Napoli-Legia FOTO-VIDEO scontri: polacchi-napoletani-polizia

di Edoardo Greco
Pubblicato il 10 Dicembre 2015 - 17:13| Aggiornato il 18 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Napoli-Legia Varsavia: scontri dappertutto fra hooligans polacchi, polizia e ultras napoletani. All’aeroporto Capodichino di Napoli nel pomeriggio del 9 dicembre, alla stazione Garibaldi nella notte, su via Marina, all’aeroporto di Fiumicino a Roma e alla fine allo stadio San Paolo, quartiere Fuorigrotta. Le notizie dell’ultim’ora parlano proprio di scaramucce fra polacchi e polizia nella zona dello stadio, mentre a qualche decina di metri più in là gli ultras napoletani si scontravano con le forze dell’ordine.

Stadio San Paolo, ore 20:05. Tensione nell’intervallo quando i polacchi del Legia fanno ripetuti cori contro Maradona. Scaramucce fra gli hooligans di Varsavia e gli steward quando i polacchi tagliano le reti protettive che impediscono di lanciare oggetti dal settore ospiti verso il campo.

Ore 19:30. L’ultimo grosso gruppo di tifosi del Legia Varsavia è entrato nel settore ospiti, fra i fischi di tutto lo stadio.

Ore 19:00. Sono complessivamente dieci gli ultrà partenopei fermati dalla Polizia dopo gli scontri con le forze dell’ordine avvenuti nel pomeriggio nei pressi dello stadio San Paolo. Si sta valutando la loro posizione e non si esclude che vengano tutti arrestati per violenze e resistenza a pubblico ufficiale.

Ore 18:30. Sono arrivati davanti allo stadio San Paolo di Napoli i primi due pullman che trasportano i tifosi del Legia Varsavia. I tifosi, scortati dalla polizia, vengono fatti a gruppi di dieci e indirizzati nella tribuna riservata agli ospiti. L’operazione si svolge molto lentamente e, finora, senza problemi. Allo stadio le forze dell’ordine stanno perquisendo, uno a uno, i componenti il gruppo di supporter polacchi ritenuto più pericoloso. I supporter erano stati prima portati in una località dell’area flegrea. Dopo i controlli sono stati trasferiti al San Paolo a bordo di tre pullman dell’Anm. Alcuni fra i polacchi non avevano il biglietto della partita.

Stadio San Paolo, ore 18. È arrivato senza problemi, nello stadio San Paolo di Napoli, il pullman che trasporta la squadra del Legia Varsavia: non c’erano tifosi ad attenderlo al passo carraio dell’impianto di Fuorigrotta. Attualmente, le forze dell’ordine, in attesa di tre pullman scortati che trasportano i tifosi polacchi, sono concentrate sul percorso che conduce all’ingresso nel settore riservato ai tifosi ospiti, in piazzale Tecchio, per prevenire possibili agguati degli ultrà azzurri.

Stadio San Paolo, ore 17. All’esterno dello stadio i primi scontri all’arrivo di un gruppo di tifosi del Legia Varsavia. I tifosi, una dozzina, hanno lanciato oggetti contro le forze dell’ordine che hanno risposto con un’azione di alleggerimento. Subito dopo il gruppo di tifosi è entrato nel settore dello stadio a loro riservato. Un secondo gruppo di tifosi polacchi, circa 70, giunti a bordo di un pullman, è entrato invece nello stadio senza incidenti. Il grosso dei supporter del Legia Varsavia, circa 800 quelli previsti per la partita di Europa League, è ancora atteso. Polizia e carabinieri, in assetto antisommossa, sono stati fatti scendere dai mezzi e fatti schierare. Alcuni petardi sono stati esplosi in piazzale Tecchio.

Altri tafferugli sono avvenuti tra un gruppo di tifosi napoletani armati di mazze e con il volto coperto da passamontagna, e le forze dell’ordine, in via Giovanni Chiarini, una traversa di piazzale Tecchio. La polizia ha fronteggiato e respinto gli ultrà che cercavano di arrivare nella piazza. Alcuni petardi sono stati esplosi e i commercianti hanno abbassato le saracinesche dopo un fuggi-fuggi generale.

Cinque ultrà del Napoli sono stati fermati dalla polizia e portati nel commissariato San Paolo dopo i tafferugli scoppiati in via Giovanni Chiarini, dove una cinquantina di ultrà azzurri stava aspettando l’arrivo dei tifosi polacchi. La polizia li ha dispersi con una carica e con il lancio di alcuni lacrimogeni. Il gruppo ha ripiegato di alcune centinaia di metri, in piazza San Vitale, cercando di riorganizzarsi. Le forze dell’ordine hanno creato uno sbarramento anche con l’intervento di un elicottero che dall’altro sta controllando gli spostamenti dei facinorosi. Attualmente le forze dell’ordine sono impegnate a tenere libero piazzale Tecchio e le strade immediatamente vicine, per consentire l’arrivo del grosso dei tifosi polacchi attesi allo stadio di Fuorigrotta.

Napoli, ore 12: l’arsenale dei polacchi. Paradenti, guanti da Kick boxing, spray urticanti ma anche mazze, fumogeni, coltelli. Erano armati di tutto questo i tifosi del Legia Varsavia che la notte del 9 dicembre si sono resi protagonisti, a Napoli, di duri scontri con i tifosi azzurri. Al momento sono 65 i tifosi polacchi in Questura per una identificazione; 7 gli arresti e tre le denunce. Il materiale è stato sequestrato dalla polizia. I tifosi del Legia erano, dunque, pronti ad un vero corpo a corpo. Erano in possesso anche di numerosi passamontagna, martelletti frangivetri e di spray lenitivi per i fumogeni.

Napoli, stazione Garibaldi e via Marina, notte del 9 dicembre. Notte di scontri, risse e di guerriglia, a Napoli, tra i tifosi del Legia Varsavia e del club partenopeo. Il bilancio, al momento, è di 65 tifosi polacchi in Questura per identificazione, di diverse persone ferite e altre arrestate. Paura per quattro napoletani la cui auto è stata incendiata dai tifosi polacchi; uno di loro è stato anche picchiato. Il primo episodio, una rissa, si è verificato nella tarda serata nella zona dell’aeroporto di Capodichino: sette i tifosi napoletani arrestati e due bulgari, gemellati con i tifosi azzurri, anch’essi arrestati. Poi, gli scontri si sono spostati in città, in piazza Garibaldi dove 7 polacchi sono stati arrestati e tre denunciati. Ed ancora, notte di terrore anche per quattro giovani napoletani: la loro auto, in via Marina, è stata incendiata dai tifosi del Legia Varsavia ed uno di loro è stato anche picchiato. Il bilancio dei feriti fornito dalla Questura è al momento di 9 agenti del reparto mobile, un poliziotto del commissariato ferito con un petardo; e poi un carabiniere e tre tifosi polacchi, uno nel corso degli scontri a Capodichino e due in piazza Garibaldi.

Fiumicino, ore 19 del 9 dicembre. È di un arresto e 5 persone denunciate in stato di libertà il bilancio del fermo all’aeroporto di Fiumicino, da parte della Polizia giudiziaria, di alcuni dei 50 ultrà polacchi bloccati al loro arrivo da Varsavia dagli agenti della Polaria. In alcuni bagagli gli investigatori hanno rinvenuto mazze di acciaio, manganelli telescopici, tirapugni in ferro e diversi passamontagna del tipo “Mephisto”. Motivo per il quale è scattato l’arresto e le denunce: alcuni tifosi dovranno rispondere del reato per detenzione illegale di armi bianche. Nel corso della permanenza degli ultrà negli uffici della Polizia giudiziaria, peraltro, non sono mancati momenti di tensione tra alcuni tifosi e gli agenti, tra i quali, anche una squadra dell’unità antisommossa. A quanto si è appreso un tifoso in un momento di rabbia ha persino scaraventato contro un investigatore una bottiglietta piena di profumo. Il poliziotto non ha riportato nessuna lesione perché è riuscito ad evitare l’oggetto. La Polizia, inoltre, sta cercando di capire come i tifosi siano riusciti ad eludere i controlli nello scalo di partenza a Varsavia. Gli ultrà erano giunti nel primo pomeriggio a Roma, da dove dovevano proseguire il loro viaggio in treno o pullman verso Napoli.

LE FOTO e I VIDEO. Le immagini che vi proponiamo sono dell’Ansa. I filmati sono di Vesuvio Live (scontri a Fuorigrotta vicino allo stadio San Paolo), Youreporter (scontri nella notte alla stazione Garibaldi) e Youtube (il filmato provocatorio pubblicato a fine settembre da un hooligan polacco che entra nello stadio San Paolo riempendolo di croci celtiche, scritte pro-Legia e anti Napoli).