Sindacato dei calciatori contro il “rosso” per le bestemmie: “Viola la libertà di espressione”

Pubblicato il 23 Marzo 2010 - 17:29 OLTRE 6 MESI FA

La FifPro, l’organizzazione internazionale che rappresenta i calciatori professionisti, protesta contro le nuove norme varate dalla Figc (Federazione italiana giuoco calcio) contro le bestemmie in campo, che prevedono come punizione il cartellino rosso.

Secondo la FifPro le nuove regole  sono una «violazione dei diritti fondamentali per la libertà di espressione».

«Come chiunque altro i giocatori hanno il fondamentale diritto di espressione» spiega sul sito della FifPro Wil van Megen, avvocato del sindacato internazionale, che sottolinea come anche nel caso delle bestemmie deve valere il principio che «ognuno ha il diritto di dire ciò che vuole, anche se può essere spiacevole».

Il legale ricorda inoltre che «in base alle norme nazionali e alla legislazione internazionale, la libertà di espressione può essere rivista soltanto con un atto del Parlamento. Il potere di una federazione sportiva non può essere estesa ai diritti fondamentali. Se la Figc vuole punire questo, lo può fare solamente con l’appoggio del Ministero della Giustizia. Ma vorrei far notare che nessun governo ha fatto qualcosa del genere negli ultimi cento anni».

Il legale ricorda infine di aver già vinto un ricorso per un giocatore olandese espulso per frasi blasfeme: «Da allora in Olanda difficilmente un arbitro estrae il cartellino rosso per bestemmie: si può fare uso del giallo, ed è solo una misura disciplinare».