Serie A: Juve di un’altra categoria, poi c’è il Napoli. Inter terza forza del campionato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Ottobre 2018 - 22:45| Aggiornato il 8 Ottobre 2018 OLTRE 6 MESI FA
Serie A: Juve di un'altra categoria, poi c'è il Napoli. Inter terza forza del campionato

Serie A: Juve di un’altra categoria, poi c’è il Napoli. Inter terza forza del campionato (Ansa)

ROMA – Il Napoli conferma col Sassuolo di aver superato la sconfitta con la Juventus e riprende la sua corsa in campionato come unica inseguitrice della locomotiva bianconera (qui la classifica). Il 2-0 agli emiliani non è però una passeggiata, perché dopo un avvio sprint le cose si sono complicate e solo una chicca di Insigne, alla seconda gioia consecutiva dopo la rete al Liverpool, chiude di fatto la sfida.

Dietro al Napoli c’è l’Inter che vince 2-1 in casa della Spal grazie alla doppietta di Mauro Icardi (complice, in occasione del primo gol, la deviazione di Djourou). Non basta alla Spal il gol di Paloschi per il momentaneo pareggio dopo che Antenucci (nel primo tempo) aveva fallito un calcio di rigore. E per la squadra di Semplici è la quarta sconfitta di fila.

C’è la poi Lazio, che doma con sofferenza la Fiorentina grazie a un gol di Immobile, esce dall’impasse dopo due ko pesanti e riguadagna una posizione d’elite scavalcando la Roma nel clou dell’8/o turno.

La Samp, che agguanta i giallorossi, mette nei guai un’Atalanta sfortunata (2 pali), in piena crisi e che ora e’ invischiata in zona retrocessione.

Una doppietta di Higuain fa da traino al netto successo del Milan sul Chievo. I rossoneri con la gara da recuperare col Genoa il 31 ottobre possono considerarsi in piena zona Champions. Impresa del Parma (quarto successo in cinque gare) che vince in casa del Genoa nonostante l’ottavo gol di Piatek.

Il successo del Napoli è frutto un po’ tardivo di una rete in apertura di Ounas, alla quale nonostante le tante occasioni create gli uomini di Ancelotti – che schiera all’inizio solo quattro dei ‘titolari’ soliti – non riuscivano a dare seguito. E’ ancora una volta Insigne, entrato nella ripresa, con uno splendido destro a giro al 27′ st, a mettere al sicuro il risultato, anche se Ospina fa il suo per difenderlo fino all’ultimo, merito di un Sassuolo che si conferma squadra quadrata e di qualità. Ancelotti dimostra ancora una volta la sua sagacia, facendo al momento giusto le mosse adatte per andare alla sosta col sorriso.

La Fiorentina dei piedi buoni mette in apprensione la Lazio con giocate coordinate, i padroni di casa sono nervosi, ma sanno soffrire concedendo un’occasione a Pjaca e un’altra a Baselli su clamoroso errore di Wallace. Strakosha salva la Lazio che passa con un gol di rapina di Immobile su testa di Radu. Poi l’arbitro non consulta il Var su un fallo in area di Acerbi su Simeone, e la decisione fa imbestialire gli ospiti.

La Lazio controlla con mestiere sterilizzando la manovra armonica ma poco ficcante degli ospiti. Nel forcing finale altre occasioni ma la Lazio difende il bunker. E sono tre punti preziosi, ossigeno per Inzaghi. Il Milan comincia a fare sul serio: il derelitto Chievo (che pero’ ha impegnato la Juve e preso un punto alla Roma) non e’ un ostacolo insormontabile, ma i rossoneri non perdono tempo. Higuain è un cecchino implacabile specie nelle situazioni di rapina: una sua doppietta, sfruttando il buon lavoro della squadra e gli evidenti limiti di tenuta dei veneti, pone le premesse per una giornata di festa.

Bonaventura pone il sigillo, poi c’e’ spazio per il gol della bandiera di Pellissier che, a quasi 40 anni, si toglie una bella soddisfazione. Nuovo salto in classifica della Sampdoria che inguaia l’Atalanta. Bergamaschi in avanti con Gomez e l’ex Zapata, che prendono due pali, ma non c’è più la freschezza dello scorso anno. Gli ospiti resistono con equilibrio e alla fine trovano il gol-vittoria con un colpo di testa di Tonelli, ma e’ un grave errore di assetto difensivo.

Il Parma continua a stupire: quattro vittorie in cinque gare e a Genova riesce nell’impresa di annichilire i rossoblu’ senza gli attaccanti titolari Gervinho e Inglese. I padroni di casa vanno in vantaggio con l’implacabile Piatek, al nono centro in otto gare, ma poi e’ una sinfonia del Parma. Pari di Rigoni, poi vanno in gol Siligardi e Ceravolo approfittando anche di errori difensivi. A quel punto il Genoa pone l’assedio ma un Sepe superlativo chiude ogni varco.