Serie B, classifica e risultati: Palermo a +1 su Frosinone e Venezia

Pubblicato il 12 Novembre 2017 - 22:54 OLTRE 6 MESI FA

Classifica del campionato di calcio di Serie B dopo il posticipo della 14/a giornata, Bari-Pescara.

  • P G V N P GF GS
    Palermo 25 14 6 7 1 19 12
    Frosinone 24 14 6 6 2 21 15
    Venezia 24 14 6 6 2 17 11
    Bari 23 14 7 2 5 26 18
    Parma 23 14 7 2 5 18 14
    Cremonese 21 14 5 6 3 23 17
    Empoli 21 14 6 3 5 26 21
    Salernitana 21 14 4 9 1 24 20
    Carpi 20 14 5 5 4 13 14
    Cittadella 18 14 5 3 6 19 18
    Avellino 18 14 5 3 6 21 22
    Novara 18 14 5 3 6 16 16
    Pescara 17 14 4 5 5 22 24
    Brescia 17 14 4 5 5 14 16
    Foggia 17 14 4 5 5 25 31
    Pro Vercelli 16 14 4 4 6 19 21
    Spezia 16 14 4 4 6 13 18
    Perugia 15 14 4 3 7 23 26
    Entella 15 14 3 6 5 18 22
    Ternana 14 14 2 8 4 21 26
    Cesena 14 14 3 5 6 20 28.
    Ascoli 13 14 3 4 7 15 23.

Risultati delle partite della 14/a giornata del campionato di calcio di Serie B:

  • Ascoli-Foggia 0-2
    Avellino-Entella 0-0 (giocata ieri)
    Bari-Pescara 1-0
    Carpi-Brescia 1-1
    Cesena-Salernitana 3-3
    Cittadella-Parma 1-2
    Cremonese-Palermo 1-2
    Pro Vercelli-Empoli 2-1 (giocata ieri)
    Ternana-Novara 1-1
    Spezia-Frosinone 1-1 (giocata ieri)
    Venezia-Perugia 1-0.

 

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Serie B, classifica e risultati: Palermo a +1 su Frosinone e Venezia
(foto Ansa)

Il Palermo espugna lo stadio ‘Zini’ di Cremona e si aggiudica (è finita 1-2) il big match della 14ma giornata di Serie B, portandosi da solo al comando della classifica. Partita da subito vivace su entrambi i fronti. Al 20′ è la Cremonese a sbloccare il risultato. Piccolo crossa per Brighenti che devia sul secondo palo. Claiton si inserisce anticipando il difensore avversario: 1-0. Il vantaggio per i grigiorossi dura poco più di un minuto. Coronado pesca Rispoli solo al limite dell’area che con una bella diagonale batte Ujcani. Nel secondo tempo parte male la Cremonese e al 7′ ne approfitta Chochev che porta nuovamente il Palermo in vantaggio con un bel sinistro dall’altezza del dischetto del rigore. Poi scende la nebbia sullo stadio e anche sui grigiorossi troppo timidi e anche un po’ sfortunati nel tentativo di reazione: da segnalare intorno al 90′ una grande parata di Pomini su tiro dalla distanza di Pesce.

Con un gol in apertura di Garofalo (sinistro a fil di palo da fuori area) al 6′ pt, il Venezia batte il Perugia 1-0 e si riporta in vetta alla serie B, in attesa di conoscere il risultato di Cremonese-Palermo. La squadra di Inzaghi parte a spron battuto, poi si limita alla gestione contro un Perugia mai pericoloso e, per di più, in dieci dal 13′ st per l’espulsione di Cerri (doppia ammonizione). Nel finale, giocando in contropiede, i lagunari sciupano più di un’occasione per chiudere la gara, ma gli umbri di Breda non ne approfittano, non riuscendo a far breccia nella solida retroguardia veneziana.

Il Bari supera per 1-0 il Pescara al San Nicola e sale al quarto posto, a due lunghezze dalla vetta: decisiva al 31′ della ripresa la rete siglata da Brianza su punizione deviata dalla barriera. L’undici di Grosso ha disputato una gara ordinata e offensiva, soffrendo solo in avvio l’iniziativa dei pescaresi. Nel primo tempo il portiere Fiorillo ha salvato il risultato al 39′ deviando in angolo un buon diagonale di Cissè. Nella ripresa la svolta è arrivata con l’ingresso del fantasista Brianza per il mediano Busellato e con la crescita sul piano del ritmo delle trame offensive di Galano e compagni. Nel duello tattico Grosso-Zeman (con due squadre incerottate per i tanti indisponibili), il tecnico barese è stato lucido nello sfruttare la velocità dell’esterno difensivo Anderson, avanzato progressivamente sulla mediana e vera spina nel fianco della retroguardia avversaria. Gli abruzzesi hanno avuto una reazione contenuta e hanno sfiorato il pari solo nel finale con una botta dalla distanza di Crescenzi.

Finisce 1-1 tra Ternana U. e Novara in una gara intensa con una Ternana capace di confezionare molte occasioni ma che concretizza meno di quanto crea. Al contrario un Novara pronto a ripartire sa dimostrarsi cinico nel capitalizzare. E’ nel secondo tempo che arrivano i due gol del match. Ad andare in vantaggio è il Novara con Da Cruz al 28′, che finalizza una bella incursione di Moscati, che mette in mezzo il cross decisivo. Ma dopo soli due minuti arriva il pareggio della Ternana con Valjent, servito in area di rigore dall’inesauribile Carretta. Nel finale Novara che cerca di rallentare, la Ternana di spingere alla ricerca del gol della vittoria. Un brivido a pochi istanti dal fischio finale per un possibile fallo da rigore del difensore ternano Vitiello su Chajia. Ma l’arbitro non concede. Finisce quindi 1-1 dopo 4 minuti di recupero.

E’ finita in parità, 1-1, la sfida tra Carpi e Brescia, un confronto delicato per entrambe, sia per la squadra di casa che naviga a ridosso dei playoff che per i lombardi alla ricerca di punti preziosi per tenere lontano la zona playout. Le reti tutte nel primo tempo: all’8′ segna il Brescia con Caracciolo, immediata la risposta del Carpi che pareggia al 12′ con Verna. Nella ripresa ci prova con più insistenza il Brescia nel cercare la vittoria e la sfiora con il palo colpito al 24′ da Caracciolo direttamente da calcio di punizione.

Il Parma espugna il Tombolato di Cittadella grazie a una doppietta di Calaiò e continua l’inseguimento alle prime della classe. Dopo varie occasioni per parte, con Frattali e Alfonso sugli scudi, la partita si sblocca al 41′ del primo tempo con un contropiede avviato da Baraye, proseguito da Insigne e finalizzato sottorete da Calaiò. Nella ripresa parte meglio il Parma, poi i padroni di casa prendono coraggio e chiudono i ducali nella loro metà campo. Il forcing si concretizza al 27′, quando il signor Serra di Torino punisce un contatto Schenetti-Barillà con il calcio di rigore per il Cittadella: Iori spiazza Frattali ed è 1-1. Il Cittadella insiste e sfiora il vantaggio, ma al 35′ resta in dieci uomini per un fallo da ultimo uomo di Adorni su Calaiò punito con l’espulsione. E al 39′ il Parma torna in vantaggio con una zampata di Calaiò su assist di Insigne.

Il Cesena, squadra che ha perso più punti nel corso dei secondi tempi, si fa rimontare una partita già vinta, con due gol di vantaggio e l’uomo in più. La Salernitana, all’undicesimo risultato utile consecutivo non si abbatte e recupera: finisce 3-3 una partita bellissima, mai scontata, sempre vissuta a mille all’ora da entrambe le squadre. Il Cesena dopo venti minuti è già sul 2-0. Merito del gran gol di Kupisz, di testa su perfetto servizio di Fazzi e del bolide da 30 metri di Kone che si infila tra la mano di Adamonis e il palo. Ma al 27′ è già 2-1, con Rodriguez, ex di giornata, che insacca di tap-in dopo respinta di Agliardi su Bocalon. Poi lo stesso Bocalon si mangia un gol clamoroso in avvio di ripresa, a porta vuota, calciando clamorosamente a lato. Così il Cesena scappa ancora: lo fa con Laribi che disorienta Mantovani e mette in mezzo per Jallow: ma prima che il gambiano giri in rete, la palla sbatte sul piede di Pucino per il più classico degli autogol. Pare finita, anche perché due minuti dopo Gatto rimedia il secondo giallo ed lascia i suoi in dieci. Poi, però, Di Roberto, appena entrato, assiste per Bocalon: il primo tiro è respinto da Agliardi, il secondo è gol. Il 3-3 arriva su punizione dal limite: Vitale, tocca per Ricci che trova il buco nella barriera.