“Stella d’argento” per chi vince 10 Coppe Italia, Roma e Juve ne hanno 9…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Gennaio 2014 - 10:14 OLTRE 6 MESI FA

stella d'argento roma-juveROMA – I simboli sulle maglie sono una tradizione tutta italiana. Nessun club ha ancora conquistato quello per le 10 vittorie in Coppa Italia: Roma e Juve, ferme a nove, si affrontano domani, 21 gennaio, per continuare a inseguirlo.

Scrive Maurizio Crosetti su La Repubblica:

Sarà anche d’argento, ma forse non è una buona stella. Spetta, o spetterebbe (previa richiesta in Lega, una semplice formalità) alla società capace di vincere dieci Coppe Italia: Roma e Juventus sono ferme a nove. Dunque, nell’incrocio di domani all’Olimpico, esiste un possibile orizzonte grafico appena più lontano (siamo pur sempre e solo ai quarti di finale): lo rappresenta, appunto, questo piccolo segno, questa minuscola chimera a cinque punte.

Che non sia una buona stella, se non proprio una iattura, lo dimostra il fatto che in quasi un secolo sia sfuggita a tutti, che la Juve l’abbia vista svanire due volte di recente (finale 2012 contro il Napoli, semifinale 2013 contro la Lazio) e che la Roma l’abbia mancata a maggio, perdendo la finale che poi era anche un derby, di peggio niente. Nel web già giravano giochi grafici con la coccarda della Coppa Italia sulla maglia giallorossa e la stellina appena sopra, un abbraccio mortale. E non è un caso che, adesso, nessuno voglia parlare della stella d’argento, un po’ come per il terribile Voldemort di Harry Potter, tu sai chi, anzi tu sai cosa, ma guai chiamarli per nome.

Questa è anche una storia araldica, in perfetta sintonia con il gusto tutto italiano per stemmi e scudi, probabile retaggio cavalleresco e medievale. Nessuno al mondo, a parte gli americani che hanno una specie di stemma del campionato, possiede ad esempio lo scudetto: lo inventò nientemeno che Gabriele D’Annunzio nel 1924, perché fosse apposto sulla divisa della selezione del Comando Militare Italiano per una partita amichevole. Il triangolo tricolore piacque, e dalla stagione successiva sarebbe rimasto sul petto dei campioni d’Italia. Siccome la Juventus fu il primo club a vincerne dieci, nel 1958 venne premiata dal Coni con la stella al merito sportivo:l’allora presidente Umberto Agnelli, il papà di Andrea, propose alla Lega di poter cucire quella stellina sulla maglia, e il Consiglio federale – con delibera 3 maggio 1958 – diede il permesso e avviò la consuetudine.

Tre squadre portano, anzi porterebbero la stella d’oro: Inter (dal ’66), Milan (dal ’79) e appunto Juventus, che cucì la seconda nell’82 e poi la terza nel 2012: ma Calciopoli tolse due titoli ai bianconeri (2005 e 2006), i quali com’è noto decisero di avviare una contabilità parallela ma non di cucire la terza stella. Anzi, via pure le altre due, per protesta, ed è quasi impossibile che tornino in caso di scudetto a maggio, il trentesimo ufficiale, trentaduesimo “sul campo”. Anche per una questione di coerenza, la pacificazione aritmetica sembra tutt’altro che prossima: mettere l’eventuale terza stella dorata aluglio, significherebbe ammettere che fino a quest’anno non se ne aveva il diritto, dunque che gli scudetti erano effettivamentemeno di trenta (…)