Londra, Olimpiadi al via: 4.700 medaglie da assegnare, 18mila soldati a vigilare

Pubblicato il 27 Luglio 2012 - 20:36 OLTRE 6 MESI FA
(Foto LaPresse)

LONDRA – Si aprono le Olimpiadi a Londra, esattamente 7 anni e 20 giorni dopo l’attentato che sconvolse la vita della capitale britannica. Si aprono le porte dello stadio olimpico alle 21 del 27 luglio e le 4.700 medaglie, realizzate dalla Zecca Reale britannica su disegno dell’artista David Watkins, sono lì che aspettano gli atleti che saliranno sul podio e le conquisteranno nelle 805 competizioni. A vegliare sullo scorrimento dei giochi ci sono infatti 18mila soldati dell’esercito. Alla fine saranno quasi il doppio di quelli di stanza in Afghanistan.

Ventisette milioni di sterline, quattro miliardi di spettatori previsti, 25mila costumi e 15 mila comparse. Tutto per realizzare quello che la Bbc (ma è uno spot) definisce “lo spettacolo più affascinante del pianeta”.  Uno show, quello dell’apertura dei Giochi, non all’insegna dell’Austerity e che inizia dal simbolo di Londra, il big ben. Per poi passare la parola all’inglese forse più famoso di tutti i tempi, William Shakespeare con al centro dello stadio l’attore Kenneth Branagh che legge un brano della “tempesta di Shakespeare”. Sullo sfondo nuvole “finte”, campi da cricket e il mare, nella forma di teloni azzurri, che invade gli spalti.

Dall’orgoglio artistico britannico quindi si passa all’orgoglio economico: il verde dei prati e i contadini cedono il posto allo stadio che si tinge di grigio. Spuntano otto ciminiere e la cerimonia rende omaggio alla rivoluzione industriale. E’ il momento dei Beatles e dei loro sottomarini gialli, ma anche delle proteste operaie, degli schiavi. E proprio dalle fonderie spuntano i cinque cerchi olimpici.

Quindi altre celebrazioni: il ricordo dei soldati britannici caduti in Afghanistan, l’omaggio alle infermiere che lavorano al fronte e arriva anche James Bond (che nella prova generale non si è visto, forse per preservare la sorpresa), annunciato e calato dagli elicotteri. Quindi il momento di sua maestà la regina, annunciata in modo solenne come si compete a una monarchia orgogliosa nonostante qualcuno in Inghilterra abbia parlato a mezza bocca di una “cerimonia di sinistra”.

Quindi un collage di britannica modernità: capitan uncino, lord Voldemort (il cattivo di Harry Potter) e Mary Poppins con il compito di riportare armonia e serenità. Tutto con omaggi musicali variegati (dai Duran Duran ai Sex Pistols) e televisivi. Prima della conclusione anche un’esibizione dal vago sapore di “marchetta”: sulla pista di atletica sfrecciano delle Mini rosse. Qualcosa agli sponsor bisognava concederlo, visti i costi dell’impresa.

Certo le Olimpiadi costeranno molto di più: 12 miliardi e sette anni di lavori per ospitare 14mila atleti. Non mancano le voci critiche come lo scrittore Nick Hornby che su Repubblica è tranciante: “Queste Olimpiadi non ce le possiamo permettere, lo sanno tutti”. Quanto alla cerimonia di apertura Hornby avrebbe voluto un pullman scoperto con sopra David Beckham e Jk Rowling testimonial a titolo gratuito.