Serie A: Cristiano Ronaldo trascina la Juve verso lo scudetto, la Roma torna in zona Champions

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Ottobre 2018 - 22:54| Aggiornato il 7 Ottobre 2018 OLTRE 6 MESI FA
Serie A: Cristiano Ronaldo trascina la Juve verso lo scudetto, la Roma torna in zona Champions

Serie A: Cristiano Ronaldo trascina la Juve verso lo scudetto, la Roma torna in zona Champions (Ansa)

TORINO – L’accusa di stupro non turba Cristiano Ronaldo che trascina la Juventus alla sua ottava vittoria consecutiva sul campo dell’Udinese. Il portoghese ha segnato e ha ispirato i suoi compagni di squadra. L’altra rete è stata siglata in avvio da Bentancur su assist di Cancelo. I bianconeri sono già in fuga per il loro ottavo scudetto consecutivo. In serata, la Roma ha sofferto ma ha vinto sul campo dell’Empoli e si è riportata in zona Champions League. In gol Dzeko e Nzonzi. L’Empoli gioca bene ma paga l’imprecisione dei suoi attaccanti, Caputo ha calciato alle stelle un rigore assegnato dal var per un tocco con la mano di Under.

Cristiano Ronaldo trascina la Juve a Udine

Prosegue inarrestabile il cammino della Juventus che oggi rulla anche l’Udinese. L’ottava vittoria consecutiva in campionato vale già una minifuga in vetta alla classifica della Serie A. Il successo lo costruisce in 3′ alla mezz’ora del primo tempo. Bentancur apre le danze su un cross dalla destra di Cancelo. Cristiano Ronaldo raddoppia e chiude i conti su un assist di Mandzukic.

Alla squadra di Allegri non mancano, prima e dopo, altre occasioni per incrementare ancora il vantaggio. Su tutte, la traversa colpita da Cancelo, con deviazione decisiva di Scuffet, nel finale di gara. L’Udinese prova come può a rimanere in partita, ma la differenza di valore dell’avversario si mostra in tutta evidenza. La Vecchia Signora detta la proprio legge sul rettangolo verde fin dall’inizio del match mentre l’Udinese bada a difendersi con più uomini possibili dietro la linea di palla, per non scoprirsi e concedere spazi. Missione quasi impossibile contro la qualità degli avversari.

L’attesa degli juventini sugli spalti, sold-out, dello Stadio Friuli Dacia Arena è quasi tutta per le giocate di Cristiano Ronaldo e il talento portoghese non si fa attendere. Al 6′ scalda il suo pubblico con un tiro da fuori, insidioso, deviato in angolo da un provvidenziale tocco di Behrami, che scatena il primo boato dello stadio. E al 19′ concede il bis in tandem con Pjanic che scarica sull’esterno destro della rete friulana dopo un tiro ribattuto in area dello stesso Ronaldo. L’Udinese tiene per mezz’ora.

Poi capitola, sbilanciata da un’accelerazione juventina, in una delle poche occasioni in cui ha provato a spingersi verso la porta avversaria. Cancelo scende sulla destra, calibra un cross in area e Bentancur si inserisce bucando la difesa per vie centrali e colpisce di testa in rete. E’ il 34′. La Juventus accelera e nell’arco di 3′ minuti prima fallisce e poi centra il raddoppio. Scuffet salva subito dopo opponendosi d’istinto a una conclusione ravvicinata di Mandzukic. Ma alza bandiera bianca sul tiro di Ronaldo, sinistro di prima su un tocco di Mandzukic in area che si trasforma in un assist perfetto.

Gol e classica esultanza alla CR7. I tentativi dell’Udinese di riaprire la partita si scontrano nel finale di primo tempo sul palo della porta difesa da Sczesny, su tiro angolato di Barak da fuori, e in avvio di ripresa sul muro alzato sulla linea di porta da Alex Sandro su conclusione ravvicinata di Lasagna. Le sorti della gara non vengono mai messe realmente in discussione.

La Juventus ha sempre ben saldo in mano il controllo del campo. Mandzukic, Cristiano Ronaldo e Bernardeschi, subentrato a rilevare Dybala, fanno quello che vogliono tra le linee dell’Udinese, andando al tiro in più occasioni verso la porta difesa da Scuffet, che limita i danni.

Come al 29′ quando ancora una volta d’istinto, di piede, respinge il tiro a botta sicura ancora di Ronaldo da centro area, servito da Mandzukic. E ancora al 39′ quando alza sulla traversa un tiro di Cancelo deviato prima anche da un tocco di Nuytinck.

Una Roma spietata passa a Empoli con i gol di Nzonzi e Dzeko

La Roma vince a Empoli pur senza brillare e senza fare sfracelli, grazie alle reti di Nzonzi e Dzeko, mentre i toscani si mordono le mani per il rigore sbagliato da Caputo sullo 0-1. Cinica e vincente, la Roma risolve la pratica del Castellani con una rete per tempo. Bene l’Empoli nella ripresa, ma solo per volontà: azzurri spreconi e sfortunati anche con l’ennesimo palo colpito da Bennacer.

Di Francesco dà fiducia a Luca Pellegrini sull’out di sinistra, facendolo debuttare dal primo minuto dopo il positivo spezzone in Champions, e conferma Lorenzo Pellegrini nel trio completato da Under ed El Shaarawy, dietro Dzeko. Andreazzoli risfodera l’albero di Natale proposto contro l’altra romana, la Lazio, creando gioco a centrocampo con un trequartista in più e La Gumina in panchina.

La Roma parte con personalità (a fine primo tempo avrà quasi il 60% del possesso palla), ma gli azzurri si rendono insidiosi nelle ripartenze. Al 24′ Under si vede deviare la girata da Dzeko, dopo un’ottima accelerazione di Lorenzo Pellegrini. Buona l’azione dell’Empoli al 34′ con Veseli che lancia in contropiede Caputo, il tiro di destro finisce nelle braccia di Olsen. Troppo poco per l’Empoli. Al 35′ l’episodio che fa prende alla partita una piega che poi diventerà definitiva: fallo da cartellino giallo di Bennacer dal quale scaturisce una punizione sulla trequarti.

Sul cross irrompe Nzonzi che insacca l’1-0, gelando il Castellani. La ripresa si apre con l’Empoli in avanti: al 3′ Bennacer sbaglia a centrocampo, parte El Shaarawy che pesca Under solo fuori dall’area, il mancino del turco sfiora solo il palo all’altro destra di Terracciano. Dopo due minuti, al 5′, Bennacer colpisce un palo esterno su una splendida punizione dai 20 metri. La Roma diventa timorosa e fa bene, perché l’Empoli rientrato dall’intervallo è intraprendente.

Al 10′ Under tocca di mano su cross dall’angolo, Mazzoleni indica senza indugio il dischetto, poi però si affida al Var e va al video personalmente. Dopo 2′ di meditazione conferma il rigore ma, dagli 11 metri, diversamente che contro Milan, il bomber Caputo spara clamorosamente sopra la traversa, sprecando la migliore delle occasioni.

Ma che non sia serata per Caputo lo si vede anche al 25′ quando l’attaccante torna a mirare alto una conclusione a metà area nata da un tiro-assist di Krunic. Ma non finisce qui, perché lo stesso Caputo colpisce l’esterno della rete su un altro tiro dall’area. Andreazzoli inserisce La Gumina e l’ex palermitano va vicino alla rete al 36′ con un diagonale di sinistro che però si perde su fondo.

Gol sbagliato-gol subito: Dzeko sfrutta un intervento non eccezionale in area di Maietta e castiga Terracciano sotto la traversa. In sostanza la partita finisce sul raddoppio giallorosso. La Roma non segnava più di un gol in trasferta dalla scorsa stagione: a Ferrara con la Spal.

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