Matteo Renzi: “Letta pensa alla seggiola, Epifani doroteo, D’Alema…”
di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Settembre 2013 - 11:31 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Renzi
ROMA – Letta? “Attaccato alla seggiola”. Epifani? “Doroteo”. D’Alema? “Dopo Montalbano va a letto”. Il sindaco di Firenze Matteo Renzi ne ha per tutti e ospite a Porta a Porta si toglie una manciata di sassolini dalla scarpa. “Chi vuole cambiare il Pd voti me, D’Alema voterà Cuperlo e comunque se partiamo con Franceschini, Fassino, gli italiani dopo avere visto Montalbano, vanno a letto…”, dice a proposito del gioco di alleanze e movimenti interni al Pd.
Ma come detto Renzi ne ha per tutti, ma proprio tutti. Al premier Enrico Letta dice: “Capisco che si preoccupi della seggiola, ma bisogna pensare a quel che serve al paese, questa cosa del governo che deve durare è un tic andreottiano… mica è una batteria, e a Wall Street certo non si interessano delle sorti di Quagliariello o Zanonato”. Poi mitiga un po’ e afferma che il premier di cose ne sta facendo, e che l’importante è proprio questo: “Non come arriva Letta al semestre europeo, ma come ci arrivano le nostre imprese”.
Ne ha anche per il segretario del Pd Guglielmo Epifani: “Lui è più doroteo di me, che del resto non sono mai stato nei giovani Dc come Letta e Franceschini, vengo dagli scout e dal mondo parrocchiale e sono cresciuto nell’Ulivo di Prodi“.
Ma la tensione nel Pd sale soprattutto sulla decandenza da senatore di Berlusconi. Renzi in tv taglia corto: “Ormai Berlusconi è game over, la sua vicenda appartiene alla storia di questo paese”. Le parole del sindaco sono benzina sul fuoco democratico, sia quelle sul governo che sul congresso. Il vice ministro Fassina difende il premier: “Inaccettabili e preoccupanti le parole di Renzi”.
Ma Renzi non ci sta neppure sulla data del congresso trapelata mercoledì, l’8 dicembre. Ricorda che a norma di statuto le primarie dovrebbero svolgersi il 7 novembre: “Bersani ha dimezzato gli iscritti e perso le elezioni… io mi candido perché il governo è a ruota del Pdl”.
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