Napoli, De Laurentiis gela Sarri: “Arbitri e fatturato? Non cerchi alibi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Settembre 2016 - 19:30 OLTRE 6 MESI FA
Napoli, De Laurentiis gela Sarri: "Arbitri e fatturato? Non cerchi alibi"

Napoli, De Laurentiis gela Sarri: “Arbitri e fatturato? Non cerchi alibi”
FOTO ANSA

NAPOLI – Dalla Cina con furore. Aurelio De Laurentiis è abbastanza moderato nei toni ma molto duro nei contenuti e dall’Estremo Oriente, dove si trova per partecipare ad un festival cinematografico ed al tempo stesso per provare a stringere accordi di sponsorizzazione per il Napoli, lancia bordate in codice contro Maurizio Sarri il quale ieri sera, al termine di Genoa-Napoli, aveva contestato la mancata concessione di due calci di rigore da parte dell’arbitro Damato, invocando esplicitamente sul tema degli arbitraggi un intervento della società. De Laurentiis, che in genere non le manda a dire, questa volta risponde in una sorta di politichese che non gli è congeniale, ma il messaggio è chiaro: gli arbitri possono sbagliare ma vanno rispettati e, soprattutto, niente alibi.

Il presidente affida la sua replica all’allenatore ad una breve nota che viene pubblicata sul sito della società. ”Ci sono state alcune decisioni arbitrali sfavorevoli – scrive – ma le decisioni degli arbitri, nel bene e nel male, vanno rispettate”. ”Sono le regole del nostro calcio – aggiunge De Laurentiis – e se partecipiamo a questa competizione non dobbiamo cercare nessun tipo di alibi”. ”Ho visto dalla Cina Genoa-Napoli – aggiunge – una partita bellissima tra due squadre che si sono affrontate a viso aperto. Anche se siamo il quinto fatturato, abbiamo investito 128 milioni nel mercato quest’anno, per poter dare ai napoletani e all’allenatore una squadra competitiva, e da quello che è emerso finora mi sembra che il Napoli sia molto competitivo. Non mi resta che fare i complimenti alla squadra e all’allenatore – conclude il presidente – per la partita di ieri. Forza Napoli Sempre!”.

Insomma la partita di Genova lascia strascichi in casa Napoli. Il danno dopo la beffa, si direbbe. Come se non fosse bastata la decisione dell’arbitro Damato di non assegnare il calcio di rigore al Napoli sul fallo di mano in area di Ocampos, adesso si deve anche fronteggiare una sorta di crisi istituzionale all’interno della società. De Laurentiis, evidentemente, non deve aver molto gradito l’intervento a gamba tesa dell’allenatore che in sala stampa, alla presenza anche di suo figlio, il vice presidente Eduardo De Laurentiis, si è lamentato del fatto di dover essere sempre lui a protestare per le sfavorevoli decisioni arbitrali, mentre ad un tale compito dovrebbe provvedere qualche rappresentante della società. Di qui la reazione presidenziale, con parole ricoperte di glassa ma in realtà abbastanza dure nei confronti del tecnico.

Quando il presidente parla di ‘alibi’, è chiaro il suo riferimento a Sarri. De Laurentiis intende lamentarsi per un assetto tattico ritenuto inidoneo, per il mancato turnover, per la scarsa duttilità dell’allenatore e la sua poca o nulla volontà di cambiare l’assetto tattico della squadra durante lo svolgimento di una partita? O il suo intervento vuole servire soltanto a ricordare a Sarri che è meglio non fornire alibi ai calciatori? Domande alle quali è impossibile, per il momento, dare una risposta. Insomma all’indomani del pareggio di Genova tra presidente ed allenatore cala una cortina di gelo.

D’altronde che il destinatario della presa di posizione proveniente dalla Cina fosse Sarri, è evidente soprattutto se si pensa che in passato De Laurentiis, in occasione di presunti torti arbitrali, non aveva sposato una linea morbida ed intrisa di comprensione come è avvenuto oggi. Basti pensare alle sue invettive contro il direttore di gara dopo la gara di Europa League con il Dnipro, due stagioni fa, se non si vuole andare indietro nel tempo, fino al 2009 quando, dopo un pareggio per 0-0 ottenuto, neanche a farlo apposta anche in quella circostanza sul campo del Genoa, commentò l’operato dell’arbitro Morganti con un esplicito: ”Stasera lascio parlare la moviola”.