Paulo Dybala, numero 21 alla Juventus: “Come Pirlo e Zidane”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Luglio 2015 - 13:13 OLTRE 6 MESI FA
Paulo Dybala, numero 21 alla Juventus: "Come Pirlo e Zidane"

Paulo Dybala, numero 21 alla Juventus: “Come Pirlo e Zidane” (foto Ansa)

TORINO – Paulo Dybala giocherà col numero 21 della Juventus, “lo stesso di Pirlo e Zidane“, come ha spiegato lo stesso attaccante argentino durante la sua prima conferenza stampa da bianconero. “L’anno scorso la Juventus ha fatto una stagione incredibile, può fare ancora meglio quest’anno vincendo la Champions”. “Non chiederò la maglia numero 10, il mio numero è sempre stato il 9, ma alla Juve è occupato (da Morata, prenderò il 21”. Ecco alcuni stralci della conferenza stampa:

“La cifra pagata dalla Juventus per me non rappresenta un peso. Si dicevano le stesse cose quando mi acquistò il Palermo. E’ una cifra alta, mi fa piacere perché dimostra che la Juventus crede in me. Spero di crescere ancora qui”.

“Dovrò parlare col mister e capire cosa pensa lui. Ho fatto il trequartista e tutti i ruoli d’attacco, dipende da lui. Io posso giocare ovunque, mi adatto alle esigenze della squadra”.

“I miei idoli fin da piccolo sono stati Riquelme e Ronaldinho“.

“Tevez ha fatto cose incredibili qui. Io con la 10? Ho sempre giocato con la 9, ma qui era occupata e ho scelto il 21. E’ la mia età ed è stato sulle spalle di giocatori importanti come Zidane”.

“Sono pronto per giocare. Ci sono 3 competizioni e tutti dovremo essere pronti. Decide il mister. La concorrenza fa alzare il livello perché evita che i giocatori si rilassino”.

“Sono sempre rimasto concentrato sul Palermo, del mio futuro se n’è occupato il mio entourage. Quando ho saputo dell’interesse della Juventus, ho scelto i bianconeri perché mi piace vincere e qui è il posto migliore per iniziare a farlo. Lo scorso anno la Juventus ha fatto un’annata incredibile, peccato per la Champions League. Quest’anno si può fare ancora meglio”.

“La Serie A è un campionato per nulla facile. E’ difficile per gli attaccanti, soprattutto per quelli più piccoli di fisico come me”.

“Messi è un grandissimo. Continuerà a giocare in Nazionale”.

“Sono un ragazzo tranquillo, mi piace stare in famiglia a giocare alla playstation e bere il mate. Non mi piace molto uscire”.

“In Argentina il primo soprannome assegnatomi è stato ‘La Joya’. A Palermo mi chiamavano ‘Picciriddu‘”.