Under 21, Italia-Spagna 1-2: Pellegrini non basta a Di Biagio

Pubblicato il 27 Marzo 2017 - 23:30 OLTRE 6 MESI FA
Under 21, Italia-Spagna 1-2: Pellegrini non basta a Di Biagio

Luigi Di Biagio
ANSA/CLAUDIO LATTANZIO

ROMA – Mezz’ora alla pari con la quotatissima Spagna. Finché due reti incassate nel giro di cinque minuti guastano la serata di Gigi Di Biagio.

Nella ripresa il gol di Pellegrini rende la sconfitta meno amara, ma c’è qualcosa da rivedere in questa Under 21 che all’Olimpico, gremito dai bambini delle scuole calcio, perde l’ultimo test match prima dell’Europeo di giugno, in Polonia.

È un’amichevole di lusso tra due delle favorite del prossimo torneo continentale. Entrambe vengono da successi. I ragazzi di Di Biagio hanno battuto proprio la Polonia (2-1), la Spagna ha superato la Danimarca (3-1).

In campo si sperimenta ancora la Var in modalità on-line, ovvero con il collegamento in tempo reale tra l’arbitro (Rocchi) e il suo omologo allo schermo della moviola. Sfida assolutamente equilibrata fino al 34′, quando Niguez porta in vantaggio la Spagna ribadendo in gol la respinta di Scuffet sul tiro di Suarez. L’Italia, colpita un po’ a sorpresa, va in confusione. Scuffet devia in angolo un sinistro da lontano di Asensio, poi capitola per la seconda volta (38′) sul colpo di testa ravvicinato di Mayoral, servito da un errore di Chiesa.

L’uno-due tramortisce gli Azzurrini, che fino a quel momento non avevano affatto sfigurato davanti ad una Spagna in debito di centimetri e chili, eppure velocissima e molto tecnica, schierata specularmente all’Italia con il 4-3-3. Fortuna per loro, arriva l’intervallo per riordinare le idee.

In avvio di ripresa, al 2′, Benassi colpisce la traversa. Ma anche la Spagna colpisce un legno con Asensio (13′). Di Biagio decide un triplo cambio: Locatelli per Cataldi, Favilli per Cerri e Calabria per Mandragora.

E le forze fresche danno i loro frutti. Chiesa impegna Lopez Pau da lontano. Al 27′ la pressione azzurra è premiata dal colpo di testa di Pellegrini che accorcia le distanze.

L’Italia spinge, la partita si fa un po’ meno amichevole, ma ormai il vortice delle sostituzioni l’ha snaturata.

Finisce con il successo spagnolo, ma l’Italia della ripresa ha mostrato carattere e voglia di reagire fino all’ultimo.