Serie A: riecco il campionato, ma di italiano (Juve a parte) ha ben poco

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Agosto 2016 - 17:13 OLTRE 6 MESI FA
Serie A: riecco il campionato, ma di italiano (Juve a parte) ha ben poco

Serie A: riecco il campionato, ma di italiano (Juve a parte) ha ben poco

ROMA – Torna il campionato di serie A, il 115/o della storia, suggella l’intensa estate sportiva, tra Europei ed Olimpiadi, e riapre la corsa ad uno scudetto che da cinque anni è cannibalizzato dalla Juventus. Il mercato durerà ancora due settimane ma sembra aver già dato il meglio di sé e, a parte l’apoteosi bianconera nel suo sontuoso dare-avere, ha confermato la non centralità del sistema Italia nel panorama internazionale. A smentire in parte questa situazione, c’è però quella che è la principale novità della nuova stagione, la presa cinese sui club milanesi, Inter e Milan. Soldi, e tanti, sono arrivati e stanno arrivando da oltre la Grande Muraglia per rilevare le nobili lombarde e dopo Massimo Moratti anche Silvio Berlusconi, dopo 30 anni di spesso dominante presenza. Una svolta che era attesa ma che segna comunque la fine di un’epoca.

Se la Roma da anni prosegue la sua scalata verso il titolo sotto la gestione a stelle e strisce di James Pallotta, è dall’altra parte del mondo che arrivano le risorse per rialzare le squadre meneghine, scivolate da qualche anno in seconda linea. L’Inter ha intrapreso per prima la mutazione e grazie ai nuovi innesti sembra già pronta a rispondere alle aspettative dei tifosi, peraltro perplessi dall’addio di Roberto Mancini, mentre il Milan di Vincenzo Montella sconta le lungaggini del passaggio di consegne e non ha avuto i mezzi e le idee chiare per operare con incisività nel mercato. Il piano dei cinesi è ‘sfondare’ con rossoneri e nerazzurri nei mercati asiatici, sfruttando la popolarità di cui già godono, per imitare quanto fatto dagli squadroni della Liga e della Premier.

La Roma fatica nel progetto di diventare una star mondiale, rivolto però al meno entusiasta pubblico d’oltreoceano, anche per la finora scarsa incisività in Champions, che garantisce grande visibilità. Luciano Spalletti è chiamato a riuscire dove finora Garcia aveva fallito. Nella capitale resta pesante la situazione del rapporto con i tifosi delle due squadre, visto che l’Olimpico, con l’adozione del rilevamento biometrico come ulteriore misura di sicurezza, viene considerato “respingente”.

Salde in mani italiane, il Napoli e, soprattutto, la Juventus vogliono scalare in fretta il podio d’Europa per raggiungere quella dimensione che finora è appannaggio di altre. I primi due turni agostani che propone il calendario, il 21 e il 28, prima della pausa per la nazionale saranno un assaggio e, visto anche come si è dipanata la scorsa stagione, rischiano di dire ben poco sullo stato delle forze in campo. A fare sul serio si comincerà a settembre ed anche il neopromosso Crotone, unico esordiente quest’anno, è avvertito. Dopo il successo dell’esordio della goal line technology, si dovrà attendere invece per capire se potrà essere altrettanto utile l’Assistant Referees, solo in prova in questo campionato.