Serie A: Juventus torna +9 su Napoli, Totti dice Roma

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Aprile 2016 - 00:08 OLTRE 6 MESI FA
Serie A, risultati in diretta su BlitzQuotidiano

Serie A, risultati in diretta su BlitzQuotidiano

ROMA – Serie A. Classifica e calendario del campionato italiano di calcio. Tutto sulla 34esima giornata del campionato italiano di calcio di Serie A.

Leggi anche: Roma-Torino 3-2, Francesco Totti è entrato in campo negli ultimi cinque minuti della partita e ha cambiato il volto del match con una doppietta (video).

Scudetto sempre più vicino per la Juventus: dopo il 3-0 alla Lazio (Mandzukic e doppio Dybala) ai bianconeri basterà fare un punto a partita nelle ultime quattro giornate per restare sicuramente davanti al Napoli e festeggiare il 5/o titolo di fila.

La 23/a vittoria nelle ultime 24 gare di campionato è arrivata abbastanza facilmente: la Lazio che Simone Inzaghi provava a riportare in zona Europa League non ha rinunciato in partenza, ma ha finito per soccombere nettamente. Rimasta in 10 all’inizio della ripresa per l’espulsione di Patric – già ammonito, ha tenuto per la maglia in due riprese, sotto gli occhi di Mazzoleni) – si è squagliata.

E solo le grandi parate di Marchetti hanno evitato un passivo più pesante. Proteste dei biancocelesti per una presunta trattenuta di Pogba su Lulic nel prepararsi la strada per l’assist (il 9/o del campionato) dell’1-0 di Mandzukic e per il rigore assegnato per fallo di Gentiletti su Bonucci (che ha forse accentuato la caduta), ma il largo successo dei bianconeri non fa una grinza.

E la Lazio, sulla carta con un 4-4-3 che in realtà era un 4-3-2-1 con Djordjevic un po’ isolato in avanti e Felipe Emerson troppo largo sulla destra, non ha potuto fare molto per opporsi allo strapotere bianconero ed al suo terzetto difensivo impeccabile.

Serata un po’ sonnacchiosa di Pogba, a parte l’assist a Mandzukic, ma Hernanes non ha fatto rimpiangere Marchisio e Mandzukic-Dybala hanno scardinato la difsa laziale con facilità. La Lazio ha provato a sorprendere la Juventus, e c’è voluta una tempestiva scivolata di Rugani per anticipare Onazi pescato in area con un lancio lungo.

I bianconeri si sono mangiati almeno due gol fatti nel primo tempo: Dybala ha angolato troppo poco un rasoterra dopo che Lichtsteiner aveva aperto la difesa biancoceleste sulla fascia facendosi respingere il tiro (9′) di piede da Marchetti, più clamoroso l’errore di Pogba (32′) che, su un contropiede sul filo del fuorigioco, dal dischetto del rigore ha tirato addosso al portiere.

La Lazio ha dovuto subire molto (7 calci d’angolo nei primi 45′, sinistro di Alex Sandro sull’esterno della rete, girata di testa deviata da Marchetti)), è andata sotto al 39′ su azione di calcio d’angolo: controllo di Pogba e palla nel mucchio, spinta in rete con la punta del piede da Mandzukic.

L’espulsione di Patric al 4′ st ha reso ancora più facile il compito della Juventus: raddoppio vicino con una punizione di Hernanes, respinta in tuffo da Marchetti, poi il rigore del 2-0. E ogni residua incertezza è finita: Marchetti si è arreso a Dybala in un contropiede innescato da Mandzukic, poi gli ha negato la tripletta.

Ed ancora nel finale ha salvato la sua porta. Inefficaci, con la squadra in inferiorità numerica, i cambi di Simone Inzaghi: Milinkovic al posto di Parolo, Basta per Felice Anderson ed, infine, Cataldi per Biglia.

Per lo ‘Stadium’ bianconero, pronto all’ennesima festa scudetto, è già tempo di pensare al mercato. E la partita è finita con il coro: “Non si vende Pogba, non si vende Pogba”.

La Roma torna nelle mani del suo capitano come se fosse finita all’improvviso in un film sulla magia del calcio. Appena tre minuti, dal 41′ al 44′ della ripresa, per far vincere i giallorossi, far esplodere l’Olimpico di gioia, riempire la curva Sud quasi che non se ne fosse mai andata via, e forse cambiare il corso della sua storia d’amore con la maglia n.10 che ormai sembrava segnata.

A quattro minuti dal termine di Roma-Torino, Francesco Totti entra e dà ragione a chi ancora crede che il calcio a volte sia davvero incredibile.

In soli 15” il capitano giallorosso pareggia la gara sul 2-2 e subito dopo segna il rigore del 3-2 che rilancia la squadra di Spalletti anche per il secondo posto Champions in attesa del Napoli e scaccia i fantasmi dell’Inter, fermato in casa del Genoa.

Il tutto a punire un bel Toro, capace di prendersi meritatamente il primo tempo e di ripassare in vantaggio dopo l’1-1 di un Manolas doubleface, tanto inguardabile nei primi 45′ quanto coriaceo e volitivo nella seconda parte della gara.

Pronti via e la Roma rischia di passare in svantaggio dopo soli 20”: liscio di Manolas, Martinez sfiora l’1-0 con un bel tiro da fuori area. Il primo sussulto della Roma è con il rientrante Maicon che d’esterno appena dentro l’area si fa parare il tiro da Padelli, poi ci pensa Salah a impensierire il portiere granata con un rasoterra di poco a lato.

La Roma però si spegne sul nascere e sembra tornata ai tempi bui di Rudi Garcia ben lontana da quella delle otto vittorie consecutive dello Spalletti-2.

Il Toro, pur senza accelerare più di tanto, va vicino al gol sempre con Martinez imbeccato da una arrembante Peres e poi con Belotti che coglie il palo con una fucilata da fuori area con Szczesny battuto.

Si arriva al 34′: Manolas atterra Belotti in area tirandogli vistosamente la maglia, l’arbitro Calvarese è coperto ma il fallo non sfugge all’addizionale d’area Giacomelli. E’ rigore sacrosanto, lo stesso Belotti dal dischetto non sbaglia mandando la Roma in svantaggio 0-1 all’Olimpico per la terza partita consecutiva.

Negli ultimi minuti del primo tempo i giallorossi sembrano destarsi: Nainggolan va vicino all’1-1 con un bel tiro da fuori, mentre nè l’arbitro nè gli assistenti vedono un netto fallo di mano in area di Silva.

Nella ripresa la Roma spinge e si vede non fischiare un altro calcio di rigore: altro fallo di mano netto, questa volta di Gazzi su tiro di Nainggolan. Per Calvarese è tutto regolare ma le proteste di giocatori e pubblico sono veementi.

Entra Dzeko e la Roma agguanta il pari, al 21′ st su calcio d’angolo di Perotti Manolas salta più in alto di tutti non lasciando scampo a Padelli.

E’ l’1-1, la squadra di Spalletti si ribalta in avanti alla ricerca del gol vittoria per continuare a sognare il secondo posto ma il Torino ne approfitta per assestare un contropiede da applausi con il solito Peres, peraltro più volte sul punto di vestire la maglia giallorossa nelle ultime sessioni del calcio mercato.

E’ splendido il cross tagliato del laterale granata che passa sotto gli occhi dei difensori giallorossi e finisce sul piede del liberissimo Martínez. Il colombiano riporta il Toro in vantaggio e il match per la Roma sembra finito.

E’ qui che Spalletti, dopo tutte le polemiche di Bergamo, decide di giocarsi la carta Totti a 4′ dalla fine dei tempi regolamentari. E nessuno, nè lui ne forse lo stesso N.10 giallorosso potevano prevedere quello che stava per accadere.

Il capitano romanista segna il gol del 2-2 dopo soli 15” dall’ingresso in campo: punizione di Pjanic spizza Manolas e spaccata sul secondo palo di Totti che si invola ad esultare in solitaria sotto la curva Sud come ai tempi dei due gol segnati nel derby finito 2-2 l’anno scorso.

Ma non è finita: al 44′ Perotti crossa in area, la palla viene deviata con il braccio da Maksimovic e dopo due sviste analoghe Calvarese concede il rigore. Sul dischetto va Totti che segna e firma un gol che, oltre a lasciare aperta la strada che porta all’ingresso diretto in Champions, potrebbe allungare la sua storia con la Roma di ancora un anno.

Tre punti che valgono la salvezza matematica per il Genoa che batte l’Inter grazie ad un gol di De Maio. Una sconfitta che rischia invece di costare carissimo alla squadra di Mancini che vede la Roma e la Champions allontanarsi ancora.

Gasperini falcidiato dalle assenze si affida al 4-3-3 con Pavoletti punta centrale, Mancini risponde con Icardi prima punta. E’ gara vera sin dalle prime battute con Suso pericoloso dopo appena due minuti con una conclusione che termina di poco alta.

Ma è in area rossoblù che arriva la prima emozione quando al 3′ Perisic di testa sugli sviluppi di un angolo indirizza il pallone sotto la traversa e solo un colpo di reni di Lamanna evita il gol.

Passata la fiammata iniziale le due formazioni, pur mantenendo buoni ritmi, faticano molto di più a costruire con l’Inter che cerca di sfruttare la potenza fisica e il Genoa che risponde con una pressione a tutto campo impedendo di fatto la costruzione delle azioni ai nerazzurri.

La squadra di Mancini però può contare su individualità importanti e al 27′ la coppia Palacio, cross, Icardi, colpo di testa sfiora il vantaggio con Munoz che salva sulla linea a portiere battuto.

L’Inter ci prova con maggiore insistenza e poco dopo impegna nuovamente Lamanna con Perisic che sfrutta un calcio di punizione a spiovere dalla trequarti di Brozovic colpendo di testa sul secondo palo ma il sostituto di Perin non si fa sorprendere e respinge.

La risposta del Genoa arriva grazie a Pavoletti servito da Rigoni il cui diagonale rasoterra in corsa viene deviato da Miranda quanto basta per uscire e finire in angolo. Dal corner ancora Pavoletti di testa e Handanovic respinge.

Il Genoa chiude così in attacco un primo tempo senza gol. Le squadre rientrano dagli spogliatoi senza variazioni ma faticano ad entrare nelle aree avversarie se non con calci piazzati come al 12′ quando Palacio prova a piazzare di testa una punizione di Brozovic ma il pallone finisce fuori.

Rispetto alla prima frazione i ritmi sono molto calati e nemmeno il momentaneo svantaggio della Roma sembra caricare l’Inter. Come al ventesimo quando nessun compagno raccoglie un pallone perfetto rimesso dal fondo in area da Brozovic, mentre sul prosieguo dell’azione Pavoletti pesca Rigoni libero a destra ma il centrocampista rossoblù spedisce il rasoterra in corsa a lato.

Mancini si gioca così la carta Eder che entra al posto di Perisic. E’ però il Genoa ad andare vicino al gol con una botta violenta dal limite di Tachtisids che esalta Handanovic bravo a deviare in angolo.

Per l’Inter dovrebbe essere un campanello d’allarme ma non basta. Sugli sviluppi del corner arriva infatti il vantaggio del Genoa. Munoz stacca di testa, Tachtisidis prolunga per De Maio che appostato sul secondo palo batte Handanovic.

Mancini si gioca così il tutto per tutto inserendo anche Jovetic ma né l’attaccante montenegrino con una girata da buona posizione, né Icardi di testa riescono a segnare. Anzi è ancora il Genoa a sfiorare il raddoppio con un tiro dal limite di Ansaldi che Handanovic devia volando letteralmente.

L’estremo difensore nerazzurro poco dopo compie un altro miracolo salvando su una velenosa punizione di Tachtsidis che cerca di sorprenderlo sul primo palo. Il finale è un vero e proprio assedio dell’Inter con il Genoa arroccato in area a difendere il vantaggio.

L’ultima emozione la fa provare Eder ma il suo diagonale si spegne fuori come i sogni dell’Inter. Alla fine per gli uomini di Gasperini è festa grande, il Genoa si è guadagnato il decimo anno consecutivo di serie A , dal dopoguerra è record.

ROMA-TORINO 3-2, gol: Andrea Belotti 34′, Manolas 66′ e Martinez 80′, Francesco Totti 86′ e 89′.
VIDEO – Moviola, negati due rigori alla Roma.
VIDEO – Tifoso piange dopo il gol decisivo di Francesco Totti.
VIDEO – “Ilary ti amo”: la dedica di Francesco Totti.
VIDEO – Gli highlights della partita.
Roma (4-3-3): Szczesny; Maicon, Rudiger, Manolas, Emerson; Florenzi, Nainggolan, Keita; Salah, El Shaarawy, Perotti.
A disp.: De Sanctis, Digne, Castan, Zukanovic, Emerson, Torosidis, De Rossi, Vainqueur, Strootman, Pjanic, Iago Falque, Dzeko, Totti. All.: Spalletti
Squalificati: –
Indisponibili: Gyomber

Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Bruno Peres, Baselli, Gazzi, Obi, Silva; Martinez, Belotti.
A disp.: Ichazo, Castellazzi, Jansson, Bovo, Zappacosta, Molinaro, Vives, Farnerud, Candellone, Edera. All.: Ventura
Squalificati: –
Indisponibili: Avelar, Acquah, Benassi, Immobile, Maxi Lopez

JUVENTUS-LAZIO 3-0, gol: Mario Mandzukic 39′, Paulo Dybala 52′ e 64′.
Highlights, pagelle e foto della partita. 
Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Rugani; Lichtsteiner, Khedira, Hernanes, Pogba, Alex Sandro; Mandzukic, Dybala.
A disp.: Rubinho, Audero, Evra, Padoin, Sturaro, Asamoah, Cuadrado, Lemina, Zaza. All.: Allegri
Squalificati: Morata (1)
Indisponibili: Neto, Caceres, Chiellini, Marchisio, Pereyra

Lazio (4-3-3): Marchetti; Patric, Hoedt, Gentiletti, Lulic; Parolo, Biglia, Onazi; Felipe Anderson, Djordjevic, Keita.
A disp.: Berisha, Guerrieri, Braafheid, Mauricio, Basta, Cataldi, Milinkovic-Savic, Morrison, Palombi, Rossi. All.: Inzaghi
Squalificati: –
Indisponibili: De Vrij, Konko, Radu, Kishna, Mauri, Candreva, Bisevac, Matri

SASSUOLO-SAMPDORIA 0-0.
Sassuolo (4-3-3) Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Biondini, Magnanelli, Pellegrini; Berardi, Defrel, Sansone.
A disp.: Pegolo, Pomini, Adjapong, Ferrini, Longhi, Corbelli, Duncan, Broh, Politano, Pierini, Trotta, Falcinelli. All.: Di Francesco
Squalificati: –
Indisponibili: Antei, Gazzola, Terranova, Laribi, Missiroli

Sampdoria (3-4-2-1)  Viviano; Cassani, Ranocchia, Diakitè; De Silvestri, Barreto, Fernando, Dodò; Soriano, Correa; Muriel.
A disp.: Brignoli, Silvestre, Cassani, Pereira, Christodoulopoulos, Krsticic, Alvarez, Rodriguez, Quagliarella. All.: Montella
Squalificati: –
Indisponibili: Ivan, Sala, Cassano, Carbonero, Palombo
CHIEVO-FROSINONE 5-1, gol: Ciofani 5′, Antonio Floro Flores 36′, Pellissier 47′ e 80′, Rigoni 58′, Sardo 60′.
Chievo (4-3-1-2): Bizzarri; Sardo, Gamberini, Cesar, Gobbi; Castro, Radovanovic, Hetemaj; Birsa; Inglese, Floro Flores.
A disp.: Seculin, Confente, Costa, Spolli, Rigoni, Pinzi, Ninkovic, Pepe, Pellissier, Mpoku. All.: Maran
Squalificati: Cacciatore (1), Meggiorini (1)
Indisponibili: Dainelli, Frey, Izco

Frosinone (4-3-3): Leali; Ciofani M., Ajeti, Blanchard, Pavlovic; Sammarco, Gucher, Frara; Paganini, Ciofani D., Soddimo.
A disp.: Zappino, Bardi, Crivello, Russo, Gori, Longo, Tonev, Chibsah, Rosi, Carlini, Pryyma. All.: Stellone
Squalificati: –
Indisponibili: Dionisi, Kragl.

EMPOLI-VERONA 1-0, gol: Maccarone 50′.
Empoli (4-3-1-2): Pelagotti; Bittante, Tonelli, Costa, Mario Rui; Zielinski, Paredes, Croce; Saponara; Pucciarelli, Maccarone
A disp.: Pugliesi, Camporese, Cosic, Ariaudo, Dioussè, Zambelli, Maiello, Buchel, Krunic, Piu, Mchedlidze, Livaja. All.: Giampaolo
Squalificati: –
Indisponibili: Skorupski, Laurini

Verona (4-4-2): Gollini; Pisano, Bianchetti, Moras, Souprayen; Wszolek, Ionita, Viviani, Emanuelson; Pazzini, Toni
A disp.: Coppola, Marcone, Albertazzi, Samir, Checchin, Romulo, Greco, Marrone, Rebic, J. Gomez, Siligardi. All.: Delneri
Squalificati: –
Indisponibili: Fares, Helander.

GENOA-INTER 1-0, gol: De Maio 77′.
Highlights, pagelle e foto della partita. 
Genoa (3-5-2): Lamanna; Munoz, De Maio, Marchese; Ansaldi, Dzemaili, Rigoni, Gabriel Silva, Laxalt; Suso, Pavoletti
A disp.: Donnarumma, Fiamozzi, Ntcham, Lazovic, Tachtsidis, Corsinelli, Panico, Sommariva, Cerci, Capel, Ghiglione, Matavz. All.: Gasperini
Squalificati: Izzo (1)
Indisponibili: Perin, Pandev, Rincon, Burdisso

Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Telles; Felipe Melo, Medel; Palacio, Brozovic, Perisic; Icardi.
A disp.: Carrrizo, Berni, Santon, Juan Jesus, Nagatomo, Gnoukouri, Jovetic, Biabiany, Manaj, Ljajic, Eder. All.: Mancini
Squalificati: Kondogbia (1)
Indisponibili: –

PALERMO-ATALANTA 2-2, gol: Franco Vazquez 2′, Marco Borriello 11′, Paletta 53′, Struna 76′.
Palermo (4-3-1-2): Sorrentino; Struna, Vitiello, Gonzalez, Pezzella; Hiljemark, Jajalo, Chochev; Vazquez; Trajkovski, Djurdjevic.
A disp.: Posavec, Andelkovic, Morganella, Rispoli, Lazaar, Maresca, Cristante, Bentivegna, Quaison, Brugman, Gilardino. All.: Ballardini
Squalificati: Goldaniga (1)
Indisponibili: –

Atalanta (4-3-3): Sportiello; Bellini, Toloi, Paletta, Dramè; De Roon, Cigarini, Freuler; Raimondi, Gomez; Borriello.
A disp.: Radunovic, Stendardo, Brivio, Cherubin, Conti, Djimsiti, Diamanti, Gagliardini, Migliaccio, D’Alessandro, Gakpè, Monachello. All.: Reja
Squalificati: Masiello (1), Kurtic (1)
Indisponibili: Carmona, Bassi, Pinilla

UDINESE-FIORENTINA 2-1, gol: Duvan Zapata 3′, Mauro Zarate 24′, Thereau 54′.
Udinese (3-5-2): Karnezis; Wague, Danilo, Heurtaux; Widmer, Hallfredsson, Kuzmanovic, Bruno Fernandes, Ali Adnan; Thereau, Zapata.
A disp.: Meret, Piris, Domizzi, Armero, Pasquale, Edenilson, Balic, Guilherme, Lodi, Badu, Matos, Perica. All.: De Canio
Squalificati: Felipe (1)
Indisponibili: Di Natale, Merkel

Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu; Roncaglia, Rodriguez, Astori; Bernardeschi, Vecino, Badelj, Marcos Alonso; Borja Valero, Ilicic; Zarate.
A disp.: Lezzerini, Satalino, Tomovic, Pasqual, Blaszcykowski, Tino Costa, M. Fernandez, Tello, Kalinic. All.: Sousa
Squalificati: –
Indisponibili: Babacar, Benalouane, Kone.
Foto Ansa.