Rio 2016, nuoto: ecco a cosa serve la doppia cuffia FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Agosto 2016 - 11:49 OLTRE 6 MESI FA
Rio 2016, nuoto: ecco a cosa serve la doppia cuffia12

Michael Phelps (Ansa)

RIO DE JANEIRO – Al termine della gara, gli atleti del nuoto riemergono dall’acqua e si tolgono la cuffia  mostrando al pubblico e ai giornalisti presenti che sotto ne hanno un’altra. Repubblica si chiede a cosa serva e scrive:

“In molti si sono chiesti, guardando campioni come Ledecky e Phelps, perché i nuotatori ne utilizzino due. C’è più di un motivo. La cuffia più esterna è meno soggetta a increspature, e consente dunque all’atleta di incontrare meno resistenza in acqua”.

Intanto, per quanto riguarda la portabnandiera dell’Italia, Federica Pellegrini, si parla di un possibile ritiro. La delusione è troppa per il quarto posto nella 200 stile libero di Rio 2016, quella medaglia che in tanti, troppi pretendevano da lei. Lei per prima. Il peso di essere la portabandiera, quella della “medaglia sicura”, un’intera nazione che aspetta la sua gara per esultare, qualcuno che ha fatto anche le ore piccole per non perdersi la diretta. E invece il quarto posto che sa di beffa, anche se già alla vigilia si sapeva che oro e argento sarebbero stati un miracolo. Ma il terzo posto almeno, doveva essere suo. Per coronare una carriera fantastica, da predestinata.

Poi una decisione che fa riflettere. Federica ha rinunciato ai 100 stile libero dove avrebbe potuto lottare per un posto in finale ma non avrebbe avuto possibilità di medaglia. Si è presentata in vasca per cercare di chiudere con una medaglia ma soltanto nella staffetta 4*200 stile libero. Ed è stato un altro disastro. Non per colpa della Pellegrini che ha nuotato bene ma quando l’Italia era ultima e staccata. Una Olimpiade amarissima, insomma.