Omicidio Raciti: “Accertata la piena responsabilità di Speziale”

Pubblicato il 8 Maggio 2010 - 11:05 OLTRE 6 MESI FA

La sentenza di Antonino Speziale a 14 anni di reclusione per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore di polizia Filippo Raciti è stata adottata a conclusione di un procedimento penale “che è sfociato” all’accertamento della pena e diretta responsabilità dell’imputato”.

Lo scrive il Tribunale dei minorenni di Catania tra le 113 pagine delle motivazioni del processo a uno dei due tifosi accusati di avere ferito mortalmente il poliziotto negli scontri del 2 febbraio del 2007 al Massimino durante il derby di calcio con il Palermo.

“Nel caso in esame si è di fronte ad un procedimento penale basato su numerosi indizi certi, gravi, precisi e concordanti, oltre che di eterogenea natura – scrivono i giudici – che hanno assunto il rango di vere e proprie prove formatesi nell’ambito di un rigoroso e scrupoloso dibattimento e che hanno consentito a questo Tribunale di ricostruire gli eventi in modo certo ed inequivocabile e di giungere, di conseguenza, all’accertamento della piena e diretta responsabilità dell’imputato nell’omicidio dell’ispettore Filippo Raciti”.

Secondo il Tribunale per i minorenni di Catania le perizie hanno permesso di “ricostruire senza ragionevoli dubbi la consecutio degli eventi che ha causato” il decesso del poliziotto, dovuta a “lacerazioni della capsula del parenchina epatico, senza danno ai vasi maggior calibro”.

A causarla sarebbe stato l’impatto tra un sottolavello in lamierino lanciatogli contro da due ultras del Catania: Speziale, condannato a 14 anni, e Daniele Natale Micale, condannato a 11 anni dalla Corte d’assise. I giudici escludono l’ipotesi ‘fuoco amico’ e anche errori medici nell’assistenza a Racit.