GF, Federica Lepanto racconta: “Bulli della Casa contro me”

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Dicembre 2015 - 14:12 OLTRE 6 MESI FA
GF, Federica Lepanto racconta: "Bulli della Casa contro me"

Federica Lepanto

ROMA – “Mi hanno sputato nel piatto e volevano bruciarmi viva nella sauna”. A raccontarlo è Federica Lepanto, vincitrice del Grande Fratello 14, nella videochat aperta sul sito della trasmissione. A due settimane dalla finale la 23enne di Salerno ha rivelato altri succulenti dettagli di quel che accadeva nella casa più spiata d’Italia. La giovane vincitrice, graditissima al pubblico ma poco amata dagli altri concorrenti del programma, si è tolta diversi sassolini dalla scarpa raccontando quelli che sembrerebbero veri e propri atti di bullismo nei suoi confronti.

Federica racconta di essere stata vittima della situazione venutasi a creare contro di lei. Tutto sarebbe cominciato, a suo dire, quando

ho mancato il saluto con Lidia, all’inizio. Io ho chiesto scusa, e lì si è creato un pregiudizio che solo in pochi hanno saputo valicare, come Jessica e Alessandro. Io ho vinto per come ho affrontato certe situazioni all’interno nella Casa”.

Da allora è stata presa di mira dagli altri concorrenti:

“Non sono andata a rivedere le cattiverie dette alle mie spalle. Mi sono fermata al fatto che mi avevano sputato nel piatto o che mi volevano bruciare viva in sauna. Queste cose mi hanno fatto male”.

Non solo scherzetti cattivi, dunque, ma episodi che rasentano la violenza e che l’hanno inevitabilmente riportata a quelle di quando era poco più che una bambina. Quelle violenze di cui è stata vittima ad appena 13 anni, affiorate in confessionale durante un reality e poi nei giorni scorsi in un’intervista a Verissimo.  Nel salotto di Silvia Toffanin, la vincitrice del Grande Fratello non è voluta entrare nei dettagli dell’accaduto, “perché faccio ancora fatica ad accettarlo”, ma ha confermato le violenze: “Da piccola sono stata vittima di una violenza. Non si può perdonare. Puoi arrivare ad accettarlo ma non a perdonarlo e ti domandi perché sia successo proprio a te”.