Sarri – Mancini, Napoli in silenzio: si pensa a Sampdoria

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Gennaio 2016 - 14:26 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Sarri, dopo la lite con Mancini al termine di Napoli-Inter, è tornata la normalità almeno nel quartier generale dei partenopei.

Una giornata normale, come tutte le altre. Il Napoli cerca di dimenticare in fretta la sconfitta in Coppa Italia, subita ieri sera al San Paolo, e soprattutto le polemiche scaturite dopo il diverbio in campo tra Sarri e Mancini.

Nessun commento sulla vicenda da parte della società è atteso ed oggi non è un giorno in cui siano state previste interviste a tesserati. Insomma sulla questione Sarri-Mancini la società mantiene un profilo basso.

Stamattina la squadra si è regolarmente allenata ed ha cominciato la preparazione in vista della partita di campionato di domenica prossima a Genova con la Sampdoria.

La squadra è stata divisa da Sarri in due gruppi: corsa e scarico per chi ha giocato contro l’Inter, mentre gli altri uomini della rosa hanno svolto lavoro atletico, senza pallone. Infine partitina a campo ridotto, 7 contro 7. Domani allenamento pomeridiano.

“L’omofobia è purtroppo un problema ancora attualissimo e il caso dell’allenatore Maurizio Sarri ne è l’emblema: questi comportamenti vergognosi andrebbero sanzionati e stigmatizzati da tutti. Di Sarri, questa è la drammatica verità, in Italia ce ne sono tanti, nel calcio, nella politica, nella vita di tutti i giorni. Proprio per questo Rifondazione Comunista aderisce e parteciperà alla mobilitazione lanciata per sabato 23 gennaio dalle associazioni lgbt nazionali nelle principali piazze del Paese”.

Lo afferma Paolo Ferrero, segretario del Prc. “Serve – prosegue – la più larga partecipazione possibile perchè è davvero ora di svegliarsi, di essere civili e di ampliare i diritti a tutte e tutti, finendola con ogni oscurantismo e con l’anacronistica sudditanza – dal Pd al Pdl – alle gerarchie vaticane: #svegliatitalia! La contrapposizione tra diritti sociali e diritti civili è puramente strumentale e priva di senso”.

“Per carità non creiamo un caso politico sull’insulto di Sarri a Mancini, certamente del tutto sbagliato, ma gridato nella concitazione di una fase di gioco; evitiamo anche di determinare due pesi e due misure per cui invece gli insulti alle madri, alle mogli e alle sorelle invece sarebbero giustificati. Insomma evitiamo il ridicolo”. Lo afferma Fabrizio Cicchitto, NCD.