Lazio-Napoli: Irrati voleva sospendere la partita, ma la polizia…

di Silvio De Santis
Pubblicato il 4 Febbraio 2016 - 17:41 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’arbitro Irrati voleva sospendere Lazio-Napoli perché i cori razzisti continuavano, ma per questione di ordine pubblico la sospensione è stata solo temporanea. Lo spiega lo stesso arbitro nel suo referto consegnato al giudice sportivo. Non solo. Cinque minuti prima della sospensione il responsabile dell’ordine pubblico non ha raccolto l’invito di Irrati ad annunciare agli altoparlanti il rischio di uno stop definitivo della partita, se i cori contro Napoli e il calciatore Kalidou Koulibaly fossero continuati. Questo quello che è successo fra 62° minuto di Lazio-Napoli, sul risultato di 0-2, secondo la versione fornita dall’arbitro:

Al minuto 22 e 10 secondi del secondo tempo interrompevo momentaneamente la gara richiamando tutti i calciatori nel cerchio di centrocampo poiché dalla Curva Nord occupata dai tifosi della Lazio provenivano cori razzisti nei confronti del calciatore n. 26 del Napoli Koulibaly Kalidou – scrive Irrati nel suo referto consegnato a Tosel, che ha chiuso per due turni la curva della Lazio – Fin dal 1 del secondo tempo, infatti ogni volta che il calciatore di colore n. 26 del Napoli giocava il pallone dalla Curva Nord occupata dai tifosi della Lazio venivano indirizzati alla sua persona urla del tipo: – buuuh – a scopo inequivocabilmente razzista”.

Al 17° del secondo tempo comunicavo al quarto ufficiale di gara Posado Fabrizio di comunicare al responsabile dell’Ordine Pubblico, ai delegati di Lega ed ai componenti della Procura di attivarsi per procedere con l’annuncio dello speaker al fine di far cessare i cori razzisti. Nonostante la nostra richiesta – sottolinea Irrati – l’annuncio non veniva effettuato e così al 22 del secondo tempo, visto che i cori continuavano, decidevo di sospendere momentaneamente la gara. Durante la sospensione di 3 minuti e 40 secondi veniva effettuato l’annuncio dello speaker”.

“Prima di far riprendere la gara – conclude il rapporto – avvisavo il Responsabile dell’Ordine Pubblico che avrei ripreso il gioco e che da quel minuto alla fine della gara avrei atteso sue indicazioni in ordine alla eventuale sospensione definitiva della gara. Al minuto 24 e 50 secondi riprendevo il gioco con una mia rimessa e da quel punto fino a fine partita, tramite il Quarto Ufficiale di gara, ricevevo l’indicazione dal Responsabile dell’Ordine Pubblico di far proseguire la gara nonostante in alcune occasioni i cori fossero proseguiti”.

La conferma che i cori razzisti all’Olimpico sono proseguiti anche dopo la ripresa del gioco, aggiunge il giudice sportivo Tosel, arriva dagli ispettori della Procura Figc. “Da quel momento – dice il loro rapporto – nonostante l’annuncio fosse stato ripetuto altre tre volte, i buuh venivano nuovamente ripetuti ogni qualvolta che il calciatore Koulibaly entrava in possesso di palla”.

Il ringraziamento di Koulibaly ai giocatori della Lazio e all’arbitro Irrati. “Una vittoria importante! Però stasera voglio ringraziare tutti per i messaggi di solidarietà che mi sono arrivati. Voglio ringraziare anche i giocatori della Lazio, ma soprattutto l’arbitro Irrati per il suo coraggio. Ringrazio i miei compagni di squadra, la società e i nostri tifosi che sono stati di un grande sostegno contro questi brutti cori! Andiamo avanti e forza Napoli sempre!”. Lo ha scritto Kalidou Koulibaly su Instagram, dopo i cori razzisti che sono stati indirizzati ieri sera da una parte dell’Olimpico all’indirizzo del difensore del Napoli e che hanno portato alla sospensione della partita per 4 minuti. A Castel Volturno, nella notte, è stato anche affisso uno striscione: “Onore al tuo colore K2 Koulibaly vero lottatore”. Lo hanno affisso all’esterno del centro tecnico del Napoli i tifosi azzurri del club Casal Di Principe.

Nicchi: “Bravo Irrati, scelta culturale importante”. “Bravo Irrati, ha gestito bene Lazio-Napoli sul piano tecnico e ha fatto una scelta importante sul piano culturale, nel sospendere la partita per quello che stava accadendo sugli spalti”. A promuovere la decisione dell’arbitro della partita dello stadio Olimpico di interrompere l’incontro per i cori razzisti arriva, via Ansa, il commento del presidente dell’Aia, Marcello Nicchi. “Gestione perfetta – aggiunge Nicchi – d’altra parte il regolamento prevede anche questo”.

Pioli: “Io non avrei fermato la partita”. “La gara fermata per i ‘buuh’ razzisti a Koulibaly? Fossi stato al posto dell’arbitro non avrei fermato la partita. Questi cori non vanno fatti e non sono giustificabili ma anche noi abbiamo giocatori di colore e vengono rispettati”. Stefano Pioli, intervistato da Premium Sport, va controcorrente (e contro il parere del collega Sarri) e non approva l’operato dell’arbitro Irrati. “Facendo così si dà importanza a una minoranza – precisa l’allenatore della Lazio -. Io avrei fatto proseguire il gioco”.

Sarri: “Bravo arbitro, i buuh erano imbarazzanti”. “I buu razzisti? Dobbiamo fare i complimenti a Irrati, perché la situazione stava diventando imbarazzante: eravamo tutti dispiaciuti per Koulibaly”. Dai microfoni di Premium Sport, Maurizio Sarri fa i complimenti all’arbitro di Lazio-Napoli, che ha fermato per 4′ la partita per gli ululati contro il difensore di colore degli ospiti. “L’ho rivisto dopo la partita – dice ancora l’allenatore – e mi è sembrato sereno: è un ragazzo di spessore, sarà amareggiato ma con l’aiuto dei compagni rimarrà tranquillo”. Guarda FOTO e VIDEO.