Roma – Sampdoria 2-1, Diego Perotti gol da “zona Champions”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Febbraio 2016 - 23:19 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Roma – Sampdoria 2-1, gol: Alessandro Florenzi 45′, Diego Perotti 50′ e Fernando 57′.   Posticipo della ventiquattresima giornata di Serie A.

La Roma monetizza al meglio il posticipo della 24/a giornata, batte la Samp (2-1), incassa i tre punti e, soprattutto, si porta a -2 dal 3/o posto milionario: Fiorentina e Inter ora sono a portata di mano.

Contro il bel passato (Montella) e le paure mai dimenticate (l’harakiri contro i blucerchiati il 25 aprile 2010 che costò lo scudetto a Ranieri) i giallorossi inanellano la 3/a vittoria di fila, anche se come contro il Sassuolo dopo un’ora di bel gioco vanno in affanno e solo una grande parata di Szczensy all’87’ e soprattutto la traversa di Cassani al 92′ evitano che la serata si trasformi in amarezza.

Per una buona ora c’è però la conferma che la cura Spalletti comincia a dare i frutti. Il tecnico toscano sorprende tutti e lascia Dzeko in panchina confermando il modulo elastico visto contro il Sassuolo, con Salah-Florenzi dietro a Perotti (altra prova maiuscola dell’ex genoano), mentre Montella nella rifinitura deve ridisegnare il suo undici per l’improvviso forfeit di Moisander: dentro Barreto e difesa a 4 con Muriel supportato da Correa-Soriano.

Nella Roma di oggi il modulo è una variabile che muta in corso d’opera: si parte con il 3-5-2 che in fase di possesso si trasforma in un 3-4-3 (con Salah ed El Shaaarawy larghi per Perotti ‘falso nueve’ e Florenzi incursore). Numeri a parte, la certezza è il ‘Garcia addio’: niente più lanci o fiondate in avanti per i centometristi africani, ma un gioco più corale fatto di fraseggi nello stretto e di movimenti di scarico.

Un dai e vai continuo e un interscambio di ruoli dove ovviamente non ci sono ancora tempi e cadenze perfette, ma i movimenti, uniti alla qualità degli interpreti, danno finalmente il senso del gioco. Al 20′ splendida azione dei giallorossi con con 4 tocchi liberano El Shaarawy tutto solo dal dischetto che resta basito da tanta grazia e spara alla stelle.

Un paio di volte i doriani riescono anche a sfondare (l’ex Zukanovic si becca anche il giallo per fermare Correa) ma al momento di concludere in area non c’è nessuno. La svolta arriva proprio a 30″ dal 45′: fa tutto Florenzi che si fa tutto il campo prima di accentrarsi e servire El Shaarawy il cui tiro deviato da Cassani diventa un assist involontario per il n.24 giallorosso che di testa infila Viviano all’angolino. La ripresa inizia con i fuochi artificiali con Perotti che al 5′ ottimizza al meglio un assist di El Shaarawy.

Sembra tutto fatto ma un tiro quasi a casaccio dal limite di Fernando viene involontariamente deviato da Pjanic alle spalle di Szczesny. L’ ‘accidenti’ ha il pregio di risvegliare i doriani e mettere un po’ di pressione ai giallorossi. Spalletti prova a svegliarli: dentro Dzeko per Maicon con Florenzi che si abbassa e il ‘tuttocampista’ Perotti che prende il suo posto. Montella gioca il tutto per tutto (4-3-3) inserendo Qugliarella, Alvarez e il fischiatissimo Cassano, che in 15 smista palle e offre assist a go-go.

L’occasionissima ce l’ha sul piede al 42′ proprio Cassano che si trova a tu per tu con Szczesny che salva porta e risultato. In pieno recupero Dodò spara dal limite ma ancora l’estremo difensore polacco è bravo a neutralizzare, poi è la sfortuna a far compagnia ai doriani che prendono l’incrocio dei pali con Cassani (92′) a Szczesny battuto.

Forse troppo poco per la Samp per guadagnarsi il punticino. Un girone fa la Roma di Garcia mostrò le prime crepe perdendo proprio contro i blucerchiati: adesso 19 gare dopo la Roma spallettiana ha la possibilità di ripartire e davanti a sé un bel cammino (Carpi, Palermo, Empoli) che potrebbe dare nuova linfa alle sue ambizioni.