“The Producers” conquista Berlino: standing ovation per il musical di Mel Brooks

Pubblicato il 18 Maggio 2009 - 09:49| Aggiornato il 21 Maggio 2009 OLTRE 6 MESI FA

Con otto anni di ritardo, il musical per Broadway “The Producer” di Mel Brooks – tratto dal primo film diretto dall’irriverente comico  “Per favore non toccate le vecchiette” del 1968, e poi divenuto film nel  2005 per la regia di Susan Stroman –  ha riscosso un enorme successo al suo esordio in Germania presso l’Admiralspalast Theater di Berlino. Lo stesso teatro dove Hitler amava andare per rilassarsi, tra un’invasione e uno sterminio, con una serata di operetta.

Applausi e standing ovation alla fine: cioè molte chiamate, come si diceva una volta. E i giornali tedeschi hanno notato il successo di pubblico: alla prima non c’era il solito pubblico delle occasioni, ma anche molti giovani, con i capelli tagliati in fogge non da establishment. Sessantaquattro anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale, gli spettatori tedeschi hanno così dimostrato di riuscire ad abbattere un vero e proprio tabù culturale: ridere della pagina più scura della propria storia.

Per convincere i tedeschi ad ironizzare su Hitler, serviva certo una sceneggiatura imprevedibile come quella di Brooks, con uno squattrinato produttore teatrale che idea una truffa “sui generis”: produrre il peggior flop di Broadway e scappare con i soldi dei produttori. Per questo, il protagonista acquista la sceneggiatura di un nazista deciso a far rivalutare la figura del Führer, ingaggia un regista ed un attore – i peggiori in circolazione – per far fallire lo spettacolo e fuggire a Rio. Piano mandato all’aria dall’imprevedibile successo dell’opera e dall’ira dello sceneggiatore indiavolato per l’immagine comica che lo spettacolo dà del Führer.

Oltre al genio di Brooks, per conquistare il pubblico l’Admiralspalast Theater ha dovuto però elaborare una campagna di marketing a a dir poco perfetta. Un esempio? Il teatro è stato ricoperto da un enorme telone rosso adornato di salsicce e pretzels sistemati in modo da ricordare una svastica. Trovata pubblicitaria che, al di là di ogni più rosea previsione, non ha minimamente turbato l’opinione pubblica.

E così dopo gli applausi ricevuti a Tel Aviv “The Producers” sta conquistando anche Berlino come testimoniato dalle ottime recensioni pubblicate sui principali giornali tedeschi.

“Un contrappunto vivace – secondo il settimanale Der Spiegel – in risposta alle classiche produzioni hollywoodiane, come i film “Operazione Valchiria” e “Defiance”, con i loro eroi della resistenza e i soliti cliché”.

Insomma, un ritorno buffo e inaspettato quello del Fuher a Berlino. Stavolta salutato esclusivamente da risate e applausi a ritmo di musica.