Roberto Mancini prossimo ct della Nazionale, lo Zenit non la prende bene: vuole un indennizzo

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Maggio 2018 - 18:36 OLTRE 6 MESI FA
Roberto Mancini prossimo ct della Nazionale, lo Zenit non la prende bene: vuole un indennizzo

Roberto Mancini prossimo ct della Nazionale, lo Zenit non la prende bene: vuole un indennizzo
Ansa

SAN PIETROBURGO (RUSSIA) – Roberto Mancini sarà il nuovo c.t. azzurro, ma probabilmente dovrà sudarsi più del previsto la nuova carica.

Lui e anche la Federcalcio. Come scrive Fabio Licari per La Gazzetta dello Sport allo Zenit non hanno preso bene l’ appuntamento romano del loro tecnico con Costacurta e Oriali. E ancor meno le parole del commissario Fabbricini che, di fatto, ha dato per scontato l’ accordo parlando all’ Ansa: «C’ è stato un incontro e Mancini ha dato la disponibilità a risolvere il rapporto con lo Zenit e a fare il c.t. della nazionale. Siamo rimasti d’ accordo che cominceremo a parlare di cifre e dei dettagli il 13 maggio, a conclusione del campionato russo». Sembra l’ annuncio di un contratto quasi definito. Un po’ presto, forse.
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Il problema è che il campionato russo è in corso. Mancano due giornate e lo Zenit è in lotta per la Champions: è quarto, rischia di perderla (con i suoi 30/40 milioni minimi in caso di qualificazione), Sarebbe un brutto colpo. Il presidente Fursenko, raccontano i media di San Pietroburgo, sta meditando di reagire in qualche modo. Ma come? Nessuno può impedire a Mancini di liberarsi dello Zenit e diventare c.t. italiano.

Oltretutto è un allenatore, non un giocatore, quindi per lui non vale il divieto di essere contattato prima degli ultimi 6 mesi di contratto (il suo scade nel 2020). Non sono neanche previste sanzioni sportive in caso di rottura unilaterale del contratto, che poi è quello che Mancini proporrà il 14 maggio a fine campionato. Ma sarà una rottura «senza giusta causa».

Scenario possibile: Mancini si dimette, firma con la Figc, ma poi lo Zenit potrebbe rivolgersi alla Fifa per chiedere un indennizzo. In concreto, potrebbe chiedere a Mancini – l’ azione si può svolgere formalmente nei suoi confronti – la «restante parte del contratto», cioè lo stipendio che avrebbe dovuto versargli nei prossimi due anni.

Più i danni per l’ interruzione anticipata dal rapporto, cosa che potrebbe aver compromesso la stagione in corso. A patto che lo Zenit dimostri tutto, naturalmente. Questa è la giurisprudenza sportiva. Non è detto che succeda, ma lo Zenit si sta informando con gli avvocati.

Il Trap punta su Mancini

Roberto Mancini “è stato un grande campione e come allenatore ha avuto anche delle esperienze internazionali per cui credo che possa veramente far bene” sulla panchina della Nazionale italiana. Lo ha detto Giovanni Trapattoni commentando le notizie che danno Mancini a un passo dal diventare il nuovo commissario tecnico della nazionale di calcio.

“È un incarico che gli fa onore ma che merita anche – ha proseguito l’ex ct della Nazionale a margine della presentazione delle Olimpiadi degli oratori a Milano -. La nazionale italiana può far molto bene perché abbiamo delle grandi qualità”.