Calcio, Ulivieri: “Mou non ha scontato la squalifica, ma capita a tutti”

Pubblicato il 10 Marzo 2010 - 17:29 OLTRE 6 MESI FA

José Mourinho “non ha scontato” con il Genoa la seconda delle tre giornate di squalifica inflittegli per il gesto delle manette, avendo di fatto guidato la squadra nel secondo tempo dalla tribuna vip di San Siro.

E’ l’opinione di Renzo Ulivieri, presidente di Assoallenatori. «La regola dice che un tecnico non deve svolgere la funzione di allenatore se è squalificato, ovunque, non solo nel recinto di gioco – ha detto Ulivieri all’agenzia radiofonica Grt – Quella di Mourinho è stata una squalifica non scontata, ma nei suoi confronti c’é stata la tolleranza che solitamente c’é verso tutti».

L’ex tecnico toscano ha raccontato alcuni episodi vissuti in prima persona. «Tra primo e secondo tempo è prassi che l’allenatore squalificato entri nello spogliatoio da una porta secondaria. Una volta a Vicenza – ricorda Ulivieri – nonostante fosse ripresa la partita, una persona addetta al controllo si fece aprire la porta dello spogliatoio, mi vide e mi chiese ‘lei che ci fa qui?’, io gli dissi ‘sto in bagno!’. Lui mi rispose che potevo andare nei bagni pubblici e quella squalifica non fu considerata ‘non scontata’. In un Lucca-Vicenza, invece, mi beccarono mentre telefonavo: dissi che chiamavo mia madre, ma non mi credettero».

Ulivieri ha parlato anche di bestemmie in campo e squalifiche. «La settimana scorsa – ha detto – è stato sgradevole vedere una persona per bene come Di Carlo sbattuto in prima pagina. Non bisogna bestemmiare, è ovvio, ma venerdì nella riunione straordinaria in Lega Calcio ne parleremo. Guidolin mi ha proposto di tramutare la squalifica in una multa da devolvere in beneficenza. Almeno si fa qualcosa di utile».