Barbara D’Urso: “Uomini lo fanno per amore…”, dare fuoco con la benzina?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Gennaio 2017 - 09:53 OLTRE 6 MESI FA
Barbara D'Urso: "Uomini lo fanno per amore...", dare fuoco con la benzina?

Barbara D’Urso: “Uomini lo fanno per amore…”, dare fuoco con la benzina?

ROMA – Barbara D’Urso: “Uomini lo fanno per amore…”. Cosa, dare fuoco con la benzina? La conduttrice di Pomeriggio Cinque pronuncia una frase che la fa finire al centro delle polemiche. “Ci sono uomini che per troppo amore fanno cose che non vorrebbero fare”, dice Barbara D’Urso, scatenando una bufera sul web.

E’ accaduto durante la diretta mercoledì di Pomeriggio cinque. In collegamento c’era Ylenia, la ragazza bruciata viva che ostinatamente difende il fidanzato Alessio Mantineo, accusato del fatto. La conduttrice ad un certo punto ha pronunciato la frase che ha indignato il mondo del web e non solo.  La D’Urso chiede alla ragazza: “Lo sai che ci sono uomini che per troppo amore o troppa gelosia fanno cose che non vorrebbero fare?”. Ma Ylenia non vacilla. E allora la conduttrice insiste: “Lo sai che ci sono uomini che potrebbero farla una cosa del genere e per troppo possesso”. Ma la ragazza siciliana è ferma sulle sue posizioni: “Lo so che ci sono, ma lui non è in grado di farlo”.

Un dialogo che ha scatenato la dura reazione del popolo del web, schierato in gran parte contro la D’Urso. E’ intervenuta anche Selvaggia Lucarelli con un post al vetriolo su Facebook. “Se c’è un messaggio sbagliato è questo: associare l’amore alla delinquenza – scrive la giornalista -. Perché se dai fuoco alla tua ragazza sei un delinquente. Punto. Non sei troppo innamorato, sei troppo criminale per stare fuori di galera”.

E’ stata intanto resa pubblica l’ordinanza emessa nei confronti di Alessio Mantineo dal Gip di Messina Eugenio Fiorentino: “La studiata pervicacia criminale della quale l’indagato ha dato contezza”, unito all’aver “agito con premeditazione” e “con crudeltà”, e alle modalità della condotta che “palesano la volontà di infliggere alla vittima sofferenze aggiuntive”, non lasciano altra scelta che disporre “la misura della custodia in carcere”.