinese.

Di Natale smarca Pereyra sulla sinistra. L’argentino arriva sul fondo e crossa al centro. Bruno Fernandes indovina il tempo dell’inserimento e da due passi dalla porta deve solo spingere il pallone in rete. Nel finale l’Udinese centra il terzo gol con una manovra in tre tocchi: Muriel tocca per Bruno Fernandes che serve l’assist per il destro in rete di Badu.

Udinese (3-5-1-1): Scuffet; Heurtaux, Danilo, Bubnjic; Widmer, Badu, Lazzari, Pereyra, Gabriel Silva; Maicosuel; Di Natale.
A disp.: Kelava, Naldo, Domizzi, Douglas, Yebda, Jadson, Basta, Zielinski, Nico Lopez, Fernandes, Muriel. All.: Guidolin
Squalificati: Pinzi (1), Allan (1)
Indisponibili: Benussi, Brkic

Chievo (3-5-2): Puggioni; Canini, Dainelli, Cesar; Sardo, Bentivoglio, Rigoni, Hetemaj, Dramè; Paloschi, Thereau.
A disp.: Agazzi, Squizzi, Claiton, Rubin, Mbaye, Kupisz, Guarente, Paredes, Stoian, Lazarevic, Obinna, Pellissier. All.: Corini
Squalificati: Frey (1), Radovanovic (1)
Indisponibili: Calello.