Rio 2016, Renzi: “Olimpiadi forte risposta al terrorismo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Agosto 2016 - 23:27 OLTRE 6 MESI FA
Rio 2016, Renzi: "Olimpiadi forte risposta al terrorismo"

Rio 2016, Renzi: “Olimpiadi forte risposta al terrorismo”
foto ansa

RIO DE JANEIRO – Le Olimpiadi rappresentano una forte risposta al terrorismo e “sono un messaggio contro la paura, la violenza, il fanatismo e l’estremismo”, che negli ultimi mesi ha colpito il cuore dell’Europa. Al momento, l’atteggiamento del neo sindaco Virginia Raggi, scettica su Roma 2024 “non ci preoccupa” e il governo è pronto a dialogare con lei a tutto campo.

Questo è il messaggio che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha consegnato ai dirigenti del Comitato Olimpico Internazionale (Cio), incontrati per un paio d’ore questa mattina per illustrar loro il progetto olimpico romano. Come lo stesso Renzi ha poi spiegato alla comunità italiana di Rio, “ciò che è accaduto negli ultimi mesi in Europa è importante, drammaticamente importante. Hanno ucciso la quotidianità nei ristoranti, nei musei, allo stadio, nei luoghi normali. Il messaggio è: ‘se non riescono ad ucciderci, vogliono farci vivere nel terrore chiusi in casa’.

Le Olimpiadi – ha concluso il premier – sono l’occasione per rafforzare i valori in cui crediamo, i valori che la comunità internazionale esprime e sono la carta d’identità dei nostri popoli”. Una prima medaglia d’oro, l’Italia l’ha già vinta comunque a Rio, quella della solidarietà, insieme con il miglior chef del mondo Massimo Bottura. Con una battuta, il presidente del Consiglio sottolinea l’importanza e lo spessore dell’iniziativa RefettoRio, dove lo chef ha deciso di trasformare per i poveri delle favelas gli avanzi dei ristoranti del Villaggio Olimpico, che prima venivano buttati. Renzi ha fatto una tappa breve ma significativa nella centralissima rua Lapa, dove Bottura sta ultimando il cantiere del RefettoRio, aperto a breve.

La giornata del presidente del Consiglio è iniziata con il lungo incontro con i massimi esponenti del Comitato Olimpico Internazionale (Cio), in vista delle Olimpiadi del 2024, per le quali Roma è in concorrenza con Parigi. Accompagnato dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, e da quello del comitato promotore di Roma 2024, Luca di Montezemolo, Renzi ha avuto anche un incontro con tre esponenti della stampa estera. A loro ha parlato anche della Raggi: “il nuovo sindaco è appena arrivato e rispettiamo la decisione che la nuova giunta prenderà nelle prossime settimane: siamo pronti a lavorare con il nuovo sindaco e non solo per le olimpiadi”.

Proprio durante la visita di Renzi, il presidente del Cio Thomas Bach ha incontrato per mezz’ora il presidente francese François Hollande. L’inquilino dell’Eliseo ha ovviamente difeso la candidatura della Ville Lumière, con motivazioni tutto sommato analoghe a quelle di Renzi, secondo la stampa al seguito di Hollande. E domani Bach vedrà anche il premier italiano. Renzi nel corso dei suoi incontri nell’albergo del Cio a Barra si è soffermato con Frank Fredericks, presidente della Commissione di valutazione delle città per la candidatura olimpica del 2024, e con il giapponese Takeda, anche lui membro della stessa commissione.

Il presidente del Consiglio ha incontrato tra gli altri anche i reali Anna d’Inghilterra, Federico di Danimarca e Alberto di Monaco, oltre ad uno dei nuovi vicepresidenti eletti ieri dal Cio, il turco Ugur Erdner, l’australiano John Coates e Sergei Bubka. Nel pomeriggio, in una intervista esclusiva a Skysport, Renzi ha parlato tra l’altro del valore del tricolore (“lo vedo e mi commuovo”), e degli sportivi italiani. La preferita? Federica Pellegrini.

Ultima tappa della giornata del premier: il mitico Maracanà, per assistere alla cerimonia di apertura delle 31me olimpiadi estive, ed applaudire la portabandiera azzurra Federica Pellegrini e gli atleti italiani (che domani seguirà nei primi appuntamenti da medaglia di questi Giochi), sperando che il tricolore acceso due giorni fa sul Redentore del Corcovado appaia anche e a più riprese sul pennone più alto delle bandiere olimpiche.