“Blue whale”, Matteo Viviani de Le Iene: “Quei video dei suicidi nel servizio erano falsi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Giugno 2017 - 12:21| Aggiornato il 9 Giugno 2017 OLTRE 6 MESI FA
"Blue whale", Matteo VIviani de Le Iene: "Non ho responsabilità per l'effetto-emulazione"

“Blue whale”, Matteo VIviani de Le Iene: “Non ho responsabilità per l’effetto-emulazione”

ROMA – In un’intervista al Fatto Quotidiano Matteo Viviani, l’inviato delle Iene che si era occupato del servizio sul “blue whale”, ammette di non aver verificato tutti i video inseriti nel servizio: “Me li ha girati una tv russa su una chiavetta e ammetto la leggerezza nel non aver fatto tutte le verifiche, ma erano comunque esplicativi di quello di cui parlava il servizio”. Altra falsità – secondo le indagini – è il legame fatto durante il servizio tra il caso di Livorno, dove un 15enne si è ucciso lanciandosi da un grattacielo, e Blue Whale. Viviani si giustifica: “Abbiamo premesso che il legame con Blue Whale era la versione del suo amico e che era solo il punto di partenza”.

Viviani ha però difeso la scelta di diffonderli, dicendo che “erano comunque esplicativi di quello di cui parlava il servizio”. Alla domanda di Lucarelli sul perché includere dei video falsi, Viviani ha risposto: “Era solo il punto di partenza, cambiava qualcosa se mettevo un voice over [cioè una voce fuori campo] di 4 secondi in cui dicevo che quei video non erano collegati al Blue Whale?”.

Viviani è stato anche accusato di aver reso popolare il “blue whale”:  “Ieri sono andato in una classe e ho chiesto quanti conoscessero il Blue Whale prima del mio servizio. La metà degli alunni ha alzato la mano. Noi adulti ignoriamo parte del web, specie quella popolata dai giovanissimi. La polizia ha salvato una ragazzina che era quasi al cinquantesimo (e ultimo) giorno del gioco, quindi aveva iniziato prima della puntata”.

Viviani, infine, ha risposto anche alle accuse di aver innescato un meccanismo di emulazione che avrebbe spinto i giovanissimi a cimentarsi col gioco del suicidio. “Allora – risponde attaccando – non dobbiamo dare più notizie neppure sul bullismo o sul femminicidio? Non posso praticare l’omertà su un argomento e se ho contribuito a salvare anche una sola persona, il mio è stato un lavoro prezioso”.

Prima ancora della confessione di Viviani, Andrea Rossi (di ”Alici come prima”), giornalista 26enne che sogna di lavorare proprio per Le Iene, ha analizzato i filmati trasmessi su Italia 1. Si trovano tutti su un sito chiamato LiveLeak.com, dove è possibile sia guardare i video integrali che reperire qualche informazione in più in merito alle immagini. Ebbene: uno dei filmati è stato effettivamente girato in Russia, anche se nella descrizione non si fa alcun riferimento a Blue Whale. Il secondo, però, viene addirittura dalla Cina, mentre un altro è stato catturato in Ucraina nel 2010 e – si legge su LiveLeak – il ragazzo che si è suicidato l’ha fatto per amore. Dubbi anche sul terzo video, con le due adolescenti che si tolgono la vita, mentre l’amica osserva la scena: si tratterebbe di un montaggio, un falso.