Recuperi Serie A: vincono Sampdoria, Fiorentina e Genoa

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Aprile 2018 - 23:47 OLTRE 6 MESI FA
Recuperi Serie A: vincono Sampdoria, Fiorentina e Genoa

Recuperi Serie A: vincono Sampdoria, Fiorentina e Genoa
ANSA/SIMONE ARVEDA

ROMA – Oggi sono state recuperate tre partite di Serie A, vittorie per Sampdoria, 2-1 all’Atalanta, Fiorentina, 2-0 all’Udinese, e Genoa, 2-1 al Cagliari.

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Atalanta disattenta, la Samp la trafigge 2-1

Riscatto della Sampdoria, che dopo tre ko di fila va a vincere 2-1 sul campo di una Atalanta disattenta dietro sopravanzandola al settimo posto: a parità di punti, infatti, valgono gli scontri diretti, entrambi appannaggio della formazione di Giampaolo. Per assistere a uno scossone in una fase iniziale di studio piuttosto prolungata bisogna attendere il quarto d’ora, quando Cristante proietta Castagne alla fuga verso la porta dalla sinistra ma il belga sull’uscita di Viviano sferra una rasoiata a lato senza incrociare il tiro.

I nerazzurri gestiscono le operazioni pur non riuscendo a sfondare: i due colpi di testa di Toloi (18′ e 27′) su altrettanti angoli dalla destra di Gomez finiscono lemmi tra le braccia del portiere ospite. Di là poca roba, a parte Alvarez che si allarga a sinistra per provare a innescare compagni sempre in ritardo all’appuntamento nei pressi dell’area. Al 34′ Gomez viene stoppato dall’ennesimo raddoppio di marcatura di Andersen, Freuler ci prova agguantando la seconda palla ma spara alto e a lato. Tre giri di lancetta e accade di tutto: Murru chiude Petagna, lanciato da Cristante verso la linea di fondo, quindi sul tiro dalla bandierina del Papu il centravanti stacca prendendo l’incrocio e sul tentativo di Masiello Bereszynski dice di no a corpo morto.

Nei blucerchiati Alvarez non ce la fa e deve entrare Ramirez, passano tre minuti (43′) e la difesa di casa va sotto combinando il patatrac: sulla palla bassa dlla trequarti di Praet la chiusura goffa di Castagne diventa un assist a centro area per Caprari, lo scivolone di Toloi fa il resto e il mancino nel sacco della punta di Giampaolo (già a segno nel 3-1 in rimonta dell’andata) non lascia scampo a Berisha. Il quale, fin lì inoperoso, al 47′ del primo tempo deve volare per togliere dal sette la punizione di Ramirez. In avvio di ripresa (4′) tocca a Ferrari spazzare su Petagna, giratosi di destro davanti all’area piccola sul suggerimento dall’out di Hateboer. Ma dietro si aprono buchi e si rischia il raddoppio, al 9′, quando la sventagliata di Bereszynski dalla trequarti difensiva destra raggiunge l’autore dell’1-0, bravo a eludere Mancini ma non a inquadrare lo specchio di destro sull’uscita di Berisha.

Ma i bergamaschi vincono la sfida dei cambi e il ’98 Barrow offre la sponda sulla punizione dalla sinistra di Gomez favorendo la girata a rete in caduta (22′) di Toloi. Passano quattro minuti e il gambiano viene smarcato dal tacco di Petagna in combinazione con Cristante, ma Bereszysnki come spazzino è insuperabile. Al 29′ il corner dalla sinistra di Capezzi trova la torre di Ferrari e Haas deve anticipare Caprari di ginocchio, sul decimo a favore dei locali (32′) la palla in uscita è intercettata poco oltre il limite da Cristante che alza la traiettoria di un soffio.

A dieci dal novantesimo si riaffacciano i genovesi con la svettata di Caprari all’altezza del secondo palo sul cross del terzino polacco, Berisha respinge sfiorandola in punta di falangi con l’aiuto del montante. A sparigliare le carte è Haas (39′) con un retropassaggio da fucilazione che diventa un assist per Zapata, che si invola e batte Berisha nonostante il tentativo di recupero in estremis di Masiello. Che al 42′ tocca di mano su cross di Caprari, il Var dice angolo e basta.

Medeiros al 90′ stende il Cagliari, Genoa quasi salvo

Una magia di Iuri Medeiros, al primo gol in campionato nella prima da titolare, regala al Genoa tre punti fondamentali nella corsa verso la salvezza e condanna un Cagliari mai domo. Gli ospiti, che avevano pareggiato con Barella il vantaggio di Lapadula, hanno colpito anche un palo con Pavoletti, ma sono caduti al novantesimo esatto. Avvio grintoso da parte di entrambe le squadre alla ricerca di punti tranquillità.

Genoa pericoloso all’undicesimo con un filtrante di Medeiros per Hiljemark che viene anticipato da Cragno. Cagliari che risponde con alcune folate sulla fascia destra ma senza troppa fortuna. Al 24′ Genoa pericoloso grazie ad una ripartenza fulminea che porta, con due lanci, Lapadula al tiro dalla trequarti ma il pallone, con Cragno fuori dai pali, esce. La gara si infiamma e un minuto dopo Cagliari vicino al gol con Pavoletti servito in area da Sau, la conclusione dell’ex trova però pronto Perin. Genoa che sembra crederci di più e al 30′ Rosi travolto in area da Lykogiannis porta Maresca a indicare il dischetto.

L’arbitro però richiamato dal Var cambia idea e assegna un fallo dal fondo a favore del Cagliari. E’ l’unica vera emozione della prima frazione con il Genoa che chiude in attacco senza però riuscire ad andare a segno. Ad inizio ripresa Genoa subito vicino al gol con un colpo di testa di Lapadula sugli sviluppi di un corner da sinistra. E’ il preludio del gol che arriva all’ottavo: questa volta Lapadula di testa non sbaglia staccando perfettamente su cross di Hiljemark dalla destra. Per Lapadula è la prima rete su azione con la maglia del Genoa, aveva segnato infatti solo su rigore. Vantaggio che dura poco perché al 15′ Zukanovic trattiene in area Faragò. Maresca indica il dischetto e dagli undici metri Barella non sbaglia. Cagliari che al 33′ potrebbe completare la rimonta ma il colpo di testa di Pavoletti, su cross di Faragò, colpisce la base del palo con Perin battuto.

Il pericolo scampato sembra scrollare il Genoa che un minuto dopo ci prova con Lapadula, il suo rasoterra termina a lato. Il pareggio degli ospiti ha però di fatto cambiato l’inerzia della gara con gli uomini di Lopez che controllano di più il gioco e il Genoa che si affida a ripartenze veloci.

Allo scoccare del novantesimo il Genoa torna in vantaggio grazie al primo gol nel campionato italiano del portoghese Medeiros che raccoglie una respinta della difesa del Cagliari e dal vertice dell’area lascia partire un sinistro imprendibile per Cragno. Al Cagliari non bastano sei minuti di recupero per recuperare. Il Genoa può così festeggiare il ritorno al successo dopo aver preso solo un punto nelle precedenti quattro gare.

Recupero alla Fiorentina, Udinese sempre più giù

La Fiorentina passa a Udine, vincendo meritatamente la gara contraddistinta dal ricordo del capitano viola Davide Astori. Un rigore trasformato da Veretout nel primo tempo e il raddoppio di Simeone, a segno appena subentrato dalla panchina a metà ripresa, condannano l’Udinese alla settima sconfitta consecutiva.

Un rigore fischiato dal direttore di gara per un fallo in area di Giuseppe Pezzella su Chiesa e trasformato da Veretout spiazzando Bizzarri, ha risolto a favore dei Viola il primo tempo della gara tra Udinese e Fiorentina, recupero della partita rinviata il 4 marzo per la drammatica e improvvisa morte del capitano dei toscani, durante la notte nel ritiro della squadra proprio a Udine.

Il capitano, che indossava la maglia viola numero 13, è stato ricordato dallo stadio intero al 13′ della gara. Sui maxi schermi dello stadio Friuli Dacia Arena sono comparse le immagini del difensore della Nazionale. Nel settore distinti i tifosi dell’Associazione Udinese Club hanno srotolato uno striscione con una foto del giocatore e un saluto in friulano, “Mandi Davide”.

Tutto il pubblico si è alzato in piedi per un lungo minuto di applausi, rotti solo allo scadere dai cori per il capitano intonato dai tifosi toscani presenti nel settore ospiti, a cui hanno risposto i supporter friulani con un applauso ancor più forte. Mentre i giocatori in campo hanno continuato a giocare, facendo girare palla sul terreno di gioco in un clima quasi surreale. Per il resto, la gara ha riservato poche occasioni, tolta una staffilata di Chiesa al 7′, terminata sul fondo, e un tiro di Perica al 19′ deviato in angolo da Sportiello. Il pallino del gioco è rimasto praticamente sempre in mano alla squadra di Stefano Pioli, mentre l’Udinese ha sviluppato una reazione piuttosto confusa.

Il tecnico dei friulani Massimo Oddo ha provato a porre rimedio all’appannamento della sua squadra inserendo subito dopo l’intervallo Jankto e Ingelsson. L’immediata reazione dell’Udinese è durata appena alcuni minuti, quelli iniziali, prima che la Fiorentina riprendesse tranquillamente il controllo del campo e del gioco, arrivando al raddoppio al 26′ con un gran gol di Simeone. Appena entrato, il “Cholito” si guadagna un pallone al limite dell’area e fa partire un destro rasoterra che si insacca nella porta bianconera. Unica nota positiva nella serata bianconera, il rientro in campo di Lasagna dopo una lunga assenza per infortunio.

L’attaccante si è fatto subito notare con qualche tiro insidioso, l’unico ad averci almeno provato. Prima che dagli spalti partissero anche le contestazioni dei tifosi nei confronti della società e una pioggia di fischi accompagnasse l’uscita della squadra dal terreno di gioco.