Champions, Qarabag-Roma 1-2: successo esterno dopo quasi sette anni

Pubblicato il 27 Settembre 2017 - 21:05 OLTRE 6 MESI FA
Champions, Qarabag-Roma 1-2: successo esterno dopo quasi sette anni

Champions, Qarabag-Roma 1-2: successo esterno dopo quasi sette anni. EPA/SERGEI ILNITSKY

BAKU – Dopo quasi sette anni, la Roma ritrova il successo esterno in Champions League. I giallorossi, che l’ultima volta avevano brindato nella coppa più pesante il 3 novembre 2010, sul campo del Basilea, si sono imposti per 2-1 a Baku, contro il Qarabag, che si è mostrato in palla sul piano emotivo e caratteriale, creando infatti qualche problema alla difesa giallorossa che ha sofferto più del dovuto in alcuni tratti del match.

E’ una vittoria molto importante, per la squadra di Di Francesco, soprattutto se rapportata al pareggio interno con l’Atletico Madrid e alla luce del prossimo, delicato impegno contro il Chelsea a Stamford bridge. L’impatto della Roma con un avversario apparentemente poco competitivo è assolutamente positivo.

I giallorossi non snobbano l’impegno di Champions. Anzi, scendono in campo con la necessaria concentrazione, animati da grinta e determinazione, sfoggiando un invidiabile dinamismo che complica i piani degli azeri, visibilmente inferiori sotto il profilo tecnico.

Di Francesco rinuncia a De Rossi, ma ripropone un El Shaarawy in stato di grazia e rispolvera Defrel a supporto di Dzeko.

Anche Pellegrini sembra in grande spolvero e lo conferma il fatto che, dopo soli 7′ di gioco, l’ex giocatore del Sassuolo – con una sforbiciata, dopo un corner respinto dal portiere Sehic – pesca Manolas nel cuore dell’area: il colpo di testa del greco porta in vantaggio la Roma.

Passano solo 8′ e la Roma centra il bis con Dzeko, servito da El Shaarawy, che alza il pallone e lo fa pervenire al bosniaco: il controllo di petto e la saetta alle spalle di Sehic sono un gioco da ragazzi.

I giallorossi, acquisito il doppio vantaggio, tirano un po’ il freno a mano e cercano di gestire al meglio la situazione. Il giochino riesce fino al 29′, allorché Pedro Henrique accorcia le distanze, battendo Alisson su servizio di Ndlovu, che aveva scippato il pallone a un Gonalons piuttosto svagato. Il gol degli azeri, che dimezzano lo svantaggio, riaccende i giallorossi che, al 33′ impegnano Sehic con un colpo di testa di El Shaarawy.

E al 40′ chiamano ancora in causa il portiere di casa su punizione dalla distanza di Kolarov. La Roma chiude in avanti, a conferma di una superiorità netta, e al 41′ Sehic deve uscire di piede su Defrel, evitando il peggio.

La ripresa si apre sotto il diluvio e senza cambi, ma con il Qarabag più deciso: la conferma al 5′, quando Michel sfiora l’incrocio con una gran bordata. Reagisce la Roma e Pellegrini impegna il portiere con un rasoterra angolato.

Al 12′ Di Francesco toglie Defrel e inserisce un giocatore di raccordo come Florenzi, in grado di difendere e di far ripartire l’azione. I pericoli per il Qarabag arrivano dalle fasce: prima Kolarov e poi Bruno Peres sfiorano il 3-1.

Esce anche Gonalons, troppo molle, dentro la sicurezza De Rossi. Nel finale c’è anche spazio per Strootman, che dà esperienza e tecnica alla squadra.

Il Qarabag spende tutto al 90′, costruendo una delle rare occasioni da gol: la spreca Ndlovu che, di testa, manda a lato. La Roma chiude in avanti con Dzeko a suggello di una prestazione comunque positiva.