Laura Lattuada in scena per Così è (se vi pare) di Pirandello al Teatro Ghione di Roma

di Francesca Cavaliere
Pubblicato il 3 Dicembre 2016 - 09:11 OLTRE 6 MESI FA
Laura Lattuada in scena per Così è (se vi pare) di Pirandello al Teatro Ghione

Laura Lattuada in scena per Così è (se vi pare) di Pirandello al Teatro Ghione

ROMA- La realtà, la fantasia, i “dati di fatto”, la verità, l’alternarsi dei convincimenti e delle interpretazioni di ciò che è vero oppure non lo è: nella commedia di Luigi Pirandello “Così è (se vi pare)”,  incentrata sull’inconoscibilità del reale, di cui ognuno può dare una propria interpretazione che può non coincidere con quella degli altri, Laura Lattuada dà corpo alla signora Frola, la suocera definita pazza dal genero.

Laura Lattuada è la Frola che ribalta le opinioni attraverso il proprio racconto, che riconquista agli occhi degli altri la sua sanità mentale a discapito del signor Ponza, il genero, facendo apparire invece lui come pazzo e mettendo gli altri di fronte a un dilemma,

“Pazza lei o pazzo lui; non c’è via di mezzo: uno dei due dev’esser pazzo per forza. Perché si tratta niente meno che di questo…”

come si dice nella novella, pubblicata nel  1917, “La signora Frola e il signor Ponza, suo genero”, da cui Luigi Pirandello ha tratto la commedia teatrale “Così è (se vi pare)” che fu rappresentata per la prima volta al Teatro Olimpia di Milano il 18 giugno 1917.

L’alternarsi dei convincimenti  non ha fine e non si può giungere a un’unica verità, come riassumono le parole della moglie del signor Ponza, Giulia, interrogata sulla sua identità, alla fine:

“Per me, io sono colei che mi si crede”

Il regista Claudio Boccaccini al Teatro Ghione  di Roma ripresenta la sua versione a oltre 20 anni di distanza dalla fortunata edizione andata in scena al teatro Quirino di Roma e ci promette

“Qualcosa di allegro, ma soprattutto un tono noir da thriller che probabilmente è mancato nelle passate edizioni, ironico e anche un po’ erotico”

Il testo, ambientato agli inizi del Novecento a Valdana, un paese dal nome di fantasia, narra lo scompiglio che l’arrivo di un trio forestiero, composto da marito, moglie e suocera, col proprio comportamento getta tra un gruppo di persone e ne scatena la curiosità morbosa.

Nella messa in scena di Claudio Boccaccini vengono esaltati gli aspetti da thriller della commedia con un particolare accento sulla comicità insita nel testo stesso, testo attraverso il quale Pirandello esprime il dramma della piccola borghesia dell’epoca, traumatizzata dalla recente unità d’Italia, ma che è anche il dramma dell’uomo contemporaneo, dell’impossibilità di trovare delle certezze e delle sicurezze in una verità che sia una, univoca, assoluta e inequivocabile.

Così è (se vi pare), al Teatro Ghione di Roma, Via Delle Fornaci 37, dal 1 al 11 dicembre 2016

con Laura Lattuada, Felice Della Corte, Riccardo Barbera, Pietro De Silva

regia di Claudio Boccaccini

di Luigi Pirandello